Diocesi / Don Sciuto: “Rilanciare le attività catechistiche”

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don Sciuto

Il lungo periodo caratterizzato dall’emergenza COVID-19 ha segnato profondamente le attività catechistiche. Ha costituito una sfida per quanti si adoperano nel campo della formazione e della iniziazione cristiana. Ha stravolto modi e tempi costringendo gli operatori a rivedere profondamente la propria azione formativa, superando le difficoltà di comunicazione, socializzazione, rivedendo contesti e linguaggi.

Si avverte la necessità di intraprendere un nuovo cammino con delle linee operative comuni a sostegno di un “ rinnovato discernimento sula realtà pastorale e sul rilancio dei percorsi catechistici”. (cit. da Documento della Diocesi di Acireale).
L’Ufficio Catechistico Nazionale (UCN) della CEI, con la preziosa collaborazione degli uffici catechistici diocesani, invita ad intraprendere un cammino condiviso di riflessione, preghiera e programmazione in vista della catechesi del nuovo anno pastorale 2021 – 2022.

Rilanciare le attività catechistiche con un testo-guida

“Il progetto di rilancio delle attività catechistiche – afferma don Carmelo Sciuto, direttore dell’Ufficio Catechistico Regionale (Sicilia) e della Diocesi di Acireale (nella foto) – si pone in continuità col documento “Ripartiamo insieme”. E anche col discorso tenuto da Papa Francesco in occasione del 60° anniversario dell’istituzione dell’UCN, con i tre concetti di Comunità, Kerygma, Futuro.don carmelo sciuto
L’obiettivo è la realizzazione di un testo agile ed essenziale che possa accompagnare e sostenere le attività catechistiche nel prossimo anno pastorale. Il testo si articolerà in tre parti.
La prima parte sarà volta a presentare e approfondire il discorso di Papa Francesco, già citato, con il contributo di alcuni vescovi.
La seconda parte conterrà la sintesi del lavoro svolto a livello regionale e diocesano.
Il suo punto di partenza sarà la riflessione a livello diocesano seguendo le quattro domande proposte nella Scheda per le comunità già inviata alle varie Diocesi. E conterrà un’ analisi attenta di quanto è avvenuto, delle difficoltà affrontate, di cosa e quanto si deve tralasciare o abbandonare, cosa va recuperato, valorizzato e proposto.

Il risultato sarà raccolto dai Direttori diocesani e consegnato ai Direttori regionali per la rilettura. La sintesi finale verrà affidata all’équipe dell’UCN per la stesura del documento che costituirà la terza parte.
Un lavoro piramidale e sinodale, un cammino organizzato in tappe che si concluderà con la pubblicazione del documento il 3 settembre. Documento che permetterà di camminare insieme come Chiesa”.

Don Sciuto, quali criticità ha evidenziato l’emergenza COVID e quali novità e strategie ha fatto emergere?

Certamente le comunità hanno continuato ad offrire proposte per accompagnare la vita cristiana adattandosi alle nuove forme di comunicazione. Hanno adeguato il linguaggio in modo che nulla vada sprecato e che la pandemia costituisca un momento di grazia.
In questo periodo è emersa la vera natura del credente a cui è necessario far riscoprire la bellezza del credere. E ciò è possibile attraverso una formazione meno scolastica e più kerygmatica, più coinvolgente per le famiglie. Ad esse si chiede maggiore presenza per colmare il vuoto generazionale che, di fatto, si è creato.

I gruppi di catechesi saranno formati da un numero più contenuto di iscritti e sarà curata maggiormente la formazione dei catechisti per affrontare le sfide che inevitabilmente si presenteranno. Ciò al fine di  leggere con sapienza gli eventi e “ricondurli alla loro sorgente nascosta: il dono dell’amore che crea e salva”, ”in ascolto del cuore dell’uomo sempre con l’orecchio teso”.

                                                                                                             Angela Pirronello

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