Realizza 300 mascherine e le dona al Comune di Zafferana. Autrice di questo nobile gesto di solidarietà è la giovane Lucia Coco, una sarta di Zafferana, più esattamente della frazione di Poggio Felice.
Lucia, a seguito del terremoto del 26 dicembre 2018, non ha più, perché inagibile, il suo atelier che aveva aperto solo da qualche anno nella frazione zafferanese. Ma i disagi e le difficoltà che sta vivendo non le hanno impedito di fare qualcosa per il suo paese.
Lucia è una signora molto gentile e raffinata, ma è anche molto schiva e non vuole mettersi in mostra: “Mi basta già il grazie del sindaco – dice -. Ho fatto poco. Dentro il mio cuore avrei voluto fare di più. Ne servono altre”.
Le sue mascherine, una parte delle quali bianco-rosso-verdi, i colori della bandiera italiana, non sono un prodotto sanitario e sono realizzate in materiale “Tnt” (tessuto non tessuto). “Utilizzo un materiale di 80 grammi ma in doppio, per cui è come se fosse un 160 grammi. Quelle commerciali sono fatte con un tessuto di 100 grammi. Sono riutilizzabili perché possono essere lavate”. Per il lavaggio – consiglia Lucia – bastano dei semplici sgrassatori disinfettanti o degli igienizzanti per il bucato, vanno poi sciacquate per bene sotto l’acqua corrente e messe al sole ad asciugare.
In piena emergenza epidemiologica, quando riuscire a comprare delle mascherine è diventato quasi un lusso, l’apporto di persone come Lucia, che mettono al servizio degli altri la propria arte, costituisce un valore aggiunto.
Le sue mascherine sono state guardate con favore anche da chi esercita professioni sanitarie. “Un medico – racconta Lucia – ne ha comprato prima dodici. Le ha provate ed oggi me ne ha ordinate altre dieci. Questo per me è motivo di soddisfazione perché mi fa capire che il mio è un buon prodotto”. Non si tratta di un visto formale ma è certamente un’approvazione, seppure privata.
Lucia, abituata ad ideare e realizzare abiti e manufatti di elevata sartoria tra cui anche abiti da sposa e cerimonia confessa: “Io faccio il mio lavoro con passione. Non mi importa quanto tempo ci metto e non sempre quello che ricavo è commisurato al tempo di lavoro impiegato. Per me l’importante è che il risultato sia perfetto, almeno, per come voglio io. Ma una cosa voglio confessare. Non mi sono mai sentita così appagata dal mio lavoro così come quando ho realizzato queste mascherine per il mio paese. Poter aiutare gli altri, pur nel mio piccolo, per me non ha prezzo!”
Rosalba Mazza