Su uno dei social network più famosi, Instagram, sta spopolando una nuova mania, quella dei glitter sulla lingua.
A lanciare questa nuova moda è stata una nota make-up artist australiana, Jacinta Vukovic. Lei stessa ha raccontato che è accaduto tutto per caso: mentre cercava di creare un rossetto brillante e glitterato, ha messo dei brillantini attorno alle labbra per renderle più vistose e alcuni glitter sono finiti sulla lingua. L’effetto è stato incredibile e il suo sorriso era più luccicante che mai. Allora Jacinta Vukovic decise di pubblicare un suo selfie sul suo account di Instagram.
Adesso sono tantissime le ragazze di tutto il mondo che seguono il suo profilo e che cercano di imitare il suo stile, postando foto che ritraggono le loro lingue piene di glitter e di tanti colori solo per apparire più belle e interessanti agli occhi del loro pubblico social.
Su Instagram è stato organizzato anche un “Festival delle lingue brillanti”. Questa è una mania pericolosa e non salutare perché i glitter possono essere ingeriti per sbaglio e finire direttamente nello stomaco provocando dolori acuti, nausea e vomito.
I glitter non sono biodegradabili, quindi oltre a danneggiare le persone, danneggiano anche l’ambiente. Così si possono contrarre malattie e infezioni e possono crearsi all’interno dell’organismo batteri pericolosi e nocivi.
Gli unici glitter utilizzabili sono quelli alimentari e commestibili, generalmente usati per fare i dolci, anche se questi contengono coloranti che non fanno bene alla salute.
Anche il quotidiano britannico “The Indipendent” avverte che riempire la lingua di glitter può essere, appunto, nocivo sia per l’ambiente che per la salute. I glitter sono realizzati con un materiale che può rilasciare sostanze chimiche e batteri che finiscono nell’acqua.
Purtroppo molte ragazze, per lo più adolescenti, credono di apparire più belle seguendo queste nuove tendenze, ma in realtà non capiscono quanto sia pericoloso giocare con il proprio corpo in questo modo.
Ormai il mondo del web è in continua espansione e non si può più tornare indietro, dipende quindi dal singolo individuo capire cosa sia giusto fare e cosa no. I social network fanno parte del quotidiano, è vero, ma non dobbiamo farci risucchiare dal vortice di queste manie pericolose.
Michela Abbascià