Diocesi / I seminaristi Arturo Grasso e Ludger Rakotonirina diaconi per le mani del vescovo Raspanti

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La Chiesa diocesana acese ha celebrato l’ordinazione diaconale dei seminaristi Arturo Grasso e Ludger Rakotonirina; la cerimonia costituisce la penultima tappa del cammino di studio e discernimento che i due giovani compiono presso il Seminario diocesano sotto le attente cure dei formatori (il rettore don Marco Catalano, il vicerettore don Alfio Privitera, il direttore spirituale don Gaetano Pappalardo, l’economo don Francesco Mazzoli), cui il vescovo mons. Antonino Raspanti ha affidato tale delicato compito.
Mentre Arturo Grasso appartiene alla comunità parrocchiale ‘Santa Maria degli Angeli’ di Acireale, ma attualmente svolge il proprio tirocinio pastorale presso la comunità parrocchiale ‘Sant’Isidoro Agricola’ di Giarre, Ludger Rakotonirina è originario del Madagascar ed è ora impegnato nel tirocinio pastorale presso la comunità parrocchiale ‘Maria Ss. del Monte Carmelo’ di Aci Platani.ritaglio-diaconato-grasso-rakotonirina-2-733-x-397-549-x-297
I due giovani, già accoliti, sono stati ordinati diaconi con l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo, nell’ambito del percorso di studio e discernimento verso la tappa finale del sacerdozio ministeriale. Sono in tutto tre gli ordini sacri: diaconato, presbiterato ed episcopato; la diaconia, che essi hanno ricevuto, costituisce il primo degli ordini sacri, tappa propedeutica al traguardo finale del sacerdozio ministeriale.
La cerimonia ha visto nella Cattedrale di Acireale la presenza di numerosi presbiteri diocesani, di diaconi permanenti, di familiari, parenti, amici e conoscenti dei due ordinandi; la pericope evangelica nell’occasione proclamata si inseriva appropriatamente nel clima della solenne cerimonia, narrando del mandato che Gesù Cristo, dopo un’intera notte trascorsa in preghiera su un monte, conferisce ai suoi Apostoli per la diffusione del Vangelo tra tutte le genti. Come allora, ancor oggi il Signore continua a scegliere operai per la propria messe, perché il verbo divino possa adeguatamente fruttificare.
Dopo la proclamazione della pericope evangelica e prima dell’omelia, il rettore del Seminario presentava al vescovo la richiesta per il conferimento del Diaconato ai due giovani ed il vescovo assumeva le necessarie informazioni sul cammino di formazione cui costoro si sono sottoposti e sulla dignità di ricevere l’ordinazione. Alla risposta positiva del rettore, il vescovo ratificava a nome dell’intera Chiesa diocesana la scelta dei due candidati per il diaconato.
La Chiesa è una famiglia che accoglie e forma attraverso un percorso di varie tappe; pronunciando il proprio rispettivo ‘Eccomi’ alla richiesta del rettore, i due candidati confermavano la propria incondizionata volontà di accogliere la chiamata del Signore. Nella propria omelia, il vescovo affermava che, come dimostra l’intera notte che il Signore trascorre in solitaria preghiera su un monte, la scelta che Egli opera attraverso il discernimento dei candidati non è casuale. Egli si lascia toccare, accostare da coloro cui affida la vita della sua Chiesa, cosicchè la Parola di Dio possa trasmettersi subito all’uomo. Chi è chiamato da Cristo è da Lui guardato negli occhi e, dunque, scelto, nonostante l’umana fragilità. Attraverso il sigillo dell’ordinazione diaconale, il Signore conferma la propria chiamata, che viene accolta generosamente, pur nel pieno rispetto della personale libertà dell’uomo; l’amore di Dio, infatti, si manifesta all’uomo incondizionatamente e gratuitamente.corret-ritagliofoto-diaconato-grasso-rakotonirina-1-785-x-388-588-x-291
A conclusione dell’omelia, i due candidati sono stati chiamati ad esprimere la propria adesione incondizionata al progetto divino su di loro per essere testimoni ed annunciatori del verbo divino e custodire per sempre tale impegno a servizio di Dio tra gli uomini del mondo intero, conformando  a Lui tutta la loro vita e promettendo filiale rispetto ed obbedienza al vescovo ed ai suoi successori nel ministero episcopale.
I due ordinandi si sono prostrati, quindi, faccia a terra, mentre l’assemblea intonava le Litanie dei Santi.
Di seguito, il vescovo imponeva silenziosamente le proprie mani sui candidati ed infine pronunciava la preghiera di consacrazione; al termine, i due candidati sono stati rivestiti degli abiti ministeriali (stola e dalmatica), ricevendo in consegna il Vangelo, affinché vi si conformino e possano proclamarne la parola credendo in ciò che si proclama ed aderendovi con fede.
L’abbraccio di pace con il vescovo, i presbiteri ed i diaconi presenti suggellava questo momento; la liturgia continuava, poi, con i riti tradizionali dell’eucaristia, a partire dalla processione offertoriale.
Al termine della celebrazione, i due neo-ordinati ricevevano l’abbraccio di tutta l’assemblea presente e venivano consegnate le immaginette ricordo.

Nando Costarelli

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