Ad Acireale girati i nuovi spot dell’8×1000, voluti dalla CEI, in onda nei mesi di dicembre e gennaio sui canali nazionali. Dal 29 al 31 luglio scorsi la diocesi di Acireale ha ospitato le troupes della casa di produzione “Casta Diva” e dell’agenzia grafica “Pop Corn“, incaricate dalla Conferenza Episcopale Italiana di realizzare le nuove pubblicità che invitano a destinare, alla compilazione della dichiarazione dei redditi, una percentuale della quota totale IRPEF alla Chiesa Cattolica.
Le location interessate sono state vari punti della comunità acese, scelte per il loro ruolo nevralgico nell’accoglienza e nella preghiera. In particolare l’attenzione si è rivolta alle attività a favore dei minori in condizione di svantaggio sociale ed a coloro che vivono in ristrettezza economiche.
Il sacerdozio declinato al servizio
A prestare il volto alla pubblicità della campagna 2024 di “Uniti nel dono”, che parte dal claim “Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno”, è stato don Orazio Tornabene, direttore della Caritas Diocesana.
Don Orazio ha già vissuto l’esperienza degli spot dell’8×1000 nel marzo del 2020, quando ha raccontato, sempre alle troupes CEI inviate ad Acireale, l’esperienza del Centro C.A.S.A. (Centro accoglienza per persone senza dimora) di Aci Sant’Antonio.
“Essere volto di una campagna a sostegno della Chiesa Cattolica significa anzitutto testimoniare nel mondo dei mezzi di comunicazione quanto bene si può fare nel nome della condivisione” – ha detto don Orazio, che poi ha proseguito “La condivisione si fa carità e, per sua natura, testimonianza. Noi abbiamo raccontato grazie allo spot quanto si cerca di fare per camminare vicino al prossimo e sostenerlo nel nome di Gesù Cristo”.
Chiesa Cattolica Italiana / Le location dello spot ad Acireale
“Quanto è importante per te chi ti sostiene nella fede? Che valore dai a chi aiuta ad imparare un mestiere o porta speranza ai dimenticati?”.
Per dare risposta alle domande attorno a cui ruota lo spot della CEI la scelta è ricaduta sulle location importanti sul piano del servizio, note nel comprensorio di Acireale e perfette per promuovere la donazione all’8×1000.
La parrocchia Santi Cosma e Damiano di San Cosimo, messa a disposizione dal parroco don Rosario Ivano Pappalardo, è stata “casa base”: luogo in cui accogliere le due troupes e punto nevralgico nella realizzazione delle interviste. Nei locali della parrocchia si sviscera il ruolo che la comunità ricopre nell’accogliere i giovani del quartiere nato grazie all’edilizia popolare.
L’emporio della solidarietà Madre Teresa di Corso Savoia, ha poi dato spazio alle ulteriori riprese. Qui il racconto dell’esperienza del centro raccolta di abiti usati, ma in buone condizioni, messi a disposizione dei meno abbienti.
Don Orazio Caputo, responsabile del progetto di inclusione sociale, ha accompagnato le troupes a girare anche negli spazi in cui sorgeranno i nuovi stalli di alloggio temporaneo per i senza dimora.
Il racconto di una carità viva, che attraversa le teorie e sposa la pratica del buon cuore, in cui ciascuno si può riscoprire accolto veramente.
Ancora, grazie al maestro Franco Patané, pasticcere acese di chiara fama, è stato possibile riprendere la preparazione della granita che è diventata lezione professionalizzante per i ragazzi che hanno partecipato alle registrazioni.
Lavoro, servizio, cultura di impresa, evangelizzazione e promozione sociale al centro, quindi, delle pubblicità realizzate.
Nello spot nazionale il Santuario di Loreto
Tra le location che è possibile vedere nella pubblicità, che va in onda dal 1° dicembre fino a fine gennaio 2025, anche il pittoresco Santuario di Loreto che risale al 1568 ed è uno dei luoghi di preghiera maggiormente amato dagli acesi.
Il Santuario, affrescato per opera dei pittori acesi Pietro Paolo e Alessandro Vasta nel 1753, è stato luogo prediletto per girare le scene relative alla Celebrazione Eucaristica.
In queste riprese coinvolte anche alcune realtà diocesane, prestate al ruolo di comparse. Nello spot appaiono alcuni membri della pastorale giovanile, responsabili del progetto Policoro ed alcune postulanti ed una suora della famiglia salesiana acese.
L’esperienza dalla voce dei protagonisti
Entusiasti coloro che si sono prestati come comparse, grate per l’esperienza nella quale sono stati coinvolti, ma ancora maggiormente entusiasta per il risultato ottenuto durante le registrazioni il direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Acireale, don Arturo Grasso, che così si è espresso: “Questa esperienza rappresenta non solo un omaggio alla nostra città, ma anche un’importante opportunità per promuovere il patrimonio culturale e spirituale che ci appartiene. Attraverso il sostegno dei fondi 8xmille della Chiesa Cattolica, possiamo continuare a valorizzare e tramandare questa straordinaria eredità”.
Ha poi concluso il sacerdote: “Ringrazio la CEI per l’attenzione dedicata, perché il suo contributo è fondamentale per amplificare il messaggio e coinvolgere un pubblico sempre più vasto, sensibilizzandolo alla bellezza e alla custodia”.
Nei giorni delle riprese le troupes sono state accompagnate dai membri dell’Ufficio Comunicazioni sociali, che sono stati trait de union tra la Diocesi e le maestranze che hanno lavorato alla buona riuscita dell’esperienza.
Chiara Costanzo