Anche quest’anno il numero unico del Seminario ‘Il Solco’, come da pluriennale consolidata tradizione, in uscita in prossimità della domenica di Pentecoste, a conclusione del Tempo liturgico di Pasqua, ci presenta la vita del Seminario vescovile nell’anno formativo che ormai giunge a conclusione. Il sottotitolo del numero di quest’anno è ‘Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello’, cioè la Chiesa che attraverso le attività di studio e discernimento in Seminario si forma giorno dopo giorno. Tre sono le sezioni in cui la rivista si articola: ‘in ricerca’, ‘in comunità’ ed ‘in diocesi’.
La rivista si apre con l’editoriale della redazione, sul tema di quest’anno. Cristo e la Sua mistica Sposa, la Chiesa, costituiscono un unico sia pur composito ‘corpus’. ‘Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello’ è anche il dolce imperioso invito che ai seminaristi viene rivolto durante il tempo di discernimento degli anni in Seminario, un tempo che consente ai giovani seminaristi di fare esperienza della Chiesa e così conoscerla sempre più e sempre meglio. Ed ancora, il messaggio del vescovo alla diocesi in occasione della Giornata pro-Seminario, coincidente con la domenica di Pentecoste, ed il messaggio introduttivo del rettore del Seminario, can. Angelo Milone.
Nella prima sezione, i contributi di alcuni seminaristi sui germi vocazionali che in Seminario maturano progressivamente, nella seconda sezione, invece, la comunità che si apre al mondo esterno, come la Chiesa è e deve essere inserita nel tessuto del mondo e particolarmente nel mondo di oggi, quando distrazioni di ogni genere sembrano far dimenticare i veri valori che danno realmente senso compiuto alla vita. La missione deve portare la Chiesa a spingersi verso le periferie dell’uomo, a ricercare e a far riavvicinare i più lontani, a riportare, cioè, tutti nell’unico ovile di Cristo. Nella terza sezione, infine, la Chiesa, attraverso i presbiteri, si pone fisicamente sulle strade del mondo accanto a Gesù.
A conclusione della rivista, le nuove ordinazioni sacerdotali, le ricorrenze giubilari di alcuni presbiteri ed un sentito ma doveroso ricordo di p. Salvatore Strano, scomparso lo scorso dicembre, al quale la Chiesa diocesana vuole ancora una volta esprimere la propria gratitudine per l’instancabile servizio prestato alla pastorale vocazionale e per l’accompagnamento spirituale di seminaristi e sacerdoti.
Nando Costarelli