In contemporanea con l’ostensione straordinaria della Sindone nel Duomo di Torino, a partire da domenica 19 aprile, nell’ambito delle manifestazioni programmate per il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, anche la Basilica Collegiata ‘San Sebastiano’ in Acireale ha aperto le celebrazioni, che si protrarranno fino al giugno prossimo, con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti, per l’ostensione straordinaria della preziosa copia del sacro lino che, ivi custodita, riprende le caratteristiche dell’originale.
La Sindone, custodita per l’appunto a Torino, è stata nei secoli oggetto di grande devozione, avendo avvolto il corpo senza vita di Cristo ed essendo stata bagnata dal suo sangue e dalle sue lacrime. La Sindone costituisce, oltre che un prezioso sacro reperto, anche un invito alla rilettura dei Vangeli della Passione del Signore, così da riscoprire in tutta la sua drammaticità la sofferenza dell’Uomo dei dolori, di Colui che è il Giusto per eccellenza.
La copia custodita nella Basilica acese, risalente al XVII secolo, è una delle poche al mondo ad avere acquisito la caratteristica della sacralità per contatto, essendo stata adagiata sopra l’originale. Nelle pieghe del sacro telo, dunque, l’uomo riscopre il senso autentico della propria esistenza, insegnando anche il rispetto per il corpo e per la sua dignità tante volte offesa e negata.
La copia della Sindone custodita nella Basilica acese è di proprietà dell’Arciconfraternita ivi operante ed intitolata al Ss. Crocifisso. Sul bordo inferiore del lenzuolo si trova la scritta ‘Extractum – ex originali – Taurini’ – anno 1644’ ed esso è dipinto pressocchè con le medesime misure dell’originale. L’ostensione straordinaria si affianca a quella ordinaria, che la nostra Basilica propone annualmente nel periodo compreso tra la quinta domenica del tempo liturgico di Quaresima (prima domenica di Passione) e il lunedì dell’Angelo (Pasquetta).
L’ostensione straordinaria, dunque, consente ancora una volta di accostarsi in preghiera davanti alla sacra reliquia a quanti, per varie ragioni, fossero impediti a raggiungere Torino per le locali celebrazioni.
Nando Costarelli