Nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Calatabiano si è svolto il II Raduno degli anima-educatori della Diocesi.
Ad apertura del nuovo Anno pastorale, in un clima di vera festa, si sono ritrovati gli educatori ed gli animatori degli Oratori, dei Gruppi giovanissimi e giovani, dei Movimenti e delle realtà ecclesiali che si occupano dei giovani.
Erano presenti circa 200 anima-educatori, a testimonianza che la Chiesa giovane di Acireale è viva. In molte altre occasioni abbiamo avuto modo di constatare che ci sono tanti ragazzi che desiderano seguire Cristo con passione e tanti sacerdoti e adulti che si fanno loro compagni di viaggio.
Dopo la preghiera iniziale, la giornata è cominciata con un momento di catechesi a cura di don Mario Gullo, direttore del Servizio diocesano della pastorale giovanile, sulle icone evangeliche che accompagneranno i giovani quest’anno. Si è riflettuto quindi sul brano dei “discepoli di Emmaus”, suggerito dal Vescovo nelle indicazioni diocesane per il nuovo anno pastorale e sul brano della “chiamata dei dodici” nel Vangelo di Marco (3,13-19) proposto dal sussidio invernale del Forum oratori milanesi.
A seguire, Annamaria Belfiore, del Co.or.d.A, ha illustrato i progetti, i corsi, le date e le attività che si vogliono realizzare in quest’anno.
Don Sebastiano Leotta ci ha accolti nella chiesa parrocchiale di Calatabiano per la Santa Messa celebrata da don Mario Gullo e da don Giuseppe Pavone. Dopo la pausa pranzo, ha avuto luogo un laboratorio di animazione, curato dagli animatori dell’oratorio “Don Bosco” di Mascali.
Durante i lavori, don Mario ha affermato che “la collaborazione tra pastorale giovanile e il mondo degli oratori è obbligatoria perché da anni stiamo pensando, insieme al Co. or.d.A, ad una pastorale che non sia soltanto per i giovani dai 18 anni in su, ma che parta dai più piccoli e, abbracciando tutte le fasce d’età, arrivi fino ai giovani più grandi”.
A proposito di questo cammino unitario, padre Gullo ha accennato anche ad una proposta di formazione soprattutto per quei giovani che non aderiscono ad associazioni e a movimenti e magari hanno bisogno di essere indirizzati verso un’adeguata formazione spirituale”.
Positivo il bilancio della giornata. Andrea Romeo, della Pastorale giovanile, ha sottolineato che è giusto favorire questi incontri che, oltre a far riflettere sull’animazione, sono da stimolo per trovare modi nuovi di coinvolgere chi non frequenta le nostre parrocchie.
Massimiliano Pappalardo, del Coordinamento degli oratori, ha osservato che è giusto che i tutti i giovani della diocesi camminino insieme in un percorso comune e che le tecniche di animazione proposte sono utili e spesso sono richieste dagli oratori, per agganciare in modo divertente i bambini in oratorio.
Angelo Grasso