“Storie di resistenza al virus”. Così s’intitola il nuovo progetto editoriale promosso dalla casa editrice romana (ma anche un po’ livornese) Paesi Edizioni.
Pensato nel contesto di #iorestoacasa, promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per battere il contagio da nuovo Coronavirus, l’operazione culturale intende far fronte alla costrizione casalinga di milioni di italiani. Non solo, #ioscrivoacasa è anche finalizzato a finanziare la ricerca italiana per il vaccino contro il Covid-19.
Il progetto è del tutto gratuito e si propone di raccogliere entro il 30 aprile 2020 una serie cospicua di autori che, con i loro racconti brevi, concorreranno a realizzare uno o più libri dedicati al tema. Parte del ricavato verrà devoluto in beneficienza al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e ad altri enti di ricerca italiani che studiano un vaccino contro il Covid-19.
Per partecipare basterà inviare il proprio racconto breve all’indirizzo ioscrivoacasa@gmail.com. Si può partecipare all’iniziativa anche con uno pseudonimo (ma dovranno essere rese note all’editore le generalità dell’autore, pena l’esclusione in caso di selezione). Ogni racconto dovrà liberamente ispirarsi al presente contesto nazionale e internazionale, e/o a possibili scenari futuri. I racconti potranno descrivere storie vere o verosimili o di fantasia, comunque di fiction, buffe o tragiche, attuali o di futuri distopici, partendo però sempre da questo elemento in comune.
Il testo dovrà essere compreso tra un minimo di 20 mila e un massimo di 35.000 battute (spazi compresi). I migliori elaborati saranno pubblicati e premiati alla Fiera del Libro di Roma Più Libri Più Liberi, previa accettazione dell’organizzazione, e comunque entro l’anno 2020.
Sarà stabilita una graduatoria entro l’estate e, nell’occasione della presentazione del libro, verranno premiati i cinque migliori racconti. I premi saranno resi noti e annunciati dopo la scadenza del 30 aprile.
“La ritengo una doverosa e importante iniziativa” ha commentato l’editore della Paesi Edizioni, Luciano Tirinnanzi, “perché tutti insieme possiamo e dobbiamo dare una mano al nostro Paese in questo momento difficile, ciascuno come può. Dunque, oltre agli arcobaleni e ai flash mob, perché non riversare nei libri le nostre emozioni e far sì che esse rimangano nel tempo come testimonianza scritta dell’epoca che stiamo vivendo?
Insieme batteremo il virus e un giorno non lontano celebreremo questa vittoria con un evento culturale, dove torneremo ad abbracciarci”. Insomma, mentre siete costretti a casa, se avete un’idea scrivetela subito e inviatela a Paesi Edizioni.
Per maggiori informazioni: paesiedizioni.it
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