Cultura / Il turismo esperienziale al centro di Aci Cultural Festival

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L’educazione al bello torna centrale nel mese della Cultura promosso dal Comune di Acireale nel circuito di AcirealeE20, con un occhio di riguardo al turismo esperienziale. La vocazione turistica è una delle caratteristiche della Città dei Cento Campanili, che l’associazione Stoà Sicula ha voluto valorizzare durante “Aci cultural festival – cultura, turismo e tradizione“. La manifestazione si è svolta nei giorni 16 e 17 Marzo negli spazi della Sala Pinella Musmeci ed è giunto alla sua seconda edizione. A sposare l’intuizione del Marzo della Cultura, voluto dall’amministrazione acese, varie associazioni e privati che si sono scommessi in questo progetto ambizioso. Esso mira a riportare al centro della vita cittadina la cultura, declinandola nelle sue molteplici accezioni; dalle composizioni in prosa al racconto per immagini fino ad arrivare al turismo esperienziale obiettivo comune è la crescita della Città.

Cultura / Il turismo esperienziale

Il settore turistico ha sempre bisogno di rinnovarsi. Seppure il desiderio del viaggio è intrinseco nella natura umana, allo stesso tempo la necessità di nuove prospettive si muove di pari passo con il viaggiatore. Limitare la propria esperienza di viaggio al selfie davanti al Colosseo o passeggiare sotto la Tour Eiffel è una concezione ormai superata del turismo. Allo stesso modo lo è relegare l’esperienza di viaggio alla classica visita guidata. Quello di cui oggi ha bisogno il turista è di potersi immergere dentro le realtà che visita. Non ci si limita più a passeggiare tra le sale di un museo: oggi si vuole mettere le mani in pasta, entrare nel vivo del tessuto sociale visitato, sentirsi per tutto il viaggio parte di quella microsocietà visitata.

Viaggiare, per il turista, oggi è potersi affermare come cittadino del mondo incarnando in pieno la possibilità di sentirsi ovunque a casa propria. Lasciare sé stessi e la quotidianità per poterne adottare una distante, ma è anche mettersi alla prova e riconoscere che nelle proprie possibilità c’è il vivere ovunque ed a qualunque condizione. In questo quadro trova la sua massima espressione il turismo esperienziale, tema che è diventato centrale nel mese della cultura ad Acireale.

Il turismo esperienziale / la varietà dell’offerta

Dalle attività outdoor (trekking, rafting, Mountain bike per citarne alcune) alle attività pro benessere (spa, terme…) le opportunità di vivere questo tipo di turismo sono tantissime. Gli antichi borghi, addirittura, offrono varie opportunità: laboratori di artigianato e sagre piuttosto che eventi sportivi, concerti e degustazioni. Seppur mutata la concezione della vacanza la scoperta dei luoghi resta quindi sempre la base del turismo. Quello che viene meno è l’idea del mordi e fuggi del viaggiatore, sostituita da una relazione più intensa che concede di portare a casa ricordi indelebili ed una conoscenza più approfondita delle diverse culture e tradizioni.

Il turismo esperienziale inoltre è un volano potente per l’economia. La crescente richiesta genera un indotto su una grande varietà di settori produttivi che non riguarda in questo modo solo ristorazione ed accoglienza, ma anche trasporti, servizi di logistica ed intrattenimento, per citarne alcuni. Come nella più banale delle lezioni di economia all’aumentare della richiesta crescono quindi servizi per il visitatore. In questa nuova visione di turismo si incastona il tema proposto dall’associazione Stoà Sicula.

Promotori di cultura / Stoà Sicula e l’impegno nella Città di Acireale

Aci cultural FestivalL’associazione culturale Stoà Sicula nasce ad Acireale nel 2019 su intuizione di un gruppo di giovani laureati in archeologia, beni culturali e lettere classiche. La passione per la storia li anima ed il passo verso la divulgazione è breve: in poco tempo nascono passeggiate culturali, laboratori didattici e lezioni frontali che non si limitano ad essere rivolti agli adulti, ma che assumono anche la sfumatura del racconto ai più piccoli. La collaborazione cresce anche con le scuole e dall’infanzia alle secondarie di secondo grado e gli argomenti più complessi diventano fruibili per tutti. Archeologia, arte e storia danzano insieme davanti agli occhi degli scolari, che in questo modo possono rendersi maggiormente conto di quello che hanno studiato a scuola.

Il team è composto da sei giovani laureati:

  • Roberta e Claudia Leonardi, rispettivamente presidente e vicepresidente;
  • Ivano Lizzio, tesoriere;
  • Alessio Barbagallo, segretario,
  • Iolanda Puglisi e Sebastiano Battiato, consiglieri.

Nella promozione dei beni architettonici e culturali della Città di Acireale hanno posto l’attenzione su manifestazioni quali visite ai palazzi storici, “le vie dei tesori”, visite guidate alle chiese acesi, conferenze e laboratori creativi. L’Aci cultural festival in questo contesto ha lo scopo di valorizzare e promuovere il turismo nel territorio acese coinvolgendo istituzioni ma anche enti pubblici e privati. Mettere in rete le diverse realtà con la comune finalità permette di ampliare il richiamo turistico, assecondando la richiesta di novità da parte dei fruitori.

Dalla loro attenzione per la cultura non poteva quindi esimersi il turismo esperienziale che ad Acireale mostra già una grande fonte di attrazione.

Aci Cultural Festival / la cultura del turismo esperienziale 

Aci cultural FestivalDal pomeriggio del sabato alla giornata della domenica sono numerose le voci che si sono alternate nel dibattito. Ad aprire i lavori l’ing. Roberto Barbagallo, Sindaco di Acireale, che nel suo saluto ha posto l’accento sul servizio che  l’associazione Stoà Sicula svolge in favore della Città. Ha inoltre evidenziato il desiderio di fare adeguata promozione turistica, veicolando i nuovi settori di interesse.  “La grande scommessa – ha dichiarato- è gestire correttamente i beni ed utilizzarli ai fini di un corretto sviluppo sociale e culturale“.

Successivamente al sindaco acese ha preso la parola Don Antonio Agostini, segretario vescovile, che portando i saluti di Mons. Raspanti, assente perché fuori sede, ha sottolineato l’importanza di valorizzare le opere d’arte che ci sono nelle chiese locali, veicoli di bellezza. Ha inoltre evidenziato la fortuna di poter ammirarle nel loro luogo d’origine, contestualizzando il luogo in cui sono state progettate e realizzate, valore aggiunto all’arte. Ancora è stato il momento dell’intervento dell’ Avv. Vincenzo Di Mauro, assessore alla cultura e al turismo, che così si è espresso: “bisogna riacquistare la cultura del bello, senza trascurare il patrimonio che abbiamo a disposizione. Fare cultura in città deve tornare prioritario.

Tra i relatori presenti anche la Dott.ssa Anna Privitera, direttrice del GAL Terre di Aci, e il Dott. Giuseppe D’Urso, direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle delle Aci. Nelle loro parole l’importanza di riuscire a fare rete per valorizzare i beni del territorio. Ultimo intervento prima della presentazione del festival, curata dalla Dottoressa Roberta Leonardi, ha riguardato la fondazione Carnevale di Acireale. Donata Cottone, membro del CDA della fondazione, ha presentato le attività che sono state promosse dall’organizzazione che mira a dare sempre maggiore risalto alle attività carnascialesche.

Aci cultural Festival

Turismo esperienziale / l’offerta acese  

A conclusione dell’evento di presentazione è stato possibile per i presenti partecipare al laboratorio sulla granita artigianale, curato dal maestro Franco Patanè. Il turismo esperienziale fino a quel momento declamato su base teorica ha assunto immediatamente la forma pratica, attirando la curiosità dei presenti.

All’interno degli spazi espositivi è stato inoltre possibile sorseggiare un calice di vino visitando la mostra d’arte “E poi?” a cura di Roberta Normanno e di Darcy Rader con Meraviglia Studio e Radica Gallery. Se parliamo di cultura Acireale non può esimersi dal diventare polo di un turismo esperienziale legato all’arte.

Domenica di approfondimenti / Il carnevale e la cultura dell’effimero

I lavori, ripresi nella tarda mattinata di domenica, hanno dato voce agli interventi degli esperti. Nuovamente è stato possibile ascoltare la dottoressa Cottone, che ha proposto un excursus sul carnevale rivelando che la prima attestazione su territorio acese risale al 1594, quando viene redatto il documento più antico sulla manifestazione. Quando si parla di carnevale non si può certo ignorare il percorso che dalle prime feste, caratterizzate dal lancio di arance, ha portato alla novità del coriandolo.

E’ Dario Liotta a raccontare come questi “pezzettini di carta colorata” entrano nella normalità dei festeggiamenti carnascialeschi fino a quando, nel 2017, la sua associazione inizia a realizzare piccole opere d’arte utilizzando questi elementi. L’associazione culturale Coriandolata offre un’arte unica al mondo, che nella sua novità mantiene il legame con la tradizione. L’arte dell’effimero è meraviglia e innovazione capace di utilizzare materiali esclusivi della tradizione etnea, come coriandoli e sabbia vulcanica, per restituire un’esperienza creativa ineguagliabile.

Arte Sacra / La cultura del bello 

Con la professoressa Maria Rosa Licciardello dell’associazione Cento Campanili si è affrontato il tema “Dalla bellezza al Bello: fare esperienza di un Incontro”. Aci cultural FestivalEsperienza ed arte sacra sono il fulcro di questo incontro su cui la relatrice così si esprime: “narrare l’arte sacra è un compito delicato, ma non impossibile. Il viaggiatore, chi non è preso dalla premura del troppo vedere ma vuole fare veramente un’esperienza davanti ad un’opera d’arte sacra ha bisogno di ricevere le indicazioni corrette per leggere l’opera stessa e il suo contesto.

L’opera d’arte è la cornice dell’incontro. Il narratore delle opere d’arte, cioè colui che accompagna il visitatore, il turista, il pellegrino, il fedele, il curioso all’interno di un luogo sacro ha una grande responsabilità. Se vogliamo veramente far fare un’esperienza allora dobbiamo considerare non solo l’aspetto storico artistico che è fondamentale, ma anche il luogo in cui si trova l’opera d’arte o per cui è stata realizzata. Per accompagnare il visitatore lo stesso narratore deve aver fatto prima esperienza di quello che rappresenta. Solo in questo modo anche il visitatore potrà immergersi completamente in ciò che sta osservando.”

Turismo esperienziale / mitologia, territorio, enogastronomia 

L’incontro è poi proseguito con l’intervento della Dott.ssa Mara Amato, che ha portato il racconto dei tour esperienziali in barca, prediligendo le coste dell’acese. Mitologia, territorio, enogastronomia, bellezze storiche: analizzare il territorio permette di conoscere quelli che sono i punti di forza che soprattutto se visti dal mare assumono contorni ancora più decisi che fanno risaltare la bellezza.

Il turismo però, nel perdere il suo aspetto classico, riesce ad acquisire nuove sfaccettature. Realtà aumentativa e musei interattivi prendono sempre più posto tra le forme attrattive per il turista. Ne ha ampiamente parlato nel loro intervento la Dott.ssa Claudia Leonardi dell’associazione culturale TuoMuseo, che ha condotto i presenti nella possibilità di vivere i musei in mondo interattivo e ludico attraverso l’utilizzo di videogiochi. Oggi l’utilizzo di gaming e gamification nella promozione del patrimonio culturale è uno strumento fondamentale affinché si intensifichino i flussi turistici e gli stessi vengano veicolati verso il territorio. Inoltre risulta essere un’esperienza maggiormente coinvolgente e non solo per i bambini. Al contrario permette che l’esperienza di visita sia più intensa a qualunque età.

A proseguire sul tema il Dott. Andrea Raimondo, dell’associazione T.A.M. che proprio sulla realtà virtuale e aumentata in favore in dei beni archeologici e culturali si è espresso. A concludere i lavori mattutini il Dott. Ivano Lizzio che ha parlato di viaggi nel tempo tra storia, arte e archeologia.

Cultura e turismo / Acireale, parchi e musei

Nel corso del pomeriggio ancora nuove voci si sono alternate sul palco dell’Aci Cultural festival.

S.Sebastiano Acireale Cultura Acireale turismo esperienziale

Al Dottor Fabio Grippaldi, coordinatore regionale AMEI e membro della commissione regionale per l’accreditamento dei musei al sistema museale nazionale, il compito di parlare di turismo lento ed esperienziale, attenzionando la Basilica di San Sebastiano e le potenzialità nel territorio acese. Lavorare insieme per creare pacchetti turistici, nel suo intervento, è il leit movit che permetterà di valorizzare Acireale ed il territorio circostante. A questo si riaggancia la Dott.ssa Mariagrazia Leonardi innovation manager dell’Acireale Livinglab che ha parlato di cultura e tecnologia declinandola all’esperienza del Livinglab delle Aci.

A seguire è stata la volta della Dott.ssa Giulia Falco, archeologa del parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. Nel suo intervento centrale il tema dell’area archeologica di Santa Venera al Pozzo e le sue nuove forme di fruizione. Potenzialità e sviluppi delle nuove realtà virtuali vengono invece esposte dal Dott. Rosario Morabito, responsabile dello sviluppo di software informatici.

Cultura e turismo / Artigianato locale, sviluppo tecnologico e cura del patrimonio

Se il turismo è possibilità di visitare luoghi nuovi è altresì occasione per conoscere l’artigianato locale. Con il Dott. Salvatore Consoli, membro dell’Associazione Artigiani Acesi, si è affrontato il tema ponendo l’attenzione sulla stampa 3D concepita come nuova forma di artigianato. E’ bene inoltre che si consideri anche il modo in cui prendersi cura del turismo, che non è auto rigenerativo ma necessita di un’attenzione sempre costante. Ne ha ben relazionato la Professoressa Nellina Ardizzone, presidente del Club per l’UNESCO di Acireale, durante il suo intervento. Nella sua relazione la docente ha voluto rimettere al centro come il turismo non sia una singola voce ma un insieme di opportunità che devono essere tutte ben curate per poter far sì che il settore funzioni.

foto Etna Cultura Acireale turismo esperienziale

Con Orazio Serraggi Sindone, guida naturalistica, il tema si è centrato sul patrimonio naturalistico dell’Etna. Ancora poco valorizzato il parco dell’Etna conta al suo interno numerosi luoghi di interesse ambientale e geologico.

In conclusione gli interventi della Dott.ssa Luna Meli founder di Hi.Stories ed esperta in digitalizzazione museale, che ha  parlato dell’uso del digitale nella costruzione di esperienze turistiche e di come queste possano aiutare anche siti poco noti ad essere vissuti; del Dottor Vincenzo Serra che ha animato il dialogo parlando de “La bellezza raccontata… Percorsi di storia e arte tra i vicoli di Acireale” ed infine il Dott. Raimondo Russo che ha concluso l’appuntamento culturale con la sua riflessione dal tema “Passeggiata nel mondo dell’effimero e della cartapesta”

Aci Cultural Festival / i laboratori esperienziali 

Ogni argomento trattato, tra cultura e turismo, è diventato “esperienziale” nel corso della giornata quando Acireale si è trasformata nella città dei laboratori. Il primo dedicato all’arte della lavorazione della cartapesta. Laboratorio a cura degli esperti Raimondo Russo e Danilo Amico. I partecipanti hanno potuto scoprire le tecniche per la realizzazione di quest’arte tradizionale locale. Gli archeologi di Stoà Sicula hanno poi dato vita al laboratorio dedicato alla lavorazione dell’argilla, secondo le antiche tecniche preistoriche. I partecipanti hanno avuto la possibilità di realizzare un vasetto con questo particolare materiale. L’associazione culturale Coriandolata ha invece promosso un laboratorio dedicato alla creazione di opere d’arte con l’utilizzo dei coriandoli.

Accedere alla ricostruzione virtuale delle terme romane dell’area archeologica di Santa Venera al Pozzo è stato invece possibile effettuando la visita virtuale attraverso l’uso di un visore. L’esperienza è stata curata dal team Acireale laboratorio multimediale per lo sviluppo di applicazioni in AR e VR con il GAL terre di Aci. La cultura, ad Acireale, ha preso le connotazioni del turismo esperienziale e ha condotto in questa manifestazione verso nuove conoscenze e forme di passione.

Chiara Costanzo

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