Un patrimonio storico-sociale aperto a tutti, in particolare agli studenti che hanno voluto approfondire il loro corso di studi, attingendo alle fotografie ed ai giornali che in esso sono contenuti. Circa trecentomila sono, infatti, le foto conservate nell’archivio della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore, inerenti agli argomenti progressivamente trattati dal quotidiano La Sicilia, nel corso dei suoi anni di presenza al servizio del territorio.
La stessa Fondazione ha curato la mostra, dal titolo “L’isola che non s’arrende”, che di esse ne espone 69, limitatamente a dei momenti storici specifici che hanno interessato la Sicilia nel biennio 1968-69: il terremoto che sconvolse la Valle del Belice, le contestazioni studentesche del 1968, con l’attenzione all’Università di Catania, i fatti violenti del 2 dicembre ad Avola e la delicata realtà vissuta nel quartiere di San Cristoforo a Catania, cui seguì un’attività di volontariato scolastico.
Proprio nei locali in cui ha sede la mostra, quelli della Galleria del Credito Siciliano di piazza Duomo 12 ad Acireale, lo scorso venerdì 15 marzo, sono stati premiati i lavoro di due studentesse universitarie, che hanno attinto dall’archivio della Fondazione per sviluppare ed approfondire argomenti nelle loro tesi di laurea. La vincitrice è stata Giulia Imbrogiano, con la sua tesi impostata sul 1968 e ciò che lo ha caratterizzato, cui è andato un premio in denaro, mentre a Rosa Maria Carmela Spanò è stata riservata una menzione particolare, avendo analizzato un fatto di cronaca nera ed il suo relativo risvolto in letteratura, nello specifico in Dino Buzzati. “Questa idea di mettere a disposizione degli studenti il patrimonio della Fondazione sta avendo il suo riscontro e conferma la validità delle testimonianze, a livello di conoscenza dei fatti storici dell’isola”, ha affermato Giuseppe Di Fazio, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore.
L’evento ha sottolineato anche il compiersi del 74° anno dalla nascita del quotidiano La Sicilia e l’ingresso nel suo 75°. “Il giornale rappresenta il gruppo di persone che si impegnano al massimo per raccontare una storia di vita, la nostra vita, la vita della Sicilia e la sfida è proprio quella di continuare a raccontare il territorio”, ha dichiarato Antonello Piraneo, direttore del giornale.
C’è ancora tempo per visitare la mostra fino al 30 marzo, dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
Rita Messina