Cucina giapponese / Il sushi protagonista della guida del Gambero Rosso 2025

0
152
sushi di Gambero Rosso

Oggi il settore del sushi e della cucina giapponese, è diventato tra i più importanti trend di sviluppo nel mercato dell’horeca,  che a livello globale raggiunge una crescita di 2,49 miliardi di dollari, nel periodo 2021-2025.

Anche in Italia il sushi è diventato così popolare da non essere più consumato solo nei ristoranti, ma è presente anche nella GDO. E le stime di oggi, vedono la cucina asiatica soprattutto quella giapponese e cinese, protagonista delle nuove attività di ristorazione avviate tra ottobre 2022 e settembre 2023.guida sushi del Gambero Rosso 2025

La guida Sushi 2025 di Gambero Rosso  è diventato un simbolo della cultura culinaria nipponica celebrata a Roma in occasione del “ Sushi Day”. Racconta di arte culinaria fatta di passione e amore per la cultura nipponica. Vi si possono trovare 223 indirizzi, tra sushi barizakayafine dining, locali fusion, con un’appendice dedicata ai migliori take away.

Tra i racconti della guida, alcune zone sono una scoperta, come Puglia e Campania, altre sono sguarnite e  assenti, come il Molise. All’interno della guida c’è il simbolo, le Tre Bacchette che indica, secondo gli ispettori del Gambero Rosso, le migliori 32 proposte di sushi in Italia.

I locali premiati dal sushi guida del Gambero Rosso

A Milano  sono stati premiati ben otto locali, a seguire Lazio, Campania e Puglia, ognuna con quattro insegne ai vertici. Poi Piemonte ed Emilia Romagna, con tre premiati. In ultima, assegnate le Tre Bacchette a testa per Sicilia, Sardegna, Toscana, Marche, Abruzzo e Umbria.

chef Filippo Gugino
Chef Filippo Gugino titolare dell’Hio Sushilab di Palermo

Tra le 7 insegne siciliane inserite nella guida, spicca tra tutte l’Hio Sushilab di Palermo, aggiudicandosi l’ambito riconoscimento delle Tre Bacchette.
Qui il talentuoso chef Filippo Gugino, attento ricercatore di materie prime pregiate, cuce addosso al cliente emozioni uniche con menu di portate classiche come pasta e pesce.
Sino a sperimentare le specialità culinarie del Sol Levante, variando tra snack, tacos, primi, secondi e forme di sushi che sono una vera prelibatezza. E vi accosta ottime cantine di vini di alto livello di cui la Sicilia è la patria.

I locali inseriti di Catania e Messina

Altre eccellenze inserite in guida sono a Catania. C’è il giapponese Oxidiana, il primo storico del sushi di qualità nato a Catania. Tra i migliori assaggi, propone l’Ebi Roll con gamberi rossi crudi, avocado, cetriolo, menta, bottarga e zest di lime.
A seguire molti anni dopo apre la cucina di Amocù. La sua proposta fusion si lascia apprezzare per puntualità del servizio, qualità delle materie prime e sapori ben accostati. Come il riso cotto e condito con nigiri e salmone flambé,  roll variegati con granchio reale, uova di baccalà, foie gras, avocado e uova di tartufo.

C’è anche il fusion Nuk Urban Sushi Bar a Sant’Agata Li Battiati (CT). Chi viene qui per la prima volta resta conquistato dalla proposta gastronomica, dalla cura nella presentazione delle pietanze, e dalla piacevolezza del locale.

Ci spostiamo a Messina, dove il ristorante giapponese Kajiki, il primo ad aver proposto cucina giapponese in città, da oltre 10 anni fa gustare specialità tipiche nipponiche e cocktail di alto livello. Il Love’s Sushi Bar è un altro locale con un menù ricco di tante golose proposte.sushi

Le novità

Il Premio Speciale va ai “I Maestri del Sushi”, in cui la guida celebra otto grandi nomi, con due nuovi. Cioè Francesco Preite di Moi Omakase, a Prato e  Ignacio Hidemasa Ito di Otoro81, a Napoli.

La novità dell’anno sono Azabu10 a Milano, in zona Bicocca, aperto nel 2023, locale del giovane trentenne Gianluca Arcieri a cui va il tributo del pesce crudo; Sakeya, uno dei templi italiani del sake con più di 150 etichette e un menu di piatti di livello in abbinamento ai distillati ideati dallo chef Masaki Inoguchi, detto Masa.

Mentre Hiromi,  La Maison a Roma, è il  nuovo progetto di una famiglia imprenditoriale che conta già diverse insegne di cucina e pasticceria nipponica nella Capitale.
Propone una selezione di oltre 160 etichette di sake, cui si aggiunge anche un’interessante proposta di cocktail.
La miglior proposta di Mixology, invece, viene assegnata a Moon Asian Bar a Roma, sul rooftop dell’Hotel Valadier, che vanta anche una pregiata carta dei sake.

                                                                       Giusy Giacone

 

Print Friendly, PDF & Email