Cultura / Il teatro greco a Siracusa riapre la stagione

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teatro greco di siracusa

Il teatro greco di Siracusa, a partire dal 17 Maggio, ha riaperto la stagione che si chiuderà il 9 Luglio. Quest’anno sono tre le tragedie di scena: Agamennone di Eschilo, Edipo Re di Sofocle ed Ifigenia in Tauride di Euripide. Vediamo di saperne di più su questa nota perla dello Jonio.

Teatro Greco: le origini di un’architettura senza tempo 

Situato all’interno del Parco archeologico della Neapolis, sorge sulle pendici del colle Temenite. La cavea aveva un diametro di 138,60 metri, uno dei più grandi di tutto il mondo greco. Costituita in origine da 67 gradoni, divisi in 9 settori, chiamati “cunei” da scalinate. L’orchestra era inizialmente delimitata da un ampio canale scoperto, oltre il quale una fascia era destinata ad ospitare il pubblico. Purtroppo, l’edificio scenico è interamente scomparso e ne sono visibili solo i tagli rimasti nella roccia. In questa fase viene costruito un passaggio scavato sotto l’orchestra, cui si poteva accedere dal palcoscenico per arrivare ad una stanzetta che permetteva improvvise scomparse o apparizioni degli attori.

Nella parte superiore del teatro si trova una terrazza accessibile da una strada incassata, nota come “via dei Sepolcri”. All’interno si trovava una vasca nella quale sgorgava l’acqua dell’antico acquedotto da cui si azionava il sistema idraulico del teatro. Rimasto in abbandono per lunghi secoli subì, a partire del 1526l una progressiva spoliazione per opera degli spagnoli di Carlo V, che sfruttarono i blocchi di pietra per costruire nuove fortificazioni attorno Ortigia. Scomparvero per questo l’edificio scenico e la parte superiore delle gradinate. Nonostante questi copiosi cambiamenti, certamente il teatro di Siracusa non è esente da una valorizzazione della vista panoramica che ogni anno colpisce moltissimi turisti, il monumento offre difatti la visione dell’arco del porto e dell’isola di Ortigia.

Teatro greco: le prime rappresentazioni

Tuttavia, vi sono delle testimonianze che attestano l’attività di Eschilo il quale rappresentò nel 470 a.C., proprio a Siracusa, le “Etnee”, successivamente i “Persiani”. In merito all’uso del teatro Luciano Canfora, filologo classico, storico italiano ed autore di alcuni saggi, afferma “Prestigio durevole, se si considera la grande richiesta di teatro Euripideo da parte dei siracusani e di altre città della Sicilia, di cui parla Plutarco negli ultimi capitoli della Vita di Nicia, quando racconta che pochi prigionieri ateniesi erano riusciti a riscattarsi recitando pezzi di tragedie Euripidee”. Alla fine del Settecento, dopo un periodo inattività, il teatro destò interesse nuovamente, venendo menzionato dagli eruditi dell’epoca e da famosi viaggiatori.

Teatro greco: l’esodo delle opere dei tragediografi

Nel 1914 l’Istituto nazionale del dramma antico (INDA) inaugurò le annuali rappresentazioni di opere greche, la prima ad essere rappresentata fu l’Agamennone di Eschilo, che verrà ripresentata anche quest’anno. Dopo l’interruzione dovuta alla Prima guerra mondiale, le rappresentazioni ripresero nel 1921 con le Coefore di Eschilo. Il teatro stava acquistando così tanta importanza che nel 1930 il re Vittorio Emanuele III assistette ad una delle rappresentazioni. Oggi la cavea è saltuariamente utilizzata per concerti o premiazioni, mentre il teatro è limitato al suo utilizzo a motivo della sua conservazione e della delicatezza della pietra. Nel 2014 l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ha autorizzato l’utilizzo del teatro per spettacoli estivi di musica, lirica e danza.

Siracusa / Teatro Greco: la stagione compie 57 anni, con una sorpresa

Quest’anno, oltre alle rappresentazioni delle tragedie che segnano il cinquantasettesimo anno di attività, è previsto inoltre un appuntamento con i profughi ucraini. Così si renderà omaggio alla Giornata mondiale del rifugiato, il 20 Giugno. Gli attori saranno impegnati su brani tratti dalle tragedie greche. I visitatori lasceranno una donazione libera, il cui ricavato sarà poi devoluto alla Croce Rossa. I biglietti possono essere acquistati online sul sito della Fondazione INDA con notevole anticipo.

Siracusa / Teatro Greco: secoli di bellezza 

Certamente, seppur sottoposto ad innumerevoli cambiamenti, il teatro conserva ancora oggi la bellezza che aveva un tempo. “Ancorché la scena mi sia totalmente distrutta, la sua grandezza, imponente maestà di un edificio cos’ intagliato nel vivo della montagna, combinate alla più deliziosa delle situazioni, ispirano il rispetto e l’ammirazione; esso è uno dei colpi d’occhio più pittoreschi che abbia riscontrato in Sicilia, ed io me ne attristò il più di non averlo potuto fare di disegnare da un artista abile ed esatto”. Così Von Riesedel, viaggiatore diplomatico e ministro tedesco, affermò quando giunse per la prima volta a visitare il monumento. Il teatro conserva anni di storia, di cambiamenti che hanno fatto sì che ancora oggi sia considerato uno dei luoghi più importanti. Continua ad essere la meta di moltissime persone che vogliono ritrovare nel presente un’impronta del passato e di una storia che ha segnato miliardi di persone.

Valeria Finocchiaro e Gloria Manciagli

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