Diocesi / Ampio giro di nomine e incarichi ai sacerdoti in vista del nuovo anno liturgico. Numerose parrocchie cambiano titolare

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Vescovado di notte

Da qualche anno a questa parte il nostro Vescovo, mons. Antonino Raspanti, ci ha abituati ad un numero corposo di nomine effettuate durante il periodo estivo, pianificando quindi le cose in tempo utile per l’inizio del nuovo anno liturgico.

Vescovado di notte

Anche quest’anno, prima di andare per qualche settimana in America per la sua abituale “missione estera” in una parrocchia di New York, mons. Raspanti ha dato l’avvio ad un giro di nomine che coinvolge sacerdoti attempati e giovani neo-ordinati.

Mons. Antonino Raspanti

Tra i movimenti di stavolta, quelli che ci hanno colpito maggiormente sono il trasferimento di don Roberto Strano dalla Cattedrale (dove era parroco da circa 19 anni) ad Aci San Filippo e la nomina a parroco di Macchia di Giarre e Tagliaborse di don Alfio Privitera, che lascia l’ufficio di vice rettore del Seminario (a don Raffaele Stagnitta), mentre mantiene l’incarico di cancelliere vescovile. Ma andiamo con ordine, perché le nomine si susseguono a cascata, e così come nel gioco del Tetris (o altri similari), bisogna riempire in sequenza tutte le caselle rimaste vuote senza tralasciarne nessuna.

Don Roberto Strano si sposterà dalla Cattedrale ad Aci San Filippo

Cominciamo dalle nomine che avranno decorrenza dal prossimo ottobre: don Sebastiano Di Mauro viene trasferito dal Carmine di Acireale a Capomulini (al posto di don Roberto Fucile divenuto economo del Seminario) e nominato contestualmente vice cancelliere diocesano al posto di don Orazio Greco, che lascia anche la parrocchia acese del Sacro Cuore di Gesù per spostarsi a Castiglione; al suo posto, come parroco del Sacro Cuore, arriva don Gabriele Patanè, promosso dall’incarico di vice parroco a S. Maria della Consolazione (Acicatena); quest’ultima mansione, ma con l’abbinamento anche di S. Giacomo (sempre ad Acicatena), andrà a don Andrea Grasso, subito dopo l’ordinazione prevista per il 18 settembre; ma torniamo alla parrocchia di S. Maria del Carmelo di Acireale (lasciata da don Sebastiano Di Mauro), dove arriverà don Salvatore Garozzo, proveniente da S. Alfio; detta parrocchia, assieme a quella della vicina Puntalazzo, sarà affidata a don Alessandro Di Stefano, proveniente da Aci S. Filippo; e qui (che pare sia la parrocchia più grande e popolosa della diocesi), arriverà don Roberto Strano proveniente dalla Cattedrale, dove gli subentrerà don Mario Fresta, che lascia Macchia di Giarre e Tagliaborse a don Alfio Privitera. E con questo abbiamo concluso il giro.

Il cancelliere diocesano don Alfio Privitera, che sarà anche parroco a Macchia di Giarre

Facendo un salto indietro alle nomine di settembre e dei mesi precedenti, rileviamo la nomina di don Calogero Frisenda a parroco di S. Maria degli Angeli (al posto del compianto don Giuseppe Russo), dove era già amministratore parrocchiale, ma il Vescovo gli ha pure affidato la parrocchia di S. Maria del Suffragio, al posto di don Salvatore Alberti, dell’Ordine di S. Filippo Neri, divenuto preposito della comunità dell’Oratorio di Acireale e nominato canonico penitenziere della Cattedrale (incarico già rivestito anch’esso da don Giuseppe Russo e rimasto vacante); don Calogero sarà affiancato in entrambe le parrocchie dal confratello filippino don Luciano Bella; inoltre don Mauro Pozzi (dei Ricostruttori nella preghiera) subentra a don Simone Sacchier (richiamato in Veneto dal suo Ordine) a Presa di Piedimonte, e don Giuseppe Cicala è stato nominato parroco “in solido” di Monterosso Etneo, mentre don Nei Marcio Simon subentra a don Cherubino Falletta (entrambi dell’Ordine degli Agostiniani Scalzi) come amministratore parrocchiale di Valverde, e don Cristian Scuderi (bocconista) è divenuto vicario parrocchiale delle comunità di S. Venera e del Sacro Cuore in Santa Venerina.

Il nuovo parroco della Cattedrale don Mario Fresta, proveniente da Macchia di Giarre

Infine dal 1° luglio sono già operative le nomine di don Orazio Tornabene quale direttore della Caritas (al posto di don Mario Arezzi) e di don Arturo Grasso a capo dell’Ufficio Comunicazioni Sociali subentrando a don Marco Catalano di cui era il vice da circa un anno.

Tutte le nomine sono valide, in linea di massima, per nove anni, ma il Vescovo può comunque disporre diversamente, anticipando o prorogando tale termine. Un altro fenomeno sempre più diffuso, come si può constatare, è quello dei doppi incarichi – sempre più numerosi ormai – ai sacerdoti della nostra diocesi: o due parrocchie, o una parrocchia e un altro incarico in curia o in Seminario. E questo, purtroppo, è conseguenza del sempre minor numero di sacerdoti e di seminaristi. Ed anche il numero dei diaconi permanenti, che collaborano stabilmente con le parrocchie a cui sono assegnati, è molto ridotto: appena otto in tutta la diocesi.

Nino De Maria

 

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