È stato presentato qualche giorno fa nei locali dell’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi” di Acireale il volume “Il Giardino dell’anima” di Cettina Tomarchio, che raccoglie le poesie scritte dall’autrice nell’arco della sua vita, a cominciare dagli anni giovanili. Poesie che lei aveva finora tenuto rigorosamente nel cassetto.
Il volume è impreziosito da una serie di disegni – parte a colori e parte in bianco e nero – opera della stessa autrice (docente in pensione di disegno e storia dell’arte e artista lei stessa), che illustrano alcune poesie. Significativo è anche il disegno riprodotto in copertina, una luminosa immagine di primavera che rappresenta una giovane fanciulla che raccoglie dei fiori da un albero di pesco. Il volume (edito da “Il Convivio”, Castiglione di Sicilia, 2016) è corredato inoltre della prefazione dell’editore Giuseppe Manitta.
La presentazione è stata effettuata in maniera dettagliata e puntigliosa dalla prof.ssa Anna Bella, la quale ha illustrato i temi salienti delle liriche contenute nel volume, che sono divise in due parti: poesie giovanili e poesie della maturità.
La poetessa si muove nelle sue rime tra realtà e speranza, dando molto spazio – soprattutto nelle liriche della maturità – al tema della famiglia, nei cui confronti ella si sente profondamente legata, sia alla famiglia nel suo complesso e come ideale di riferimento, sia ai suoi singoli componenti: il marito, i figli, i nipoti. Altro tema presente e che pervade tutte le liriche è la fede, una fede matura e illuminante. “Un inno alla famiglia e alla natura”, ha definito il libro la prof.ssa Bella, a conclusione della sua relazione.
Presente all’incontro pure l’editore Giuseppe Manitta, il quale, nel suo intervento, ha evidenziato come le poesie di Cettina Tomarchio si inquadrino perfettamente nelle correnti poetiche del Novecento, ed ha pure messo in risalto alcuni echi petrarcheschi e leopardiani che si sentono in varie parti dell’opera poetica.
Il numeroso pubblico intervenuto, che ha seguito con interesse gli interventi della prof.ssa Bella e del dott. Manitta, ha potuto pure apprezzare alcune delle liriche contenute nel volume, che una nipotina di Cettina Tomarchio ha letto con l’emozione e la trepidazione dei suoi sedici anni, ma anche con la gioia di poter declamare le poesie della nonna, tra le quali più d’una è dedicata proprio ai suoi quattro nipoti.
L’incontro si è concluso con un nobile gesto di Cettina, la quale ha voluto che i proventi derivanti dal suo libro restassero a disposizione dell’ente ospitante per opere di beneficenza, libro che ha detto di non voler vendere, ma ha invitato tutti i presenti a prenderlo lasciando un’offerta libera.
Nino De Maria