I social media sono una realtà sempre più preponderante nel settore della comunicazione e dell’evangelizzazione: oggi come non mai buona parte delle informazioni viene veicolata attraverso gli strumenti che il web mette a disposizione. Dai post alle foto, dai commenti alle chat le abitudini ordinarie subiscono l’influenza del contesto e vengono modificate dall’uso che si fa delle nuove vie comunicative. Non si tratta solo di piattaforme attraverso le quali condividere la propria galleria fotografica o seguire il personaggio famoso del momento: i social media sono community digitali che con i propri contenuti creano uno status sociale, politico ed in alcuni casi perfino morale.
L’evoluzione è quindi inevitabile, supportata dal principio dell’immediatezza e dell’iperconnessione. E’ impensabile ormai vivere contesti nei quali non si è perfettamente consci di cosa accada attorno a noi ed in quale modo questo avviene. La comunicazione è diventata ibrida bisogna quindi adattarsi ai tempi, interpretando i nuovi linguaggi e rendendo sostenibile l’uso dei media. Impossibile farne a meno, inutile tentare di restare ancorati al passato: col cambio di registri linguistici e di una comunicazione sempre più veloce è necessaria la darwiniana capacità di adattarsi ai mutamenti per sopravvivere. In questo spirito si sviluppa il progetto portato avanti dalla Diocesi di Acireale per attuare una strategia comunicativa che si adatti alle nuove esigenze. Organizzare e sviluppare una comunicazione che sia efficace in ogni suo aspetto ha il fine, infatti, di coinvolgere maggiormente chi è fruitore della rete e anche coloro che ne producono i contenuti.
Social e comunicazione / la diocesi di Acireale valorizza l’evangelizzazione 4.0
Il ruolo delle pagine della Diocesi è principalmente divulgativo e funge da hub di contenuti. In un contesto mondiale nel quale le informazioni si trovano ovunque e contemporaneamente in nessun posto avere un luogo nel quale ricercarle permette a tutti di aver chiare le attività che si svolgono in tutta la Diocesi. Da Randazzo a Cannizzaro non è più necessario essere fisicamente del luogo per conoscere le attività delle parrocchie. Oggi basta accedere sulle pagine social della Diocesi di Acireale per conoscere quello che avviene a Castiglione di Sicilia come a Torre Archirafi. Così si rende uguale dignità e merito a tutte le comunità parrocchiali ed al loro impegno svolto nel territorio. Anche il lavoro dei singoli uffici pastorali viene meglio reso noto ai fedeli. Tutti in questo modo sono messi a conoscenza di incontri di formazione, appuntamenti di preghiera, momenti ricreativi e di fraternità che avvengono nei vari vicariati.
Bisogna saper leggere i tempi per permettere che la Chiesa non si fossilizzi, affinché il suo messaggio evangelico riesca invece ad arrivare a tutti. Se una volta erano le campane a scandire la vita di una comunità oggi è il trillo di un cellulare ad avere la medesima capacità comunicativa. Suonano ancora le campane, sarebbe impensabile che questo non accadesse, ma sempre più sono le comunità che fanno passare gli annunci di una morte o di una nascita attraverso le chat di Whatsapp. Essere parte della società civile cammina oggi di pari passo con l’essere parte di una società sempre più telematica e connessa.
La Diocesi di Acireale è social / il format
A valicare lo sfondo di questa nuova mediaticità trova il suo spazio il contenitore “La Diocesi di Acireale è social!“. Un format semplice nel quale raccogliere il social network che la Diocesi acese offre alla sua comunità. Così è possibile interessare differenti fasce d’utenza: dal più giovane all’over 60. L’evangelizzazione nel mondo dei social e sul web può quindi declinare in vari modi la comunicazione. La mission è renderla a portata di tutti e adatta a qualunque necessità di utenza. Per tutti i canali comunicativi sono attivi e fruibili. Nella misura in cui la notizia è veicolata tramite BeReal, quindi apparendo nel feed, è una notizia che facilmente raggiunge l’adolescente. Nel medesimo modo una notizia condivisa tramite facebook ha più possibilità di arrivare ad un pubblico più adulto. La varietà delle opzioni rende quindi l’interazione più proficua e permette di raggiungere la svariata utenza.
Sfida e opportunità / Comunicazione ed Evangelizzazione
Seppure i canali preferenziali restano sempre la comunicazione diretta e l’incontro in presenza, è bene riconoscere che se piegato alla logica cristiana anche il mondo mediatico può costituire un’autostrada privilegiata per unire il fedele a Dio. Di questo avviso era anche il primo beato di internet, Carlo Acutis, di cui Papa Francesco scrive “ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza” e che ha ispirato il progetto mediatico della Diocesi.
“Il ruolo dei social media nella Chiesa ha un impatto significativo su diversi aspetti” -dichiara don Arturo Grasso, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale e della CESi-“La riflessione sull’effetto dei social media sulle relazioni tra la Chiesa e la società è significativa e complessa allo stesso tempo. E’ importante riconoscere che, nonostante il digitale e i social media sono di notevole interesse nell’ambito ecclesiastico e nella società in generale, lo splendore delle relazioni umane autentiche e significative non possono essere sostituite dal virtuale”.
Chiesa e social media / abitare spazi digitali
Il tema della relazione tra social media e Chiesa è scottante ed attuale, sempre più rilevante nell’ultimo decennio. Abitare gli spazi digitali è un’opportunità, se correttamente veicolata, per poter testimoniare in maniera creativa la fede. Non è più il tempo di evangelizzare in maniera “chiusa”, riducendo l’esperienza agli incontri da sacrestia. Bensì è il momento di aprire le finestre del digitale, lasciando che la giovanile sete di conoscenza sia alimentata anche attraverso i canali più vicini ai ragazzi. L’innovazione, in questo caso, non vuole soppiantare la tradizione ma affiancarla in maniera costruttiva. Parlare di un percorso di Evangelizzazione 4.0 resta comunque una sfida per la Chiesa. Come tutte le realtà odierne anch’essa si sottopone in questo modo a diversi punti di vista. Il rischio di diventare oggetto di divergenze e commenti da parte di haters non è remota. Mantenere l’equilibrio tra il desiderio evangelizzante e le naturali discussioni che animano il mondo dei social, oltre che una sfida da vincere, richiede doti da equilibrista non indifferenti. Il rischio che sul filo del funambolo si finisca a pendere più verso malintesi e discussioni non è una possibilità remota. E’ sempre l’admin a dover avere la capacità di mantenere un sano dialogo e riportare il focus sul dibattito responsabile e composto.
In questa prospettiva la chiave di lettura resta unicamente quella dell’utilizzare i social mantenendo una comunicazione cristallina ed onesta. Nella trasparenza la comunicazione permette di far emergere i valori che la Chiesa tutela e diffonde. Alla sfida dei tempi non si può rispondere con toni improvvisati o creando timori nell’uso dei nuovi mass media. Bisogna piuttosto riconoscerne il valore e le capacità, lasciando che i contenuti siano in linea con lo spirito evangelizzante che può nascere nella ricerca del bene e del buono.
Social e web / evangelizzazione in Diocesi
I social messi a diposizione dalla Diocesi per favorire l’evangelizzazione sul web e meglio sposare la comunicazione sono:
- Facebook https://www.facebook.com/diocesi.acireale
- Instagram https://www.instagram.com/diocesi_di_acireale?igsh=Y3VpNDY3ZnZ1bzNu
- Telegram https://t.me/diocesidiacireale
- Whatsapp https://whatsapp.com/channel/0029Va8tAHEHltYA5F9i653U
- X https://x.com/DiocesiAcireale?t=Ky1-uKQ4F9lPv0-tO730zA&s=09
- Tik Tok https://www.tiktok.com/@diocesi_di_acireale?_t=8kx4tV2OnPE&_r=1
- Youtube https://youtube.com/@DIOCESIACIREALE?si=m-0nyAvcBL_8bAAF
- Threads https://www.threads.net/@diocesi_di_acireale
- BeReal https://bere.al/diocesidiacireale
Chiara Costanzo