Diocesi / A Cosimo Gangemi il ministero dell’Accolitato

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Gangemi accolito

Nella terza domenica del Tempo di Quaresima, il seminarista Cosimo Andrea Gangemi ha ricevuto dal vescovo Antonino Raspanti il ministero dell’Accolitato.
La celebrazione si è svolta nella chiesa Madre di Aci Platani, parrocchia d’origine, dove Cosimo ha ricevuto i sacramenti di iniziazione cristiana e ha maturato, ai piedi della Vergine Santissima del Monte Carmelo, la vocazione.
Un motivo di grande gioia per tutta la parrocchia: una comunità che si arricchisce di ministeri è una comunità viva. Tantissimi i presenti: in prima fila la famiglia del seminarista cioè i genitori Angelo e Maria Antonina e i fratelli Anthony e Gabriele. Quindi i parenti, i conoscenti e i tanti amici.
Accanto al Vescovo, oltre ai superiori del seminario, il parroco di Aci Platani don Salvatore Coco e tanti altri sacerdoti. Nei primi banchi i seminaristi che condividono con Cosimo gli studi e la preparazione al presbiterato.

Cosimo Gangemi riceve dal vescovo il ministero dell’Accolitato

Il cammino di preparazione del giovane seminarista è stato già scandito da due tappe molto significative.

Cosimo Gangemi ministero accolitato
Cosimo Gangemi Accolito

La prima è stata quella dell’Ammissione, con la quale la Chiesa ufficialmente ha riconosciuto in Cosimo i segni della vocazione. La seconda, quella del Lettorato, con il quale si riceve dalla Chiesa il mandato di proclamare, come ministro istituito, la Parola nell’Assemblea Liturgica, di animare la catechesi, la preghiera e i gruppi biblici.

Attraverso questo particolare ministero “assume un senso più vasto e profondo la sequela di Gesù”. L’accolito aiuta il presbitero e il diacono a compiere le azioni liturgiche.
Si impegna a rendere servizio alla comunità celebrante dando il suo tempo, disponibilità, impegno. Il suo servizio non si limita solamente alla celebrazione liturgica ma va anche fuori, portando ai fedeli ciò che ha attinto dall’altare.
Così cerca di farsi strumento dell’amore di Cristo e della Chiesa nei confronti delle persone più bisognose, deboli, povere e malate. E attua il comando di Gesù agli apostoli durante l’ultima cena “amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi”.

Nell’omelia, il vescovo Antonino ha posto l’accento sul significato del ministero. “L’accolitato – ha detto – è il ministero attraverso il quale ci si avvicina alla mensa, dove si celebra la Pasqua di Gesù”.
A Cosimo ha augurato di poter vivere il ministero nel servizio ai fratelli. E che questo ulteriore passo avanti, nel cammino verso il sacerdozio, sia per lui occasione per vivere sempre meglio la Pasqua che si celebra all’altare e fare esperienza del passaggio ad una nuova vita, ricreata e salvata dal Signore.

  Giovanni Centamore

 

 

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