Dimore acesi 1 / Superbo Palazzo Pennisi di Floristella

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Il centro storico di Acireale è un luogo pieno di fascino, che cattura l’interesse e lo stupore non solo dei suoi abitanti, abituati alle bellezze del centro storico, ma anche dei numerosi turisti e viaggiatori che in qualsiasi periodo dell’anno, visto il clima benevolo, passeggiano per le vie del centro. Come potrebbe non essere altrimenti se in un’area non eccessivamente grande sono raccolte tante bellezze barocche. Iniziamo dunque questo “viaggio” tra i palazzi storici di Acireale, così pieni di storia, cultura, arte e memorie, dedicando oggi la nostra attenzione a palazzo Pennisi di Floristella.correttopalazzo pennisi 2 (1152 x 768) (576 x 384)

Superba costruzione classicheggiante della fine del XVIII secolo, domina, con la sua imponente facciata, piazza Lionardo Vigo, conferendo ad uno spazio non grande un fascino e una magnificenza che ammalia. Alla fine del ‘700 l’area era sede di varie piccole costruzioni distinte, a ridosso del palazzo di città. Queste furono acquistate dal barone Agostino Pennisi di Floristella (nato ad Acireale il 17 luglio 1832 e morto il 14 agosto 1885) che unificò queste unità dando inizio alla costruzione del palazzo. Inizialmente la facciata principale si sarebbe dovuta sviluppare su un vicoletto, l’attuale vicolo dei Padri Filippini, ma successivamente il progetto diede alla facciata principale la sua sede definitiva. Nella piazza antistante il palazzo si ergeva allora il carcere della città e, il barone, facendo un accordo con il comune decise di acquistare l’area, demolire l’edificio, e ricostruirlo a sue spese nell’attuale sede, divenuta poi sede del carcere minorile. Il consiglio comunale approvò quasi all’unanimità la richiesta, soltanto un consigliere votò contro, quindi il progetto di acquisizione andò in porto. Obbligo dell’acquirente realizzare nell’area acquistata un giardino pubblico.

Il progetto del palazzo venne affidato all’architetto fiorentino Mariano Falcini e venne inaugurato intorno al 1875. Lo splendore e la magnificenza delle sale di rappresentanza doveva essere notevole. Il musicista Richard Wagner durante il suo soggiorno in Sicilia venne ad Acireale e su invito del barone si recò a palazzo Pennisi di Floristella. Egli arrivò a Palermo nel novembre 1881 e nel marzo 1882 si trasferì nella nostra città dove rimase alcuni giorni. Accompagnato dalla moglie Cosima Liszt e dai figli, soggiornò al Grand Hotel des Bains, anch’esso fatto costruire dal barone insieme allo stabilimento dei bagni termali. Pur avendo problemi di salute, che lo porteranno alla morte di lì a poco, non rinunciò durante il suo soggiorno in Sicilia alla vita mondana, accettando di buon grado gli inviti delle famiglie nobili e più illustri dell’isola. Il 31 marzo si recò a palazzo Pennisi di Floristella per ammirare la celebre collezione numismatica costituita da monete siciliane del VI, V, e IV secolo a.C.coretto 3rpalazzo pennisi 3 (1152 x 768) (576 x 384)

Rari i pezzi che compongono la collezione, come la preziosissima “Monetina di Messana” del 491 a.C. acquistata dal barone Salvatore Pennisi di Floristella per L.22.000 nell’asta Strozzi, in concorrenza con il miliardario americano Pierpont Morgan. La preziosa raccolta venne iniziata dal barone Pasquale Pennisi Carone, l’eredità del barone, morto nel 1874, fu raccolta dal nipote e figlio adottivo di lui, barone Agostino Pennisi e poi continuata dai suoi discendenti. Attualmente la collezione si trova presso il Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa.

Nel corso degli anni il palazzo è sempre stato abitato dalla famiglia Pennisi di Floristella ma, con il trascorrere degli anni e l’avvicendarsi delle generazioni il palazzo ha subito smembramenti e l’arrivo di nuovi proprietari. Ciò non toglie il fascino di un luogo intriso di storia e di avvenimenti di una delle più importanti e nobili famiglie di Acireale. Un Francesco e un Antonio, padre e figlio furono procuratori del Conservatore del Real patrimonio nel XVIII secolo. Un Salvatore il 26 febbraio 1788 ottenne l’investitura del feudo di Floristella. Con decreto ministeriale del 12 ottobre 1899 il signor Salvatore Pennisi, di Agostino, di Salvatore, nato ad Acireale il 28 aprile 1863, ottenne riconoscimento del titolo di barone di Floristella. Oggi i discendenti continuano ad abitare un’ala del palazzo, continuando a custodire tradizioni e storia di un nobile casato che non solo con il palazzo di piazza Lionardo Vigo ma anche con gli altri edifici storici voluti dal barone Agostino Pennisi di Floristella, hanno contribuito a rendere la nostra città culla del barocco.

Gabriella Puleo