Diocesi / Don Mario Gullo spiega la “Missione Giovani” in programma dal 7 al 15 ottobre preceduta da tre incontri

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Dal 7 al 15 ottobre, nella diocesi di Acireale, si terrà la “missione giovani”; ad animarla saranno alcuni frati minori di Nikon 2548Assisi che si recheranno nei vari luoghi vissuti dai giovani. Obiettivo principale quello di far capire  loro che Gesù è presente sempre e ovunque si trovino; ad anticipare l’evento tre appuntamenti per prepararsi alla missione e per comprenderne il significato.
Abbiamo incontrato padre Mario Gullo, direttore del servizio diocesano per la pastorale giovanile, e gli abbiamo posto alcune domande.
-In cosa consiste l’iniziativa? Da chi è organizzata?
«Parte dal desiderio di raggiungere tutti i giovani, non solo quelli vicini ma anche quelli apparentemente lontani e ricordare a tutti che Dio non si è dimenticato di loro. È anche una risposta all’invito di Papa Francesco e del nostro vescovo Antonino ad essere “Chiesa in uscita” che raggiunge tutti i giovani nei luoghi da loro vissuti, le scuole, i pub, le piazze, le palestre. La missione giovani inizierà il 7 ottobre nella chiesa madre di Giarre e si concluderà il 15 ottobre in piazza Duomo ad Acireale con il Giubileo diocesano dei giovani insieme al vescovo Antonino. La missione è rivolta a tutti i giovani della diocesi e si svolgerà in contemporanea e con lo stesso programma nelle Città di Giarre e di Acireale. È organizzata dal servizio diocesano per la pastorale giovanile e dalla consulta diocesana di pastorale giovanile».
-Quali le finalità?
«Far capire che il Signore fa a tutti una proposta di vita vera, in pienezza, che la Chiesa è vicina ai giovani anche nei loro ambienti, Gesù è presente ovunque».
-In merito alle attività preparatorie?
«Il 5 giugno abbiamo avuto la giornata diocesana di preghiera in preparazione alla missione, in tutte le parrocchie si è pregato per la missione; dal 26 al 29 giugno ci sono in diocesi i frati responsabili della missione provenienti da Assisi e lunedì 27 e martedì 28 incontrano i parroci delle parrocchie per presentare loro il progetto della missione giovani  e del giubileo dei giovani. Ci aspettiamo un grande coinvolgimento delle parrocchie, delle associazioni e dei movimenti della diocesi».
-Come è nata l’idea di organizzare la missione giovani?
«Il Vescovo, il 24 giugno 2015, ci ha chiesto di svegliare i giovani della nostra diocesi e soprattutto di raggiungere coloro che non vengono nelle nostre comunità e noi, durante gli esercizi spirituali ad Assisi, abbiamo pensato di rispondere con la missione. Ci sarà un post-missione, un progetto per tutti i giovani della diocesi, ancora da definire».
-Cosa ne pensa della nostra società?
«Ha tanto bisogno di speranza e di testimoni credibili, solo il Vangelo produce uomini e donne di speranza e nuovi Santi per il nostro tempo, gioiosi, onesti e responsabili. Abbiamo pensato alla missione giovani invitando ad animarla i frati minori di Assisi che verranno insieme a più di cinquanta missionari, come frati, suore e giovani da diverse parti d’Italia, ad aiutarci in questa bellissima impresa».
-Se dovesse lanciare un appello ai giovani, cosa direbbe?
«Rispondete a questo invito di vita piena che la missione fa loro perché tutti, credenti o meno, abbiamo una sete grande dentro al cuore e la missione è un invito ad ascoltarla».

Graziella De Maria

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