Domenica 25 settembre, l’ultima del mese, si terrà la 108esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che viene celebrata in tutte le chiese, rettorie e santuari del mondo. Il tema di quest’anno è “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” che si inserisce bene nel Cammino Sinodale della Chiesa che tutti noi stiamo vivendo.
In diocesi – informa una nota dell’Ufficio comunicazioni sociali – la giornata si svolgerà, in particolare, nella città di Randazzo.
Già lunedì 19 settembre, in preparazione a questa ricorrenza, ha avuto luogo la veglia di preghiera nella parrocchia S. Martino. In particolare si è pregato per la pace in Ucraina. Domenica 25 settembre, informa don Lucio Cannavò, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi, sarà celebrata una Santa Messa, alle ore 18.30, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù.
Chi sono il migrante e il rifugiato oggi?
Sono 280 milioni le persone che nel mondo si allontanano dalla propria terra mettendosi in cammino alla ricerca di una più ospitale e accogliente. Quest’anno sono 90 milioni i richiedenti asilo e rifugiati, anche a causa della tragica, irrazionale e inutile guerra in Ucraina. Troviamo, inoltre, vittime, spesso dimenticate, dei disastri ambientali e dei popoli ridotti alla fame. Queste sono spesso quelle che subiscono la tratta, la violenza e ogni forma di sfruttamento.
Papa Francesco, nel suo messaggio, insiste sul fatto che migranti e rifugiati non sono semplicemente i destinatari della nostra carità perchè non vengono nei nostri Paesi a “mani vuote”. Essi anche hanno un contributo importante da dare alla nostra società e alla Chiesa.
«Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione. In effetti, la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono. Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità».
Domenica 9 Ottobre, inoltre, sarà canonizzato a Roma il vescovo Giovanni Battista Scalabrini, il “padre dei migranti”. Preghiamo il Signore affinchè per sua intercessione, possa vegliare sui migranti e sulle nostre comunità.