Diocesi / Don Giuseppe Cardillo ha festeggiato nella natia Dagala del Re i 60 anni di ordinazione sacerdotale

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Don Cardillo (al centro) in occasione del 60esimo anniversario di sacerdozio

Nel corso di una concelebrazione eucaristica tenutasi nella piazza Immacolata di Dagala del Re (Santa Venerina), alla presenza del parroco di Maria SS. Immacolata don Santo Leonardi, è stata festeggiata la ricorrenza del 60° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Giuseppe Cardillo.

Don Cardillo (al centro) e don Leonardi

La celebrazione, voluta da don Leonardi e dal consiglio pastorale, si inserisce in un itinerario di preparazione all’ordinazione presbiterale del giovane don Sebastiano Guarrera, prevista per il prossimo 17 settembre.
Nato il 10 settembre 1937 a Dagala del Re (S. Venerina) da una famiglia di
agricoltori, don Giuseppe Cardillo sin da ragazzino sentì la vocazione di servire il Signore.
Entrò in seminario il 4 novembre 1948 e fu ordinato sacerdote il 14 agosto 1960 nella Cattedrale di Acireale con l’imposizioni delle mani del vescovo mons. Salvatore Russo.
Padre Cardillo ebbe come primo incarico pastorale quello di assistente nella Città del Fanciullo di Acireale. Nel 1965 fu nominato viceparroco della parrocchia S. Isidoro Agricola, duomo di Giarre ed il 26 febbraio 1967 fu trasferito nella parrocchia Maria SS. di Porto Salvo di Altarello (Giarre), dove rimase fino al 5 aprile 1998.  Durante i quasi trent’anni nella frazione giarrese avvenne il restauro della chiesa e l’indoratura del tabernacolo dell’altare.
Quindi, nuovo trasferimento nella chiesa Maria SS. del Carmelo di Riposto, dove dieci anni fa ha celebrato i suoi 50 anni di ordinazione sacerdotale alla presenza di ben tre vescovi: mons. Pio Vigo, mons. Salvatore Gristina e mons. Giuseppe Malandrino.
Quella di Dagala del Re – precisa il parroco don Leonardi – è una comunità visitata generosamente dallo Spirito Santo che nel tempo ha suscitato copiose e sante vocazioni al sacerdozio. La figura di don Giuseppe Cardillo è sempre stata cara alla memoria dei dagalesi che con grande gioia e semplicità hanno ringraziato il Signore Gesù, eterno sacerdote, per il dono grande del sacerdozio ministeriale”.
Pastore zelante e buono, particolarmente devoto della Vergine Maria, don Giuseppe durante l’omelia ha condiviso alcuni ricordi della sua infanzia e giovinezza trascorse a Dagala del Re, ribadendo il suo profondo legame con quei luoghi, quindi ha rimarcato la centralità di Cristo nella vita della Chiesa e della fondamentale unione della vita del sacerdote a quella di Cristo.
“La fede è totale abbandono in Dio, che ci ha creato e redenti”, ama ricordare don Giuseppe.
I sacerdoti che hanno iniziato da poco il loro apostolato possono guardare con ammirazione l’edificante testimonianza di questo sacerdote esemplare.

Mario Vitale

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