Domenica 2 giugno, solennità del Corpus Domini, le parrocchie di Maugeri e Valverde, hanno rinnovato il desiderio di stringersi attorno alla Santa Eucarestia che ha attraversato alcune strade dei due centri abitati.
Da Maugeri, dove prima si è celebrata la Santa Messa all’aperto, si è composto il corteo di clero e di numerosi fedeli che ha accompagnato il Santissimo fino al Santuario di Valverde.
Possiamo considerare questa circostanza, una preziosa occasione che ben si contestualizza con il cammino sinodale. Infatti dal 2022 ad oggi, ed ancora per qualche anno a venire, secondo precise scansioni e indicazioni, la Chiesa sta cercando di rivedere il suo modus operandi rapportandolo ai tempi odierni.
Si sta camminando in unità, a volte anche barcollando, perchè si vuole riscoprire un modello di Chiesa sempre più a misura d’uomo. Una Chiesa che sappia dare voce ai lontani per non sprecare l’opportunità di fare delle apparenti dissonanze, una bella ed articolata coralità.
Le parrocchie di Valverde e Maugeri in processione per il Corpus Domini
I nostri parroci, padre Giuseppe di Maugeri e padre Leandro con i padri Antonio ed Alex coadiuvati da Carmelo Mannino, attualmente accolito e candidato al Diaconato permanente, con paterno affetto, hanno preparato le rispettive comunità a questo evento che ha generato non solo una solenne processione, ma ha suscitato profonde riflessioni sulla presenza dell’Eucarestia nella vita personale e comunitaria.
Ci è stato ricordato che in quel frammento di pane azzimo risplende in pienezza tutto Gesù che, nella parzialità dell’Ostia, desidera entrare nella nostra vita. Chiede che ci nutriamo di Lui.
Prima dell’ingresso in Santuario, un suggestivo murales a terra ha estasiato l’animo di tutti. La composizione, assestata al centro della piazza, è stata minuziosamente preparata dalle catechiste e dai volontari delle due comunità con riso colorato. Questo, disposto in modo da formare un calice da cui fuoriesce un’ostia raggiante di luce.
Della processione del Corpus Domini resta il sostegno dell’Eucarestia
Terminata la processione, i fedeli hanno portato con sé il ricordo di una curata e partecipata processione. Ed anche la consapevolezza del sostegno che dona l’Eucarestia. Essa non pretende di trovare strada facilitata per accedere nel nostro cuore, non chiede di esserne l’ospite d’onore. L’Eucarestia ci insegna che, se lo vogliamo, quel pane sarà il punto fermo nelle difficoltà della vita. La presenza che manterrà l’equilibrio nelle minacce di ogni caduta. Essenziale è incontrarlo nella Santa Messa che possiamo definire la perfetta”colazione di lavoro” del cristiano. L’occasione sempre giusta per ricaricarci e organizzare la nostra vita con Lui.
Marcello Distefano