Diocesi / Il vescovo Raspanti: “Attenti ai falsi preti”

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Prete

Potrebbe trattarsi di una persona mentalmente debole, ma gli atti che compie sono tali da richiamare l’attenzione del vescovo, preoccupato per l’inconsapevole coinvolgimento dei fedeli. Con un comunicato ufficiale, da affiggere in tutte le comunità parrocchiali della diocesi, il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, mette in guardia sulla presenza nel territorio – in particolare a Riposto – di persone che ostentano titoli ecclesiali non veritieri. E operano «pur non avendo alcun vincolo di comunione con la Chiesa Cattolica Romana e con il Papa».

Falsi preti a Riposto

Il contesto della vicenda è quello del rione ripostese di Quartirello. Qui un uomo sulla trentina d’età, presentandosi con abiti ecclesiali, da alcuni anni ha allestito in un parcheggio condominiale una sua “chiesa”.  In questo spazio celebra azioni liturgiche e sacramentali, facendo leva particolarmente sull’ignoranza di persone fragili o anziane.
In realtà egli non ha mai rivestito ruoli che lo leghino al presbiterato.  Non ha frequentato un seminario e non ha alcun precedente rapporto ufficiale con le comunità ecclesiali.
Che si tratti di una persona problematica lo confermerebbero, secondo alcune fonti, anche il suo percorso scolastico e l’interessamento dei servizi sociali. Al punto che nessuno sino ad ora si è preoccupato di porre fine in qualche modo alle sue iniziative, ritenendolo un tipo stravagante e lasciandolo fare per un senso di pietà.falsi preti

Tra l’altro vi è un precedente, di cui egli si era reso protagonista alcuni anni fa insieme ad altre due persone. Con esse aveva occupato la chiesa di Sant’Anna, approfittando del fatto che per un certo periodo questa era rimasta chiusa.
Successivamente dopo aver trafugato oggetti sacri e suppellettili, fu costretto ad allontanarsene allorché la Curia prese in mano la situazione, affidando il tempio alle cure liturgiche della parrocchia ripostese di San Pietro, in quanto geograficamente più vicina rispetto a Mascali, al cui territorio comunale esso appartiene.comunicato vecovo Raspanti sui falsi preti

Il vescovo Raspanti:”Attenti ai falsi preti”

Una stranezza del sedicente prete è quella di definirsi anche “ortodosso”, pur non avendo legami con l’ortodossia. Persino facendo confusione nel condurne i suoi riti goffamente e utilizzando invece i paramenti previsti dall’ordinamento cattolico. Tant’è che il vescovo Raspanti, dopo aver rilevato che «alcuni elementi possono indurre [i fedeli, ndr] in errore, come l’uso degli stessi abiti ecclesiastici e la celebrazione di azioni liturgiche del tutto simili a quelle della Chiesa Cattolica Romana», avverte che «La stessa precauzione si abbia nei confronti dei ministri di altre comunità ecclesiali presenti nel territorio di Riposto. Comunità che pur non definendosi cattoliche, operano in modo da far pensare di esserlo».

Al vescovo non resta quindi che appellarsi al discernimento dei fedeli. Avvertendoli che se dovessero partecitare alle attività di queste presunte comunità ecclesiali, sarebbero considerati scismatici rispetto alla chiesa cattolica, con il rischio della scomunica.

Paolo Amato

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