Crisi idrica / Ad Acireale risultati incoraggianti grazie al monitoraggio con IA

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agricoltura monitoraggio Acireale

Nella mattinata di giovedì 4 luglio, a Palazzo di Città, sono stati illustrati i risultati dell’innovativo progetto di monitoraggio per l’efficientamento contro la crisi idrica, ottenuti grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’orto del convento dei Padri Filippini, nel cuore di Acireale. Il progetto era stato inaugurato in occasione del laboratorio pubblico sull’Agricoltura 4.0 lo scorso 9 maggio, quando era stata offerta una qualificata occasione di esposizione di buone prassi dedicate al mondo dell’agricoltura. Un’agricoltura tanto soggetto a rischi quanto a nuove importanti opportunità di innovazione in un contesto segnato per la Sicilia da siccità e crisi idrica.

La tecnologia IRRIGOPTIMAL e GAL Terre di Aci per combattere la crisi idrica 

Nello specifico, si tratta di una dimostrazione empirica offerta al Comune di Acireale che consente di beneficiare delle innovazioni del settore offerte dalla tecnologia di IRRIGOPTIMAL®. Si tratta di un sistema integrato per l’agricoltura di precisione basato su algoritmi per la predizione del fabbisogno idrico ottimale del suolo e conseguente ottimizzazione dell’irrigazione. La sperimentazione si colloca all’interno del “Laboratorio per l’Agricoltura 4.0” del living Lab istituito dal GAL Terre di Aci in collaborazione con la società Wes Trade. La società maltese adesso possiede una sede anche a Catania e collabora con altre aziende agricole a livello regionale. Nel 2023 è stata premiata per la migliore soluzione tecnologica al South Europe Prestige Award nel Regno Unito.

Sistema sperimentato ad Acireale: come funziona e come contribuisce a prevenire la crisi idrica 

Alessio Bucaioni, fondatore e titolare di Wes Trade, ha confermato la positività dei primi dati: “Irrigoptimal dimostra anche in questo caso le sue potenzialità di sistema realizzato con intelligenza artificiale per combattere gli effetti del cambiamento climatico, lavorando su dati incrociati ed efficienza delle risorse. Il sistema è capace ad esempio di affidabili predizioni della necessità idrica dei tre giorni successivi, ridimensionando così gli sprechi di acqua. La quantità d’acqua viene calcolata tramite dati legati al livello di umidità presente nel terreno e sistemi di previsione meteorologica. Queste informazioni vengono combinate poi con il ciclo di vita della pianta. Viene fornito anche l’orario ideale di irrigazione Nel caso del terreno nel convento dei padri filippini interessato, abbiamo già appurato la riduzione di un’irrigazione efficiente a pioggia a tre o quattro volte a settimana per non più di due ore.

Crisi idrica / Da Acireale, un potenziale progetto di monitoraggio per il territorio delle Aci e non solo

agricoltura Living Lab Aci

“L’installazione del sistema per il Comune di Acireale costituisce un esempio potenziale di
monitoraggio di aree verdi urbane per tutto il contesto delle terre di Aci – precisa Anna Privitera direttrice del GAL Terre di Aci: – come GAL abbiamo spinto per la progettazione relativa a un caso pratico sull’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nella gestione dei giardini e delle aree verdi, così da offrire suggerimenti e strategie all’istituzione pubblica in un tempo segnato da gravi emergenze climatiche ed idriche per la nostra isola. Il GAL Terre di Aci mira a diffondere sviluppo ed innovazione nel territorio e pertanto, attraverso le potenzialità di un hub come il Living lab delle Aci può porsi come strumento in grado di veicolare grandi opportunità per il territorio. Per questo rinnoviamo l’invito alle imprese, alle scuole e alla cittadinanza di partecipare alle iniziative in grado di generare così sviluppo e innovazione”.

Il commento del sindaco di Acireale: uno strumento per combattere la crisi idrica 

Con questi dati, il sindaco di Acireale e presidente del Gal Terre di Aci, Roberto Barbagallo, lancia una proposta alla Regione Siciliana cui a breve farà seguire una relazione: “Nonostante la nostra zona, grazie a mamma Etna sia in condizioni migliori rispetto al resto della Sicilia, l’acqua andrà sempre più utilizzata in modo razionale, evitando qualunque forma di spreco, soprattutto per l’irrigazione. Per le nostre terre acesi abbiamo scommesso su questo sistema, innovativo e puntuale, prima che si parlasse di emergenza siccità, consapevoli delle difficoltà di chi si occupa di coltivazione.

Tra le soluzioni possibili, come alle misure del PSR, ritengo che bisognerebbe prevedere dei contributi puntuali e vantaggiosi destinati agli agricoltori e ai proprietari di terreni che investiranno nell’utilizzo di sistemi innovativi e nei sistemi di accumulo come delle semplici vasche. Sono misure che potrebbero cambiare il panorama della regione siciliana e risollevare le sorti di tanti agricoltori che oggi, con sistemi ormai antiquati, sprecano acqua e fanno grande fatica a causa anche degli evidenti cambiamenti climatici e della crisi idrica”.