Diocesi / Ad Acicatena assemblea cittadina sul restauro della Matrice danneggiata dal sisma di S. Stefano

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Un comunicato della Diocesi di Acireale informa che nei locali del Teatro Matrice di Aci Catena si è svolta un’assemblea pubblica cittadina per illustrare i lavori che si stanno effettuando di messa in sicurezza del Santuario diocesano di Maria SS. della Catena in Aci Catena danneggiato dal sisma del 26 dicembre 2018.
All’incontro hanno partecipato oltre che il sindaco ed alcuni esponenti della Giunta e del Consiglio, numerosi adulti e giovani della comunità catenota, devoti della Madonna e legati al luogo di culto dove si conserva la venerata effige della patrona.
Il nuovo parroco don Carmelo Sciuto, delegato vescovile per la ricostruzione dal sisma, salutando e ringraziando gli intervenuti ha illustrato l’iter che ha condotto a questi interventi.
Dopo il sisma di S. Stefano, che ha portato all’inagibilità della chiesa Matrice, il predecessore don Sebastiano Privitera ha provveduto a mettere in sicurezza la chiesa dei “morti” e a spostarvi le funzioni religiose insieme anche alla chiesa di San Giuseppe. Il desiderio però è stato subito quello di restituire ai fedeli la Matrice, per questo accogliendo l’invito della curia ad accettare un contributo della Presidenza della CEI (500.000,00 € diviso per 7 chiese) pari al 70% dell’intervento di messa in sicurezza (la restante parte a carico della parrocchia), il sac. Privitera ha dato inizio all’iter di affidamento della progettazione all’ing. Mariacatena Sciuto e all’arch. Antonino Cannistrá e poi dei lavori alla titolata ditta L.S.V. Costruzioni S.r.l. di Maletto dei fratelli Saitta.
L’intervento di massima previsto era di semplice messa in sicurezza, ma montando il ponteggio fino alla volta si è compreso che il danno era superiore alle aspettative specie nella navata centrale.
Il parroco don Carmelo Sciuto ha quindi dato la parola al direttore dei lavori, ing. Sciuto che, attraverso un ppt (file di presentazione), ha illustrato gli interventi che si stanno effettuando. In particolare:
A) interventi all’intradosso delle volte (picchiettatura degli elementi pericolanti, sarcitura delle lesioni dall’intradosso con applicazione di rete porta intonaco, eventuali iniezioni di resina per consolidamento).
B) Rinforzo dell’estradosso (riempimento con boiacca fluida, sarcitura delle lesioni con malta mx cp, consolidamento con rete e malta).
C) Interventi all’esterno della chiesa (revisione degli elementi ornamentali della facciata e delle guglie, ripristino tetti e pluviali).
L’importo totale del progetto definitivo era di 125.000,00 € (87663,64 € a carico della CEI e 37336,36 della parrocchia). Quando si è scoperta la gravità delle lesioni della volta sono stati effettuati gli interventi di messa in sicurezza di tutta la volta che hanno aumentato il costo di 11000,00 € (che diventano a carico della parrocchia).
Quindi il parroco ha prospettato il proseguo dei lavori: fermo restando ciò che si è già effettuato, la volta avrebbe adesso di bisogno di essere consolidata negli stucchi e ridipinta così da effettuare un vero e proprio definitivo restauro, altrimenti bisognerebbe applicare una rete di protezione per evitare cadute di calcinacci. L’intervento di restauro (considerato che il ponteggio è già tutto montato) ammonterebbe alla somma di € 10.000.
In totale allora la parrocchia dovrebbe intervenire con 58336,36 €. La raccolta fondi iniziata lodevolmente da don Privitera ha raggiunto attualmente circa la metà del dovuto, quindi il nuovo parroco ha chiesto alla cittadinanza se proseguire con il restauro e, in caso affermativo, come fare.
Gli intervenuti hanno manifestato la volontà di proseguire con il restauro per restituire all’amata Patrona la sua Casa dove accogliere i numerosi pellegrini e devoti che accorrono ai suoi piedi per invocare protezione e sostegno.
Così alcuni dei presenti hanno proposto delle attività di raccolta fondi da destinare al progetto: #riapriamoilsantuariomatrice.
Associazione CAF: una doppia serata di teatro a pagamento per lo scopo;
Associazione Ateneo: una doppia serata di teatro a pagamento per lo scopo;
Associazione Pro loco Aci Catena: uno spettacolo a pagamento per lo scopo;
Un gruppo di devoti della Madonna: una vendita all’asta (tradizionale “incanto”) per la festa dell’11 Gennaio per lo scopo;
Una sottoscrizione popolare;
I salvadanai presso gli esercenti di Aci Catena;
Una posta pay per favorire donazioni da chi abita fuori città e devoti della Madonna.
Il sindaco ha manifestato il suo rammarico per non poter intervenire con le casse comunali per i noti problemi finanziari ma ha dato la sua disponibilità a bussare alle porte del catenoto per una raccolta generale.
Il parroco ha poi ricordato le attività già in calendario: la sagra della pasta fresca e del dolce (8 dicembre); il sorteggio dell’11 gennaio; la gita al presepe vivente di Sutera (28 dicembre); la tombola parrocchiale (29 dicembre).
L’incontro si è concluso con la commovente proiezione di un filmato dell’apertura della cappella della Madonna di qualche anno fa e la promessa di festeggiarla nella sua e nostra Casa.