Un incontro aperto a tutta la cittadinanza, pensato da giovani e per giovani, sul tema di maggiore attualità per il nostro paese: le elezioni politiche del 4 marzo. In una terra dove l’astensionismo, la rassegnazione, la retorica di promesse clientelari e la corruzione minano la fiducia che è alla base delle società libere e democratiche, la diocesi di Acireale propone, su iniziativa del Servizio diocesano per la pastorale giovanile e dell’Ufficio per la pastorale della cultura, in collaborazione con l’Associazione e testata giornalistica “La Voce dell’Jonio”,un’iniziativa di riflessione sulla necessità della convinta partecipazione politica dei giovani sul territorio.
Moderati dal giornalista Mario Agostino, direttore dell’ufficio per la pastorale della cultura della diocesi di Acireale, si confronteranno in un dibattito aperto Salvo Leotta, presidente dell’Associazione “L’impulso” e responsabile del “Progetto Policoro” della diocesi di Acireale, Domenico Strano, già presidente della FUCI e collaboratore della Voce dell’Jonio, Andrea Romeo, vicepresidente diocesano del settore giovani di Azione Cattolica, Carmelo Spina, per l’associazione YouPolis di Giarre, e Mario Indelicato, incaricato alla Branca EG per l’Agesci.
Domande di senso, spesso scomode, costituiranno il perno di un’occasione di incontro che ha l’obiettivo di scuotere interesse e coscienze di chi legittimamente si interroga sul senso della rappresentanza politica e della pesante delega di responsabilità che questa comporta per le nostre comunità.
L’iniziativa, – si legge nel comunicato dell’Ufficio per la Pastorale della cultura – che avrà luogo venerdì 2 marzo alle 20 nel salone Tau della parrocchia di San Francesco al Carmine, a Giarre, intende al contempo offrire un’occasione di aggregazione tra associazioni costantemente attive e rappresentate sul territorio, sia laiche che cristianamente ispirate, accomunate dall’esigenza di offrire riflessioni e modelli di speranza concreta sul territorio diocesano. Le risposte degli ospiti, giovani e non interessati personalmente da alcuna campagna elettorale, saranno scandite da tempistiche regolate per favorire lo scambio tra i giovani, così come sarà regolato il tempo di intervento per chi del pubblico riterrà di rivolgere domande o riflessioni.
“Abbiamo pensato ad un momento di dibattito condiviso, da giovani e per giovani in particolare, per un incontro di riflessione politica aperto alla cittadinanza in un tempo delicatissimo soprattutto nel nostro territorio – ha affermato Mario Agostino. “Non da candidati in campagna elettorale, ma da cittadini che sentono gravare anche su di loro il peso della responsabilità di quanto accade ogni giorno, ci siamo chiesti cosa potere fare come comunità cristiana per affrontare una delle emergenze maggiori del nostro tempo in Sicilia: la scarsa partecipazione alla vita civile e politica. Non occorre citare molte pagine di storia – sottolinea – per ricordare alle nostre comunità, alle nostre famiglie, alle nostre associazioni di riferimento, quanto sia necessario preservare in tutti i modi, attraverso la partecipazione, la stessa libertà democratica che le istituzioni garantiscono. Astenersi rispetto al diritto-dovere di voto o restare indifferenti, qualunque sia la comprensibile motivazione, non ha altro esito che quello di prostrarsi sempre a chi deciderà al posto dei cittadini non pervenuti in cabina elettorale, rimanendo complici, se non colpevoli, di un degrado evidente a tutti”.