Continua il percorso formativo per il Gruppo Giovani d’Evangelizzazione Diocesano (GGED) della pastorale giovanile diocesana. I partecipanti entusiasti si sono incontrati giorno 18 e 19 aprile presso la casa “Don Milani” di Pozzillo per due giorni di riflessione, di confronto, di preghiera e di fraternità. Al centro delle catechesi, tenute da padre Mario Gullo, temi importanti per la vita cristiana: i desideri del discepolo, la vocazione all’amore ed alla vita, l’evangelizzazione.
Ogni vocazione è vocazione all’Amore che Dio vuole. Gesù – nel brano che possiamo considerare come una sorta di “testamento” (il capitolo 15 di Gv) – chiede ai suoi discepoli di amarsi gli uni con gli altri. Qui Cristo dice anche: “Rimanete in Me e io in voi”. In questo rimanete c’è sintetizzato tutto il vangelo di Giovanni. La vita cristiana è vita innestata in Cristo. La vita cristiana è relazione e partecipazione alla vita di Cristo. Tu sei in Lui, e Lui è in te.
L’evangelizzare, ovvero far conoscere il Vangelo e la salvezza di Cristo, richiede in primis una testimonianza di vita coerente e fedele al Vangelo. L’evangelizzatore non è colui che impone la fede, è colui che annuncia. Come accadde a Santa Bernadette che, quando fu interrogata dalle commissioni che indagavano sulle apparizioni, disse: “A me la Madonna non ha detto di farvelo credere ma ha detto di dirvelo!”; la stessa cosa fa l’evangelizzatore: evangelizzare non vuol dire fare proselitismi, ma è colui che proclama e che dà voce al kerigma: “Cristo ha dato la vita per me, per te, per noi!”. In tale compito, affidatoci dal Risorto (cfr. Mc 16,15), la Chiesa si scopre missionaria per natura. Se nessuno predica, nessuno conoscerà la salvezza. La Chiesa-Madre vuole far conoscere a tutti gli uomi l’amore di Dio. E’ quanto ci ricorda Papa Francesco, con suo carisma e la sua vita da gesuita.
Una condivisione comunitaria dei partecipanti su ciò che ha lasciato un segno positivo chiude il week-end di formazione.
Riccardo Naty