Una nota della Diocesi di Acireale informa che continuano gli interventi nelle chiese in seguito al sisma di Santo Stefano nell’anno 2018. I danni causati dal terremoto alle abitazioni civili, strutture pubbliche ed edifici di culto sono estesi e complessi.
Dall’inizio dei procedimenti ad oggi, l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto, retto da don Angelo Milone, ha continuato a seguire l’iter per la realizzazione delle opere per la riapertura delle chiese, predisponendo tutta la documentazione necessaria e curando i rapporti con i professionisti, gli enti pubblici e le imprese.
La riapertura al culto della chiesa di Fiandaca è un ulteriore segno di speranza in uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto. La comunità si riappropria della propria chiesa, dedicata a Santa Maria delle Grazie, ristrutturata con le offerte delle Diocesi siciliane, raccolte in occasione della giornata a favore delle comunità colpite dal sisma. Il costo totale del rifacimento della chiesa ammonta a circa 40.000 euro.
La stessa chiesa, costruita agli inizi del sec. XIX, nel tempo ha subito più volte le conseguenze dei vari terremoti; danneggiata nel 1864, 1879 e 1894, fu restaurata nel 1904. Si ricordano inoltre i sopravvenuti terremoti del 1908 e 1914; ancora di fresca memoria il sisma del 1984, con la riapertura della chiesa avvenuta quindici anni dopo.
L’appuntamento è fissato per giovedì 2 luglio, giorno dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, alle ore 19. Presiede la Santa Messa il vescovo mons. Antonino Raspanti.
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