Nel salone parrocchiale della Chiesa Cuore Immacolato di Maria di Acireale, nel convegno pastorale diocesano, la Chiesa acese si è ritrovata a riflettere sul tema “Con Gesù sulle strade dell’uomo”, animata dal desiderio e dalla volontà di riflettere e trovare nuovo entusiasmo nell’annunciare Cristo nel mondo odierno in vista anche del convegno ecclesiale che si terrà a Firenze il prossimo anno e che affronterà il tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Come ha sottolineato mons. Guglielmo Giombanco nella sua introduzione, “la Chiesa è una fonte autentica di promozione e difesa della dignità dell’uomo e perciò ci si ritrova insieme per scoprire la bellezza e la fecondità della comunione realizzata attraverso l’ascolto, il dialogo, il confronto sincero e costruttivo”. Circa 450 sono stati i partecipanti, presenti nei tre pomeriggi.
La relazione principale è stata affidata a don Duilio Albarello, membro della Giunta del Comitato preparatorio del convegno di Firenze che ha presentato le sue riflessioni su “Testimoniare l’umanità della fede. Un’opportunità e un compito per la comunità ecclesiale”. Col suo intervento attento a quello che è l’orizzonte attuale su cui la Chiesa Italiana si sta collocando sono stati fissati i nodi centrali sui quali si è chiamati a riflettere. In un tempo di crisi economica e socio-antropologica, morale e culturale, don Duilio ha presentato la sua diagnosi, ma anche, da teologo, la sua terapia teologico-pastorale, che vede il nuovo “umanesimo” in Cristo e che ci offre la certezza di una vita di fede autenticamente fondata nell’umanità di Gesù.
Nella seconda giornata i partecipanti si sono ritrovati a riflettere suddivisi in assemblee tematiche. Sette i gruppi di riflessione, nei quali, in un clima di armonioso e costruttivo confronto, ci si è trovati ad approfondire i temi e gli spunti offerti.
Don Antonio Pennisi moderava il gruppo su “La Famiglia, luogo privilegiato di umanità”; il prof. Giovanni Vecchio si è occupato di “Cultura ed educazione, fattori decisivi per un nuovo umanesimo”; il dott. Salvo Cacciola, assieme al dott. Giuseppe Gulisano, ha guidato le riflessioni su “Abitare la città: luogo di incontro tra umanesimi”; mons. Sebastiano Raciti ha seguito l’assemblea che rifletteva su “L’esperienza umana alla luce del Vangelo: percorsi di fede nella comunità”; don Marcello Pulvirenti ha curato il gruppo su “La custodia del creato per una solidarietà intergenerazionale”; il dott. Ignazio Pomona ha guidato il gruppo su “Il lavoro, sostegno della dignità umana”; don Marco Catalano ha moderato nel gruppo su “Identità giovanile e social-media”. Gli spunti, le risonanze e le proposte dei sette gruppi di studio sono stati esposti nel corso della terza serata.
“L’ascolto delle sintesi dei gruppi di studio è il momento conclusivo, il momento del raccolto di quanto emerso in questi giorni – ha detto Barbara Sgroi, segretaria del Consiglio Pastorale Diocesano – che ci deve rilanciare con più gioia, con più speranza, con più forza fuori; sono emerse tante esperienze nei gruppi di lavoro, e il raccontarsi la fede è positivo perché ci aiuta anche a raccontarla ad altri a nostra volta ed è compito che spetta a tutti noi cristiani”.
In questi giorni di grazia in cui lo Spirito Santo ha guidato la Chiesa acese ad una maggiore comprensione di ciò che è opportuno attuare per diventare terreno fertile su cui diffondere il Vangelo, il Vescovo, mons. Antonino Raspanti, durante la preghiera, con le sue meditazioni, ha offerto degli spunti per indirizzare attraverso la Parola di Dio a fare discernimento per capire il bene, la giustizia, per aprire gli occhi, la mente e fare la volontà di Dio, ricordandoci la nostra dignità di essere umani, in quanto salvati da Cristo.
Laura Pugliatti