Verrà intitolato a padre Pino Puglisi il prossimo martedì 19 marzo alle 17,30 il nuovo Laboratorio realizzato a Catania nella Casa del volontariato di Librino di Viale Castagnola 4.
Un’altra tappa – informa un comunicato del CSVE – sul travagliato percorso di assistenza, educazione e legalità portato avanti senza sosta in questi anni dalla rete della Misericordia di Librino con la collaborazione del Centro di Servizio per il Volontariato etneo, nonostante momenti di difficoltà, penuria di risorse e scarsa attenzione da parte di molte istituzioni, troppo raramente presenti in una delle aree più popolose e complesse della città.
I locali della Misericordia di Librino, già impegnata insieme al CSVE da due anni e mezzo con i propri volontari in un servizio quotidiano di dopo scuola offerto gratuitamente ai più piccoli del popoloso quartiere, si arricchiranno inoltre, nei giorni di lunedì, mercoledì e il venerdìdalle 15.30 alle 19, di uno spazio pensato per offrire ai giovanissimi iniziative culturali e di svago, con attività variabili che andranno dalla riflessione formativa alla manifattura.
Ad impreziosire il locale rinnovato, oltre
agli arredi messi a disposizione dall’assessorato alle Politiche sociali del
Comune di Catania, una lavagna interattiva multimediale acquistata grazie al
lavoro di raccolta fondi dei giovani afferenti al Rotary Catania Ovest
attraverso i gruppi Interact, che comprende ragazzi tra i 12 ed i 18 anni, e Rotaract,
che comprende giovani tra i 18 e i 30 anni.
Per questo motivo, all’inaugurazione del 19 marzo saranno presenti anche l’assessore
alle politiche sociali del Comune di Catania, Giuseppe Lombardo, il presidente
del CSVE, Salvo Raffa, il presidente onorario della Misericordia di Librino, Santo
Carnazzo, il parroco della locale parrocchia Resurrezione del Signore, padre Salvo
Cubito, che benedirà i locali, ed una rappresentanza del Rotary Catania Ovest.
Si tratta di un altro generoso scatto da parte di quella rete del volontariato
impegnata da decenni sul territorio nella faticosa sfida di garantire soprattutto
ai più piccoli quelle condizioni minime di welfare che tutelino diritti troppo
spesso calpestati in tanti quartieri disagiati della città, sopperendo spesso e
volentieri, nonostante la scarsezza di risorse, a gravi lacune di una politica troppo
spesso lontana dalle tante periferie.
L’iniziativa rientra pertanto in un percorso
di impegno civile impostato dai volontari dalla Misericordia di Librino,
impegnati attivamente nel quartiere da trent’anni, e dal CSVE: un impegno
rivolto potenzialmente tanto ai giovanissimi quanto agli stessi giovani
impegnati nei progetti di Servizio Civile sul posto e non solo, ai quali tra
gli altri spunti formativi è stata già offerta una prima conoscenza
dell’esemplare figura del beato padre Pino Puglisi.
Prete ed educatore ucciso dalle cosche mafiose nel quartiere palermitano di Brancaccio,
dove tra il ’90 ed il ’93 fu designato parroco della comunità di San Gaetano,
padre Puglisi concentrò ogni gran parte degli sforzi della sua attività
pastorale nell’attenzione ai più giovani di un quartiere per molti aspetti
simile a quello di Librino, ove non a caso il suo nome intitolerà il nuovo
laboratorio e dove gli stessi ragazzi del Servizio civile, edotti in merito,
parleranno ai più giovani della sua vita.
L’iniziativa fa da preludio alla Giornata della memoria per le vittime delle mafie del prossimo 21 marzo, in preparazione alla quale la rete di Libera contro le mafie ha coinvolto quest’anno studenti e gruppi giovanili nell’elaborazione di simboli che costituiscano una “bussola della legalità” rispetto al loro contesto quotidiano: i giovani coinvolti nella Casa del volontariato di Librino stanno in proposito realizzando un grande cartonato dove la loro idea di Sicilia mostri graficamente le parole chiave di una memoria della legalità in grado di rappresentare la loro “bussola” di riferimento.