Coronavirus e istruzione / Prosegue in Sicilia il programma Erasmus+ con didattica a distanza per le scuole e i detenuti

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La Sicilia ha da anni una delle comunità Erasmus+ più numerose e attive in Italia, in particolar modo nell’ambito dell’istruzione scolastica.
Ad aprile, nonostante l’emergenza covid-19, l’Agenzia Erasmus+ Indire – informa una nota stampa – ha ricevuto dalla regione ben 139 nuove candidature per progetti di cooperazione, nei settori scuola ed educazione degli adulti. Inoltre, la Sicilia è prima in Italia per domande di partenariati di scambio tra scuole, con 92 candidature, che propongono progetti europei coordinati da scuole siciliane.
Malgrado il lockdown, la comunità Erasmus siciliana prosegue con le attività già in corso, grazie anche all’uso di strategie innovative e risorse online.
È il caso di CEIPES – Centro Internazionale per la Promozione dell’Educazione e lo Sviluppo, con sede a Palermo, che realizza progetti Erasmus+ Scuola con l’uso di una tra le tecnologie a maggiore tasso di innovazione: la stampa 3D. I partenariati 3D4KIDS ed E3D+VET hanno coinvolto rispettivamente due scuole e un’associazione di Palermo, lIstituto Comprensivo Monsignor Gagliano di Altavilla Milicia, l’Istituto di Istruzione Superiore Pio La Torre e l’Associazione psicoeducativa Si.da, che lavora con bambini che hanno disturbi specifici dell’apprendimento.
Il progetto 3D4KIDS mira a promuovere l’uso delle stampanti 3D nelle scuole secondarie di primo grado, ed è finanziato nell’ambito dei partenariati strategici per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche. Stessa tipologia di progetto anche per E3D+VET, che ha due obiettivi: migliorare la formazione degli insegnanti sulla modellazione CAD e stampa 3D e accrescere le abilità degli studenti nel fabbricare un oggetto solidi in 3D. Un processo che permette di migliorare la comprensione, mettendo in gioco la dimensione visuo-percettiva, visuo-spaziale e tattile di un concetto.
Nonostante l’emergenza sanitaria, le attività sono state riorganizzate con l’uso di strumenti digitali, che hanno permesso la prosecuzione dei lavori e due meeting conclusivi. “La rete che si è creata nei partenariati strategici – dichiara la project manager Alessia Di Francescaha valorizzato il concetto di comunità che si è creato grazie al programma Erasmus+. Una grande rete europea composta da individui che lavorano sinergicamente per portare a termine gli stessi obiettivi, ovvero: senso di appartenenza all’Europa e crescita degli individui, sia da un punto di vista culturale, sia sociale che tecnologico”. Info: http://www.erasmusplus.it/storie/iorestoerasmusapprendimentocrescitaeinnovazioneaitempidelcovid19ceipessiraccontaceipes/

È andato avanti anche il progetto dell’Istituto Comprensivo “Laura Lanza – Baronessa di Carini”, Palermo “European Year of Cultural Heritage 2018”, dedicato alla promozione del patrimonio culturale in Sicilia e negli altri 4 paesi del partenariato: Spagna, Turchia, Romania e Polonia.
Le attività hanno coinvolto alunni della scuola primaria e si sono sviluppate attraverso lo scambio di leggende e miti del proprio territorio, raccontati con la tecnica dello storytelling digitale e tradizionale.
Tra i primi risultati la creazione di un ebook con 10 storie della tradizione e la produzione di uno spettacolo, frutto di una storia collaborativa con tutte le scuole partner coinvolte.
Durante l’emergenza sanitaria, dopo un primo momento di sconforto, le attività del progetto sono proseguite grazie alle risorse di eTwinning, la community europea per scuole, che hanno permesso incontri virtuali, con grande partecipazione e creatività da parte degli studenti e dei docenti coinvolti. Info: http://www.erasmusplus.it/storie/iorestoerasmuslanostrapiccolascuolainsiciliaapertaalleuropasempre/.

Le soluzioni adottate nelle sedi scolastiche hanno spesso accelerato le innovazioni. La didattica a distanza è stata al centro del dibattito anche nell’ambito dell’Educazione degli adulti.
Punto d’incontro europeo per i professionisti del adult learning è la community EPALE – Piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti in Europa, che è parte integrante del Programma Erasmus+.
Sulla piattaforma è stato affrontato spesso il tema dell’educazione online in ambito carcerario, durante la pandemia. Negli istituti di detenzione l’introduzione di videolezioni in remoto ha rappresentato una rivoluzione. La Sicilia è stata la prima regione in Italia a sperimentare didattica a distanza nella Casa circondariale di Siracusa, e in seguito negli istituti di Catania e Messina. Sono state adottate modalità e scelte tecnologiche diverse che hanno permesso agli studenti di riprendere le lezioni.

“Dal prossimo anno scolastico – annuncia la Dirigente Antonietta Panariello il Cpia Catania diventa anche una scuola digitale per la didattica a distanza. Ci dispiace solo pensare che tutto questo sia stato il frutto di un periodo difficile da sostenere, che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso”.
La formazione a distanza non è solo un’opportunità per i detenuti studenti di proseguire gli studi ma anche, come spiega Wilma Greco, ambasciatrice per la Sicilia di Epale, “l’occasione per cercare di colmare il gap del digitale che limita ulteriormente la possibilità di cittadinanza. Hanno cominciato a sperimentare le videochiamate con i familiari e per alcuni di loro si è trattato del primo ‘appuntamento’ con lo smartphone”.
Epale ha consentito a molti docenti e dirigenti siciliani di condividere in tempo reale le nuove strategie adottate nelle scuole, nei Cpia, nelle carceri per rendere l’educazione degli adulti più consapevole della sua capillarità nella società. “Un’altra grande lezione di civiltà del nostro Paese, in tempi difficili come questi, è rappresentata dal fatto di aver garantito il diritto all’istruzione anche ai soggetti più deboli come i detenuti” aggiunge la docente Serena Freni Sterrantino (Cpia Messina). Info: epale.ec.europa.eu/.
Tutte le testimonianze sono state raccolte nell’ambito di #IoRestoErasmus, un’iniziativa dell’Agenzia Erasmus+ Indire per dare voce alle tante storie virtuose che il Programma sostiene, anche in questo momento di crisi internazionale: http://www.erasmusplus.it/storie/.

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