Diocesi di Acireale / Al santuario di Vena il mandato ai catechisti

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Mercoledì 18 settembre il vescovo Raspanti, nella chiesa di Santa Maria della Vena, ha consegnato il mandato ai catechisti che a breve inizieranno il percorso di catechesi nelle parrocchie della diocesi, durante il consueto appuntamento che segna l’inizio ufficiale del nuovo anno pastorale catechistico.

Mandato diocesano / il pellegrinaggio e la recita del rosario

Oltre cinquecento i presenti, tra catechisti ed operatori pastorali, che hanno dato vita all’evento tenuto quest’anno nel santuario di Vena. Ad introdurre la celebrazione eucaristica la recita del Santo Rosario che ha condotto i partecipanti, radunati al vecchio ostello della gioventù, a raggiungere il Santuario in un clima di raccoglimento e preghiera.

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Negli attimi precedenti all’inizio del pellegrinaggio è stato inoltre possibile sentire le voci dei catechisti, che si sono trovati a rispondere ad una semplicissima domanda: cosa significa essere catechisti oggi.

Al microfono dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi varie le risposte arrivate: “essere catechisti oggi significa lottare con una realtà che è molto più difficile di una volta“, racconta una catechista a cui fa eco un’altra “è gioire malgrado le difficoltà“; e poi ancora tante altre le risposte che gli operatori pastorali hanno dato di getto: “essere catechisti nel mondo moderno è andare controcorrente” e saper “gettare un seme nel terreno, coltivandolo affinché germogli”. Un messaggio di speranza e fiducia che risuona nella maggior parte degli interventi registrati.

Mandato diocesano / La concelebrazione Eucaristica

La consegna del mandato ai catechisti si è tenuta durante la solenne concelebrazione eucaristica nel santuario di Vena, presieduta dal vescovo Raspanti. Presenti anche i presbiteri che hanno accompagnato le proprie comunità parrocchiali.

Così don Carmelo Sciuto, direttore Ufficio catechistico diocesano e regionale: “Cari catechisti, ragazzi e comunità, in questa Eucaristia di inizio anno catechistico, siamo riuniti per ascoltare la chiamata del Signore e vivere il Vangelo con audacia. Papa Francesco ci ricorda che siamo parte di una grande famiglia, uniti nello Spirito Santo come pietre vive del Corpo di Cristo. Con questa consapevolezza, riprendiamo la catechesi, lasciando che il Signore sciolga le nostre paure e chiusure, per camminare con fede nella speranza e costruire pace e solidarietà”.messa mandato catechisti vena

Durante la sua sua omelia il vescovo ha invece ricordato l’importanza della missione del catechista, che deve sempre essere rinnovata nel fervore e segnata dall’entusiasmo dell’evangelizzazione. Un momento, quello della catechesi, che necessita di fornire risposte profonde ai bisogni di chi l’ascolta.

“Stiamo vivendo un periodo di cambiamento sull’educazione della fede, evidenziato anche durante il Cammino Sinodale.” Sottolinea il prelato nella sua omelia. “Ci sono sfide nel rapporto intergenerazionale e nella trasmissione della fede da affrontare che richiedono nuove modalità nei linguaggi ed un impegno comunitario basato sulla carità e sulla testimonianza di vita.” 

Ha poi concluso: “È essenziale passare dalla semplice collaborazione alla corresponsabilità nella Chiesa, cercando nuove strade per seguire Cristo e diffondere il Vangelo con gioia e fedeltà”.

Mandato diocesano / il segno scelto per questo anno pastorale 

Segno scelto dall’equipe dell’ufficio catechistico e consegnato ai catechisti è stato una corda annodata, affinché la catechesi possa rivelarsi come un nodo che sciolto liberi dalle paure e dalle incertezze.corda mandato catechisti vena

“I nodi della nostra esistenza si trasformino in s-nodi di vita, solidarietà e dedizione” è stato l’augurio rivolto ai catechisti che si apprestano a svolgere un nuovo anno di evangelizzazione e catechesi nella propria realtà parrocchiale.

Chiara Costanzo

 

 

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