Sacerdoti ordinati in pochi mesi, lontani dalle gerarchie e dalle cupole, credenti al Vangelo ma senza Papa. Sono solo alcuni dei tratti che contraddistinguano i preti della cosiddetta “Chiesa cattolica ecumenica”, che ha carattere frammentario e non riconosciuta dalla Chiesa cattolica ufficiale e di cui s’inizia a parlare anche nella nostra diocesi. Negli scorsi giorni sui profili Facebook di alcuni sacerdoti della diocesi di Acireale è circolata la copia della comunicazione del vescovo mons. Antonino Raspanti ai fedeli e ai parroci, nella quale si segnala la presenza di alcuni esponenti di tale Chiesa e si afferma “che i sacramenti celebrati nella suddetta ‘Chiesa Cattolica Ecumenica’ sono invalidi e illeciti per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana”.
Cerchiamo di capirne qualcosa in più. Sul finire degli anni ’60 negli Stati Uniti, sulla scia del mondo protestante, nascono diverse comunità religiose rivolte agli omosessuali. La maggiore è probabilmente la Chiesa cattolica ecumenica, fondata nel 1987 da Mark Steven Shirilau (1955-2014), consacrato vescovo nel 1991. Si tratta di una famiglia di “piccole chiese”. La frammentazione tipica di questo mondo fa sì che esistano diverse altre organizzazioni con nomi simili, talora sorte intorno a vescovi consacrati dallo stesso Shirilau. Ad Agrigento si trova una comunità guidata dal noto (alle cronache) esponente Agostino De Caro (“Da travestito a monsignore il passo è breve…”, si legge all’inizio dell’articolo pubblicato da www.agerecontra.it, il sito del Circolo cattolico Christus Rex).
Poiché già da tempo nella diocesi di Acireale circolavano indiscrezioni sulla presenza di due pseudo sacerdoti che indossavano abiti ecclesiastici simili a quelli a cui la gente è abituata a immaginare un prete e, ancor di più, guidavano celebrazioni liturgiche simili a quelle della Chiesa cattolica romana, si è reso necessario l’intervento dell’Ordinario diocesano per ribadire che “i sacramenti celebrati nella suddetta ‘Chiesa Cattolica Ecumenica’ sono invalidi e illeciti per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, in quanto celebrati da persone che non hanno alcun vincolo di comunione con essa e non sono fedeli al Papa. Pertanto coloro che dovessero frequentare celebrazioni della cosiddetta ‘Chiesa Cattolica Ecumenica’ si pongono fuori dalla comunione con la Chiesa Cattolica”.
Il vicario generale della diocesi di Acireale mons. Guglielmo Giombanco, da noi raggiunto, così ha commentato il fatto: “L’intervento del vescovo è stato indirizzato soprattutto ai parroci e si è reso opportuno non solo per ragioni di chiarezza ma soprattutto per ribadire che noi cattolici ci poniamo in comunione con Roma e il Papa. Non è un attacco contro nessuno perché c’è libertà di professione di fede ma di fronte a questi pseudo sacerdoti è stato necessario avvertire la gente affinché non si lasci ingannare da loro”.
Nella nostra diocesi sono presenti due sacerdoti appartenenti alla suddetta chiesa cattolica ecumenica, uno di Riposto e l’altro di Acireale. Quest’ultimo in passato aveva tentato, invano, di entrare in seminario. Infine, mons. Giombanco, ricordando come i vescovi delle diocesi di Teramo e Nola abbiano avuto atteggiamenti più rigidi verso queste comunità, definendole vere e proprie sette, ha aggiunto che “è diritto della gente sapere la verità rispetto a chi emula le nostre celebrazioni liturgiche, quanto basta – ha avvertito – per essere inseguiti anche tramite vie giudiziarie”.
Domenico Strano
Approvo in pieno quanto detto precedentemente da Sua eccellenza Mons. Vescovo. Ribadisco quanto affermato dal Vicario che noi cattolici ci poniamo in comunione con Roma e il Papa. Quindi, dobbiamo apprezzare l’intervento dell’Ordinario diocesano che sottolinea che “i sacramenti celebrati nella suddetta ‘Chiesa Cattolica Ecumenica’ sono invalidi e illeciti per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, in quanto celebrati da persone che non hanno alcun vincolo di comunione con essa e non sono fedeli al Papa. Pertanto coloro che dovessero frequentare celebrazioni della cosiddetta ‘Chiesa Cattolica Ecumenica’ si pongono fuori dalla comunione con la Chiesa Cattolica”.
Approvo in pieno quanto detto precedentemente da Sua eccellenza Mons. Vescovo, che sottolinea che “i sacramenti celebrati nella suddetta ‘Chiesa Cattolica Ecumenica’ sono invalidi e illeciti per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
La prego di chiarire nell’articolo un grande e grave errore che lei ha commesso: Agostino De Caro e gli altri “preti” citati non fanno assolutamente parte della “Chiesa Cattolica Ecumenica” ma della “Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo” di Karl Rodig. Qui troverà conferma: http://www.ecumenicalccc.org
La Chiesa Cattolica Ecumenica, quella vera, il cui primate è David Kalke ha espulso Agostino De Caro già tempo fa.
Grazie
Agostino De Caro is NOT a member of the Ecumenical Catholic Church. He is with the Ecumenical Catholic Church of Christ, based in Detroit, Michigan under the leadership of Bishop Karl Rodig. Please note this important correction.
The Ecumenical Catholic Church has no bishops, priests or deacons in Sicily.
Archbishop and Primate David John Kalke
Ecumenical Catholic Church
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