Diocesi / Concluso il 7° corso sui Beni culturali ecclesiastici. In 70 “diplomati” in arte e Teologia

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Si è conclusa con una concelebrazione eucaristica, presieduta nella Cattedrale di Acireale, da mons. Paolo Urso, vescovo emerito di Ragusa, la settima edizione del corso “I beni culturali ecclesiastici: un percorso nel territorio tra arte e teologia”; percorso durato un mese, in cui settanta corsisti, provenienti da diverse parti della nostra Diocesi ed anche dalle diocesi limitrofe, hanno potuto riflettere sul valore che l’arte sacra esercita nella diffusione del messaggio cristiano.
Continuando sulla scia delle edizioni precedenti, gli interventi in forma seminariale dei sei docenti (per un totale di trenta ore) hanno permesso di aprire delle piste di interesse su un ambito complesso, quale è appunto quello del patrimonio culturale ecclesiastico.
“Si tratta della settima edizione – ancora una volta unica nel nostro territorio isolano – che l’associazione “Cento campanili” di Acireale ha organizzato dall’arrivo del nostro vescovo, monsignor Raspanti, e sotto la direzione del direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici, don Angelo Milone, e del direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Turismo, don Roberto Fucile, che ringraziamo per la stima e la fiducia che ci hanno riservato” ha detto il presidente dell’associazione, prof. Antonio Agostini.
Il progetto parte da lontano, dalla costituzione dell’associazione, ispirata proprio da mons. Paolo Urso (allora vicario generale della Diocesi di Acireale) e ufficialmente costituita nel 2003 con la consapevolezza che l’arte sacra «è stata creata e continua a fare riferimento alla liturgia, che ne costituisce la ragion d’essere, la destinazione naturale», così come ci ricorda l’episcopato italiano.
Ma i beni culturali ecclesiastici «oltre che per la liturgia e per il culto, sono nati spesso come strumenti di catechesi all’interno della Chiesa e hanno svolto e continuano a svolgere una funzione di testimonianza della fede cattolica nell’ambito della Tradizione».
“Queste – continua il prof. Agostini – sono le motivazioni che continuano a condurre i volontari dell’associazione dopo sedici anni di attività; questa è la ragione per cui oggi siamo convenuti in questo luogo per ringraziare il Signore per quello che ci ha concesso. Ringrazio tutti quei soci che si sono impegnati in modo instancabile nelle attività organizzative del corso e nella stesura delle brochure dell’itinerario delle chiese dell’antica arcipretura di Giarre. Ringrazio in modo speciale la prof.ssa Barbara Condorelli, incaricata regionale dell’insegnamento della Religione Cattolica, per aver contribuito in modo fattivo a diffondere le nostre attività e tutti i corsisti per la fiducia che ci hanno accordato, invitandoli, nel contempo, a non sciupare quelle competenze acquisite ma a metterle a servizio della nostra comunità diocesana”.

Guido Leonardi

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