Diocesi / Il novizio Riccardo Leonardi veste l’abito filippino

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Nell’ambito della festa in onore di San Filippo Neri, di cui ricorre il quinto centenario della nascita, ed in coincidenza con l’anno giubilare della Misericordia, ma anche nel giorno della ricorrenza dell’ottavo anniversario della proclamazione da parte di Papa Benedetto XVI del Decreto sulla ‘Eroicità delle Virtù’ del Venerabile Giovanni Battista Arista, secondo vescovo della nostra diocesi, la congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Acireale ha scritto una nuova pagina della propria più che bicentenaria storia.1- corret riccardo leonardi (620 x 443)

Infatti, nel corso di una solenne concelebrazione presieduta dal preposito padre Alfio Cantarella, il giovane novizio, già accolito, Riccardo Leonardi, della comunità parrocchiale ‘San Luigi Gonzaga’ di Catania, è stato aggregato ufficialmente alla congregazione oratoriana (di cui già da qualche tempo faceva parte) con la vestizione dell’abito filippino, per una ulteriore tappa verso il traguardo finale del sacerdozio ministeriale. Erano presenti familiari, parenti, amici, sodali dell’oratorio secolare dei laici e numerosi fedeli.

3- corret riccardo leonardi (1) (584 x 825)Unico tema che accomunava le letture della celebrazione era la chiamata vocazionale. Se nella prima lettura, il giovane Samuele, al servizio del Signore nel tempio alla presenza del sacerdote Eli, avverte, pur senza rendersene inizialmente conto, la chiamata divina, ed il salmo responsoriale invitava al servizio gioioso al Signore, nella seconda lettura l’apostolo Paolo, rivolgendosi ai Galati, sottolineava l’aspetto della libertà con cui possiamo gioiosamente accettare tale chiamata.
La pericope evangelica, infine, poneva in risalto l’aspetto dell’oblazione che è insito nella chiamata, per un apostolato che, pur sotto varie forme (sacerdotale, laico), si inserisce sempre nell’ottica del compimento dell’unico progetto di Dio. ‘Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi!’, dice il Signore. E’, dunque, Lui che sceglie ed indica ai prescelti la via da seguire, quella della continua oblazione al servizio dei fratelli, sull’esempio della suprema oblazione con cui Egli stesso offre la propria vita, per la redenzione dell’umanità dal peccato.2- corret riccardo leonardi (549 x 366)

Dopo la proclamazione della pericope evangelica e prima dell’omelia, il giovane novizio pronunziava il proprio incondizionato ‘Eccomi’ dinanzi al preposito, al quale era presentato dal maestro dei novizi sac. Salvatore Alberti.  Dopo la proclamazione dell’omelia, con il rito della vestizione e dell’aggregazione alla congregazione, il giovane novizio si impegnava liberamente ad abbracciare la spiritualità ed il carisma di san Filippo Neri, consacrandosi al Signore ed accettando di condividere le virtù dell’umiltà, dell’amore fraterno e della carità, che vincolano l’appartenenza alla comunità oratoriana. Di seguito, la vestizione dell’abito filippino e l’abbraccio di pace con i sodali della  congregazione e gli altri sacerdoti presenti.

Nando Costarelli

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