Garantire una giusta turnazione dell’apertura, o determinare la chiusura, degli esercizi commerciali di ristorazione e dei bar presenti nell’area arrivi dell’aeroporto “Vincenzo Bellini” della città catanese. – A chiederlo alla Società aeroporti Catania ed alla Regione Siciliana è la Ugl etnea – richiesta riportata in un comunicato stampa -, dopo le segnalazioni giunte da alcuni lavoratori nelle ultime ore.
“Per ovvie ragioni il nostro scalo è quasi deserto, ma nonostante ciò il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 Marzo scorso non contempla tra le varie attività (bar e ristoranti) oggetto di chiusura quelle presenti all’interno di aeroporti, stazioni e aree di servizio – dice Giovanni Musumeci, segretario territoriale della Ugl Catania, insieme al segretario provinciale della federazione Ugl terziario Carmelo Catalano. “Non comprendiamo il perché, in un momento di grande paura ed apprensione come questo, i negozi del nostro aeroporto debbano rimanere aperti a fonte di un flusso di passeggeri davvero esiguo. In questo modo, oltre a far registrare alle società presenti un indubbio calo di fatturato pur dovendo affrontare le spese di gestione giornaliera, non si tiene conto dei potenziali rischi che potrebbero correre i dipendenti che si devono recare e rendersi operativi nei vari turni di lavoro. Per questo – sottolineano i due segretari – ci auguriamo che già da oggi il gestore dello scalo e la massima istituzione regionale prendano provvedimenti a tutela di imprese e lavoratori, magari attuando una turnazione tra le stesse attività, finalizzata garantire almeno un’apertura al giorno, o la chiusura di tutte (ponendo il personale a riposo secondo i dettami dati dalle disposizioni governative) visto che l’area in questione è dotata di distributori automatici. Ci auguriamo che la nostra proposta venga colta nell’immediato, nel pieno interesse di tutti”.