Nella monumentale basilica di ‘San Filippo D’Agira’ in Aci San Filippo, nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal vescovo della diocesi di Acireale mons. Antonino Raspanti, il sac. Alfio Grasso ha ringraziato il Signore per l’importante ricorrenza del proprio venticinquesimo anniversario di sacerdozio. Erano presenti, oltre ad amici e conoscenti, il vicario generale della diocesi mons. Guglielmo Giombanco, il Nunzio Apostolico emerito mons. Alfio Rapisarda, alcuni sacerdoti diocesani amici, tra cui il segretario vescovile e vicario parrocchiale emerito di Aci San Filippo don Gabriele Aiola, don Orazio Barbarino, con il quale don Alfio in atto collabora nell’attività spirituale presso la chiesa dell’Arcangelo Raffaele. Presente anche il vescovo di San Marco Scalea (Cosenza) mons. Leonardo Bonanno, parroco di Rende e vicario giudiziale della diocesi di Cosenza, all’epoca in cui padre Alfio vi svolse per tre anni il proprio ministero pastorale, ivi vivendo diverse esperienze come parroco, particolarmente in Fiumefreddo Bruzio.
Anche il cardinale Paolo Romeo e mons. Salvatore Gristina hanno rivolto il proprio augurio, mentre mons. Giuseppe Sciacca, segretario aggiunto della Segnatura Apostolica vaticana, legato da un vincolo di pluriennale amicizia a don Alfio, gli ha fatto pervenire una missiva augurale e l’assicurazione della sua preghiera e spirituale presenza.
Non casuale è stata la scelta del sito della cerimonia visto che don Alfio vi esercita il ministero di collaboratore parrocchiale dell’arciprete parroco sac. Alessandro Di Stefano, da diversi decenni alla guida pastorale di quella comunità. La cerimonia, animata dai canti sacri eseguiti dal coro polifonico ‘Regina Angelorum’ diretto dal m° Ezio Tosto, ha avuto inizio con l’accoglienza del vescovo mons, Raspanti e, poi, con il canto ‘Salga a te, Signore’ con cui la Chiesa Universale scioglie il proprio inno di ringraziamento al suo divino Sposo, datore di ogni bene.
Dopo la proclamazione della pericope evangelica del giorno, il vescovo pronunciava l’omelia. Egli evidenziava come Cristo Signore, Pastore supremo della Chiesa universale, renda Dio visibile nella propria persona. Il sacerdote è espressione della continuità dell’eterno amore di Dio nei confronti della Chiesa, sua sposa. Cristo, venuto nel mondo per fare la volontà del Padre che lo ha mandato, si fa, dunque, espressione della divina volontà, ponendosi quale guida suprema della Chiesa ed affida dapprima agli apostoli e, poi, ai vescovi e presbiteri, loro successori, la missione di guida del gregge universale.
Don Alfio, venticinque anni fa, accolse gioiosamente la chiamata vocazionale del Signore ed in questa fausta occasione, nel rivivere i lieti momenti nei quali riceveva l’ordinazione per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo pro-tempore di Tivoli (Roma), mons. Lino Garavagna, ha ringraziato anzitutto il Signore per quanto Egli attraverso il suo umile ministero si è degnato di compiere, ed i suoi superiori. Come allora, oggi ha rinnovato la propria volontà di porsi fiduciosamente nelle braccia del Signore e, come espressamente dichiarato dal vescovo, lavora sempre con maggior vigore al servizio della diocesi.
Don Alfio e famiglia, alla fine, hanno offerto agli intervenuti un rinfresco nei locali parrocchiali.
Nando Costarelli