Cristiani perseguitati anche in Cina / L’offensiva più pesante dai tempi della Rivoluzione Culturale di Mao

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Rimozione delle croci in Cina

(27-9-2014) La disposizione impartita è di eliminare quelle “troppo vistose”. Le persecuzioni contro i cristiani si concentrano, in modo particolare, nella provincia di Zhejiang, dove sono già state distrutte 360 tra croci e chiese, per frenare la crescita del cristianesimo. L’offensiva più pesante dai tempi della Rivoluzione Culturale di Mao.

Rimozione delle croci in Cina
Rimozione delle croci in Cina

La Cina si accanisce contro le Chiese e le scuole cristiane. È in atto una feroce persecuzione, che viene giudicata ancora più grave di quella realizzata durante gli anni della Rivoluzione Culturale.

Chiese rase al suolo e croci divelte. Nell’arco di pochi giorni, in Cina sono state distrutte due Chiese Cristiane, mentre la croce di una terza Chiesa è stata distrutta. Il primo episodio, è accaduto a Jinxi, nella provincia centrale dell’Hunan; il secondo, nella provincia orientale del Jiangxi, dove è stata distrutta la Chiesa dedicata alla Vergine di Jingdezhen; è stata rimossa la croce della Chiesa di Jingtou, nella provincia meridionale del Zhejiang. I racconti fatti circolare su internet da vari siti cattolici, sono inquietanti. A Jingdezhen, gli agenti degli Affari religiosi avrebbero convocato a cena il parroco in un luogo molto lontano dalla Chiesa, per discutere della ristrutturazione e lo avrebbero convinto a fermarsi per la notte: a mezzanotte, una telefonata avrebbe avvertito il parroco che la “sua” Chiesa era stata rasa al suolo. La distruzione della chiesa di Jinxi – il cui parroco è stato anche arrestato – è stata confermata all’agenzia Ucan dal vescovo di Changsha. Il presule ha detto che il governo locale “aveva scelto i terreni per un progetto di sviluppo. In cambio ha promesso di costruire una nuova Chiesa prima della demolizione. L’hanno fatto, ma non hanno costruito un luogo per i sacerdoti né l’oratorio. Non sappiamo cosa fare”.
L’impegno del Partito nella distruzione. Le persecuzioni contro i cristiani si concentrano, in modo particolare, nella provincia di Zhejiang, dove sono già state distrutte 360 tra croci e chiese, per frenare la crescita del cristianesimo e abbattere le strutture definite “troppo vistose”. La campagna è iniziata quando Xia Baolong, segretario del Partito del Zhejiang, all’inizio dell’anno ha compiuto un’ispezione e ha notato a Baiquan una Chiesa con una croce che svettava in modo “troppo evidente” e “offensivo alla vista”. Osservando la diffusione delle croci in altre città, ha dato ordine di “rettificare” quella visione. Da quel momento, uno degli impegni più rilevanti dl Partito, è stato quello della distruzione dei simboli e dei luoghi di culto cristiani. Quella in corso, è considerata un’opera di cancellazione del cristianesimo più grave di quella operata dalla Rivoluzione Culturale voluta da Mao.
Le scuole, oltre le Chiese. Non vengono distrutte solo le Chiese e divelte le Croci. Come ha riferito Tempi.it, riprendendo le notizie che sono apparse sull’agenzia ChinaAid, nelle scorse settimane è stata distrutta una scuola di eccellenza di Fuyang (Anhui), la quarta in due mesi. La motivazione formale addotta è stata che gli estintori non erano a norma. Comunicata la decisione alla scuola, hanno anche avvisato tutti i genitori di non mandare più i loro figli in quella struttura. Il direttore della scuola ha però precisato: “Abbiamo tutte le licenze e i requisiti per tenere aperta la scuola. Siamo in regola. Qui ospitiamo 800 studenti e i genitori, nonostante gli avvisi del governo locale, hanno mandato i primi giorni a scuola i loro figli”. Un cristiano della zona ha detto: “La scuola è cristiana, ecco il problema. Ovviamente il governo trova sempre una scusa, non fanno mai le cose in modo diretto, ma io penso che siano spaventati perché i credenti in Cristo aumentano. Temono che diventino un pericolo per loro ma noi cristiani non siamo contro il governo”. Dopo la distruzione, il direttore della scuola è scomparso e i genitori non sanno dove mandare a scuola i figli: “Non so dove trasferire il mio ragazzo e non so come fare a mandarlo in un’altra scuola. È davvero doloroso vedere quanto successo, i cristiani non hanno mai fatto niente di male”.

Umberto Sirio

(Fonte: Agensir)

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