Cybersicurezza / La cruciale importanza del dato per le aziende dell’era digitale

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La protezione del dato e l’importanza di investire sulla cybersicurezza nell’era digitale sono divenuti una tematica cruciale per le aziende di ogni settore. Stefano Ricca (nella foto sotto), amministratore delegato della Ricca IT, eccellenza nazionale made in Sicily in ambito di Information Technology recentemente annoverata dal Sole 24 ore tra le Stelle del sud, rimarca l’argomento in modo esaustivo durante il convegno “Fare Impresa a Ragusa”, organizzato da La Sicilia lo scorso 22 marzo 2024. Il suo intervento (interamente visionabile su YouTube) non si limita a sottolineare l’urgente necessità di proteggere le informazioni sensibili aziendali. Ma evidenzia le opportunità di crescita e lavoro che questo settore offre ai giovani talentuosi anche e soprattutto sul territorio.

Cybersicurezza / Stefano Ricca sull’importanza cruciale del dato per le aziende nell’era digitale

Nel contesto sempre più digitalizzato del mondo imprenditoriale, Ricca ha ribadito l’importanza imprescindibile dei dati per la sopravvivenza e la crescita delle aziende. Il fondatore della Ricca IT, oggi riferimento in termini di cybersicurezza, data center e sistemi informativi, porta alla luce un punto chiave, forse ancora troppo sottovalutato. «Se un’azienda dovesse subire una perdita fisica, come un incendio, potrebbe affrontare la situazione con relativa facilità. Ma se perdesse i propri dati, sarebbe costretta a chiudere i battenti». Questo enunciato mette in luce un cambiamento paradigmatico nel mondo degli affari, dove il dato è diventato un asset più vitale degli stessi beni fisici dell’azienda.

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L’immagine riporta alla mente l’incendio che ha coinvolto lo scorso 16 luglio 2023 l’Aeroporto Fontanarossa di Catania, in grado di paralizzare l’isola. Per la cronaca, Ricca IT si è aggiudicata già qualche anno fa tramite gara d’appalto, per punteggi meritocratici verificabili pubblicamente, una serie di servizi di pubblica utilità previsti secondo bandi di legge che non ammettono sotterfugi né scorciatoie. Tra questi, la cruciale protezione dei dati. Su tali dati, infatti, non si può scherzare. Non conterebbero nè santi né raccomandazioni, perché la posta in gioco è solo per professionisti eccellenti ed un aeroporto come quello di Catania rappresenta un nodo imprescindibile per il Paese.

Garantirne servizi relativi a conservazione e protezione dei dati non ammette errori o giustificazioni. Ed è per questo che nonostante i gravi disagi derivanti dalla temporanea chiusura del padiglione coinvolto, non si sono verificate perdite di dati né compromissioni della sicurezza e della privacy degli utenti. Questo episodio è la dimostrazione di come sia effettivamente possibile mantenere un livello elevato di sicurezza dei dati anche in situazioni di emergenza. Dimostrando l’importanza di essere in grado di offrire soluzioni efficaci per la gestione delle minacce informatiche. A patto che società e manager sappiano pianificare e prevedere però quanto sia ormai fondamentale provvedere alla propria cybersicurezza.

Cybersicurezza / Investire sul dato nell’era digitale

In occasione del convegno “Fare impresa a Ragusa”, Stefano Ricca ha quindi incoraggiato un investimento tangibile sui dati al fine di massimizzarne le potenzialità. Sottolineando come il settore dell’Information Technology offra una via di sviluppo accessibile. Non necessariamente legata a grandi investimenti iniziali come accade spesso in altri settori industriali. Questo aspetto apre la strada a una nuova prospettiva economica, soprattutto per territori come quello di Ragusa, che possono capitalizzare sulle competenze digitali emergenti. Tuttavia, ci sono delle sfide alle quali si deve necessariamente far fronte, legate all’aspetto della formazione e alla necessità di conciliare domanda e offerta delle competenze tra istituti didattico universitari e aziende.

Mentre le opportunità nel settore tecnologico sono esponenzialmente in crescita, mancano infatti spesso le figure professionali con la formazione adeguata e necessaria per sfruttarle pienamente. Questo squilibrio tra domanda e offerta di competenze crea una disconnessione tra le esigenze delle imprese e le capacità dei lavoratori locali. Per superare queste difficoltà, è necessario impiegare appieno il potenziale che i dati offrono: Stefano Ricca richiama la necessità di un dialogo continuo e collaborativo tra istituzioni e imprese. Solo attraverso questa sinergia è possibile creare un ecosistema in cui le competenze si adattino alle esigenze del mercato e le imprese prosperano. E i giovani, continuino finalmente a tornare a casa con entusiasmo e condizioni dignitose di prospettiva.

Mariachiara Caccamo