Lo scorso 18 gennaio, presso la parrocchia San Paolo di Acireale, si è svolta la tradizionale veglia in occasione dell’inizio della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In tale occasione, abbiamo incontrato il rev.do Andreas Latz, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Sicilia.
Cosa pensa di quest’incontro? Che valore ha la preghiera comune?
Questa è la sesta volta da quando sono arrivato in Sicilia che partecipo a questa preghiera comune, in questa Chiesa. Per me è veramente importante. È una porta aperta da parte della Chiesa cattolica e di quella ortodossa. Si respira sempre uno spirito ecumenico.
Quali passi ulteriori bisogna compiere nel cammino verso l’unità?
Molti passi sono stati fatti. Basti vedere l’impegno di papa Francesco in occasione del giubileo dei cinquecento anni della Riforma, oppure il documento firmato insieme “Dal conflitto alla Comunione”. Ci sono ancora i problemi; basti vedere la disputa sull’Eucaristia o, più in generale, quella sul numero dei Sacramenti. Nella Chiesa luterana infatti sono solo due mentre in quella cattolica sono sette. Ma questo non è così importante. Secondo me, ripeto, molti passi sono stati fatti e molti bisogna farne nel cammino verso l’unità.
Come ha appena accennato, nell’ottobre 2017 sono stati celebrati i 500 anni della riforma. Il papa ha mostrato di voler valorizzare questo importante avvenimento, che allora provocò una scissione, nell’ottica dell’unità. Come valutate l’impegno ecumenico della Chiesa cattolica degli ultimi anni?
Tantissimo. Mai come oggi l’impegno è tangibile. Il 15 novembre 2015 ho avuto la gioia di partecipare al culto, con papa Francesco, nella Chiesa luterana di Roma. È stato molto bello partecipare ad un’assemblea così ecumenica, così aperta.
E da parte vostra?
Da parte mia. Sono pastore responsabile di tutta la Sicilia. Io e la mia Comunità siamo impegnati in più di quindici luoghi diversi nell’isola, nelle celebrazioni di questa settimana ecumenica.
Pensa che l’unità sia pienamente realizzabile o sia solo un’utopia?
Bella domanda. Da parte mia penso sia possibile. Non so di preciso in quanto tempo questo possa avvenire, se in cinquanta o cento anni, non so. Se si continua così, con gli stimoli offerti da questo papa, con l’idea dell’ecumenismo anche da parte del Vaticano si può. Adesso c’è un movimento ecumenico. Chissà se questo non possa portare ad avere una Chiesa unita con la sola differenza del rito luterano, così come già esistono le chiese unite, ma che mantengono il rito bizantino ad esempio. Questa però è una mia personale visione.
Francesco Pio Leonardi