Dagala del Re / Presentato “Mater Admirabilis” di Giovanni Lanzafame

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Presentazione del libro "Mater Admirabilis" nel salone parrocchiale di dagala del Re

A Dagala del Re è stato presentato il libro “Mater Admirabilis” di monsignor Giovanni Lanzafame. L’autore è un sacerdote che da sempre gira, osserva, analizza, contempla, appunta. E lo fa nei confronti di tutto ciò si riferisce al culto di Maria. Questa è la ragione per cui ha vissuto e studiato tra la Spagna e la Sicilia. Non solo è un affermato mariologo ma sono ben apprezzate le sue predicazioni mariane. E’ autore di una quarantina di testi, ma soprattutto è un appassionato ricercatore della via della Bellezza. Vediamo di cosa si tratta.

La Sicilia detiene diversi primati mariani

La prima chiesa in Europa dedicata a Maria è la chiesa di Santa Maria della Grotta di Catania; l’unico simulacro che vede la Madonna a dorso di un cavallo, a ricordo di fatti memorabili contro il temibile esercito turco, si trova a Scicli; nel 1392, quando era ancora lontano il dibattito sul dogma dell’Immacolata, Catania fu definita città sotto la sua effige. E ancora: la nostra Isola custodisce il primo e unico prodigio mariano ripreso con una cine-ripresa che sia stato accertato: la lacrimazione del Cuore di Maria nel 1953 a Siracusa.

Il legame tra la Sicilia e l’Immacolata

In questo “feudo di Maria”, così come lo definì Pio XII, la devozione mariana è antica, intensa, bellissima. Ogni posto, conosciuto o sconosciuto che sia, detiene una qualche traccia legata al culto della Madonna. Ed è emblematico come a volte gli appellativi possono anche confondere le idee: come nel caso della Madonna della Dagala, tavola dipinta del XV secolo venerata nella chiesa di San Camillo di Catania, considerata, secondo Rocco Pirro, una tra le effigi più taumaturgiche della città etnea.
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Presentazione del libro “Mater Admirabilis” nel salone parrocchiale di Dagala del Re

Luoghi incontaminati

Il santuario di Maria SS.ma dell’Adonai a Brucoli, a due passi dal mare, con la sua pittura sulla roccia risalente all’epoca apostolica, al III secolo d.C., viene per questo considerato il più antico luogo di culto mariano esistente sull’Isola. Il luogo, che ha accolto i primi cristiani perseguitati, ha vissuto diverse avversità e calamità ma è ancora oggi meta di pellegrinaggio dei fedeli siracusani e turisti religiosi. L’epiteto Mater Adonai, in ebraico vuol dire Madre del mio Signore.

Patrona della Sicilia

Dal 1643 l’Immacolata Concezione è la patrona della Sicilia anche grazie alla Real Casa di Borbone delle Due Sicilie che non soppresse ma anzi rafforzò questo forte legame tra i siciliani e l’Immacolata Concezione.

“Mater Admirabilis”: la presentazione a Dagala del Re

Questi e molti altri validi contenuti sono stati discussi durante la presentazione del libro “Mater Admirabilis, I volti dell’unica Madre” (Euno edizioni, 2021), scritto da monsignor Giovanni Lanzafame, noto mariologo catanese che ha compiuto i suoi studi e il suo apostolato tra Spagna e Sicilia. La presentazione si è tenuta nei giorni scorsi nella parrocchia Maria SS.ma Immacolata di Dagala del Re. La chiesa, com’è risaputo, è un luogo che vanta un’antica devozione alla Madonna. Recenti ricerche storiche, di cui si darà notizia prossimamente in una pubblicazione, stanno portando alla luce altre tracce del culto mariano sotto vari appellativi.

“Mater Admirabilis”, gli interventi

All’evento – organizzato dalla comunità dagalese nell’ambito di un calendario di appuntamenti in vista della celebrazione del Centenario dall’istituzione parrocchiale (19 dicembre 1921 – 19 dicembre 2021) – sono intervenuti il cardinale emerito di Palermo Paolo Romeo, il vescovo di Acireale monsignor Antonino Raspanti e il vicario generale della diocesi monsignor Giovanni Mammino. Al termine della presentazione il parroco don Santo Leonardi e Maria Rosa Licciardello, presidentessa dell’associazione Cento Campanili, hanno lanciato una piccola brochure sulla storia della chiesa di Dagala del Re, curata da Domenico Strano, parte di una collana incentrata sulle antiche chiese succursali dell’arcipretura di Giarre.

Non solo immagini

Con questo suo ultimo libro, lo studioso, parroco a Belpasso nella parrocchia Maria SS.ma Immacolata, ha ripreso, elaborandoli, vecchi appunti sui volti dei simulacri della Santa Vergine venerati in Sicilia, molti dei quali, nei suoi quarantatré anni di sacerdozio, ha avuto l’onore di incontrare a motivo delle sue predicazioni mariane. È un libro ad immagini corredato da puntuali descrizioni e analisi dell’opera. Supportato anche da una bibliografia notevole e un indice per titoli e località che aiuta il lettore nella ricerca.

Nel libro la via della Bellezza

È un libro che non può mancare sulla scrivania dei lettori più appassionati di storia della Sicilia perché, a nostro avviso, questo legame con l’Immacolata è da rinsaldare. I devoti della Madonna si riscoprono con esso figli protetti sotto il volto dell’unica Madre. A tale scopo l’autore riporta puntuali riferimenti biblici e di autori che si sono ispirati a così tanta ricchezza rappresentata da effigi, statue, simulacri e dipinti di carattere mariano. Sfogliarlo, quindi, sarà come percorrere una “via della Bellezza”.

Domenico Strano

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