Giunge al traguardo il concorso di idee per l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Acireale, oggetto di un bando indetto lo scorso marzo. In questi giorni è stato decretato il progetto vincitore che vedrà la Cattedrale conforme alle indicazioni del Concilio Vaticano II.
Ne dà notizia un comunicato dell’ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Acireale.
A motivare la vincita da parte del gruppo genovese, coordinato dall’architetto Alessandro Braghieri, l’originale interpretazione in chiave simbolica del rapporto tra il tema teologico soggiacente all’intitolazione della chiesa Cattedrale e la presenza della meridiana caratterizzante la pavimentazione dell’aula liturgica.
I lavori della giuria hanno comportato una valutazione prima personale e poi collegiale dei progetti selezionati nella precedente fase concorsuale. 24 idee progettuali giunte in prima fase e otto in quella finale. Dopo un confronto accurato e un prolungato dibattito, la giuria è giunta a determinare il progetto vincitore del concorso.
Adeguamento liturgico della Cattedrale di Acireale:
rispettate le specificità liturgiche
Il progetto di adeguamento, con l’operato concorde dell’Ufficio per i Beni Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto, dell’Ufficio Liturgico e della Parrocchia della Basilica Cattedrale e per volere del vescovo mons. Antonino Raspanti, si inserisce nello storico palinsesto architettonico in maniera armonica. Valorizzando la continuità spaziale tra l’aula e il presbiterio con attenzione particolare agli aspetti di dettaglio che ben risolvono l’innesto tra il nuovo e l’esistente.
L’impianto liturgico proposto è coerente con i dinamismi rituali e favorisce la partecipazione attiva dei fedeli. La qualità artistica della proposta mette in evidenza le specificità iconologiche delle eminenze dello spazio. E interpreta in maniera plastica l’elemento della luce come fattore qualificante e determinante della materia dei poli liturgici.
Don Angelo Milone, direttore ufficio Beni Culturali, così si esprime: “La Cattedrale accoglie in modo sapiente la ritualità e l’arte dei tempi. In tale continuità i nuovi poli liturgici consentiranno un agevole svolgimento dei riti, mettendo in evidenza i tre luoghi eminenti che sono l’altare, l’ambone e la cattedra episcopale”.
La conclusione del bando con la proclamazione del vincitore segna l’inizio di una nuova tappa: la fase esecutiva, di importanza assoluta per la diocesi acese.