Con una nuova Deliberazione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riferita al Decreto Ministeriale del 1 febbraio 2018, nasce una nuova ed interessante opportunità per le associazioni di volontariato e gli enti religiosi impegnati in azioni per la difesa dell’ambiente e/o custodia del creato.
L’innovazione è data dalla possibilità di realizzare in proprio, cioè senza costi aggiunti, ma con vantaggi per chi realizza le così dette raccolte solidali. Un esempio, quella degli imballaggi in alluminio proposta dal CiAl.
Praticamente il D.M. del 1/2/18 spiega come si effettua la gestione di queste raccolte che di fatto sono composte da rifiuti, mentre la Delibera spiega come si debba essere autorizzati al trasporto. Insomma, il cuore dell’opportunità è indicato all’art.5 del D.M. 1/2/18, ove è chiaro che per realizzare il tutto serve una coerente sinergia con i comuni territorialmente competenti e l’autorizzazione dell’Albo.
Sicché, volendo fare un esempio: l’associazione di volontariato e/o ente religioso, ottenuta dall’Albo l’iscrizione ed autorizzazione al trasporto in Categoria 2-ter, realizzerà un protocollo d’intesa con il Comune di riferimento che coinvolgerà anche il CiAl. Quindi, con una specifica cadenza temporale, gli imballaggi in alluminio raccolti presso le associazioni di volontariato e/o enti religiosi, potranno essere avviati al recupero effettivo, portando i seguenti benefici: per l’associazione e/o ente: un premio economico pari a 60cent di €uro per ogni chilo di materia raccolta; per il Comune, la traccia e i dati di raccolta differenziata realizzati con questo sistema; per l’ambiente e l’economia circolare, un interessante supporto.
Per chiarimenti in merito, prendere visione dei contenuti ed informazioni reperibili visitando i link sotto indicati, tenuto conto che il vero risultato si otterrebbe dove le associazioni coinvolte avessero più sedi dislocate in vari comuni, e se gli enti religiosi fossero collegati tra di loro.
Avviando iniziative come quella descritta, sarà pur anche possibile realizzare altri tipi di raccolte lecitamente fattibili, come quella degli imballaggi in ferro o metalli di grandi misure, ed in questi casi si darebbe il via a qualcosa che possa permettere a giovani (meno facoltosi o in cerca di occupazione) di poter fare qualche breve esperienza, prima di lanciarsi in iniziative di lavoro o, perché no, avviare un’attività in quella che oggi è definita “miniera urbana”. Una innovativa attività regolare e capace di evitare di far diventare rifiuto ciò che rifiuto non è.
Con una nuova Deliberazione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riferita al Decreto Ministeriale del 1 febbraio 2018, nasce una nuova ed interessante opportunità per le associazioni di volontariato e gli enti religiosi impegnati in azioni per la difesa dell’ambiente e/o custodia del creato.
L’innovazione è data dalla possibilità di realizzare in proprio, cioè senza costi aggiunti, ma con vantaggi per chi realizza le così dette raccolte solidali. Un esempio, quella degli imballaggi in alluminio proposta dal CiAl.
Praticamente il D.M. del 1/2/18 spiega come si effettua la gestione di queste raccolte che di fatto sono composte da rifiuti, mentre la Delibera spiega come si debba essere autorizzati al trasporto. Insomma, il cuore dell’opportunità è indicato all’art.5 del D.M. 1/2/18, ove è chiaro che per realizzare il tutto serve una coerente sinergia con i comuni territorialmente competenti e l’autorizzazione dell’Albo.
Sicché, volendo fare un esempio: l’associazione di volontariato e/o ente religioso, ottenuta dall’Albo l’iscrizione ed autorizzazione al trasporto in Categoria 2-ter, realizzerà un protocollo d’intesa con il Comune di riferimento che coinvolgerà anche il CiAl. Quindi, con una specifica cadenza temporale, gli imballaggi in alluminio raccolti presso le associazioni di volontariato e/o enti religiosi, potranno essere avviati al recupero effettivo, portando i seguenti benefici: per l’associazione e/o ente: un premio economico pari a 60cent di €uro per ogni chilo di materia raccolta; per il Comune, la traccia e i dati di raccolta differenziata realizzati con questo sistema; per l’ambiente e l’economia circolare, un interessante supporto.
Per chiarimenti in merito, prendere visione dei contenuti ed informazioni reperibili visitando i link sotto indicati, tenuto conto che il vero risultato si otterrebbe dove le associazioni coinvolte avessero più sedi dislocate in vari comuni, e se gli enti religiosi fossero collegati tra di loro.
Avviando iniziative come quella descritta, sarà pur anche possibile realizzare altri tipi di raccolte lecitamente fattibili, come quella degli imballaggi in ferro o metalli di grandi misure, ed in questi casi si darebbe il via a qualcosa che possa permettere a giovani (meno facoltosi o in cerca di occupazione) di poter fare qualche breve esperienza, prima di lanciarsi in iniziative di lavoro o, perché no, avviare un’attività in quella che oggi è definita “miniera urbana”. Una innovativa attività regolare e capace di evitare di far diventare rifiuto ciò che rifiuto non è.
Giuseppe Di Gaetano
Consulente ambientale
http://www.cial.it/raccoltasolidale
https://www.albonazionalegestoriambientali.it/Download/it/NormativaNazionale/025-DM_01.02.2018.pdf