Organizzato dalla Diocesi di Acireale, in sinergia con l‘Organismo di Composizione della Crisi UNES di Catania e con l’UOC – servizio territoriale dipendenze patologiche dell’Asp di Catania, si è tenuto l’incontro di formazione su “La dipendenza da gioco: evidenza scientifica, pratica clinica e risoluzione del danno economico”. Oggigiorno le dipendenze sono una triste realtà che bisogna imparare a riconoscere per poter combatterle fino ad annullarne il peso nella società, che sempre più porta i segni del degrado ad esse legato.
La ludopatia / I dati del fenomeno
I dati rilevati nel 2023 mostrano come l’età media dei giocatori d’azzardo si sia notevolmente abbassata, soprattutto grazie alle nuove tecnologie. Se in passato erano gli adulti a cadere nella trappola del gioco con gratta e vinci e lotterie, oggi sono i ragazzi tra i 14 e i 19 anni a tentare la fortuna online. Nomisma, agenzia che ha condotto nel corso dell’anno precedente un’indagine in merito ha potuto fotografare i comportamenti delle nuove generazioni rispetto al gioco d’azzardo. L’osservatorio ha monitorato, conosciuto e compreso stili di vita e abitudini degli adolescenti ed il quadro che ha fatto emergere non è gratificante per le giovani generazioni. In Italia è presente un numero elevato di ragazzi che giocano almeno una volta a settimana, addirittura un +9% rispetto a quanto registrato nel 2021.
Il dato sul gioco d’azzardo in Italia è allarmante: 35.026,47 miliardi di euro spesi solo nel primo trimestre del 2023 in Italia per tentare la fortuna. D’altra parte nel Bel Paese sono innumerevoli i luoghi e le condizioni in cui è possibile giocare d’azzardo: dalle slot machines alle videolottery, passando per gratta e vinci, scommesse sportive e lotto il gioco è ovunque e spesse volte legalizzato dallo stesso Stato. I dati riportano ancora che nel 2019 metà di quanto giocato avveniva online, ma con la chiusura forzata a causa del covid nel 2020 il gioco online ha superato di gran lunga quello nei centri scommesse. Nel 2023 la crescita del gioco online è stata esponenziale e si calcola che si siano superati gli 80 miliardi a fine anno. La ludopatia non è quindi un fenomeno contenuto, ma al contrario è una delle dipendenze maggiormente diffuse in Italia.
I partner dell’iniziativa / L’UNES
A promuovere questa manifestazione alcuni importanti partner, che hanno ben collaborato con gli uffici diocesani per realizzare questo incontro. Tra questi annoveriamo l’Unione Nazionale per l’Equilibrio Sociale, organismo di composizione della crisi (OCC). L’UNES è un ente indipendente che punta all’imparzialità rispetto a debitori e creditori, assistendo chi si trova in posizione di insolvenza in tutte le fasi del procedimento facendo tra tramite tra le parti coinvolte. La mission dell’UNES è quella di promuovere la cultura del sovraindebitamento consapevole e a supportare i cittadini in difficoltà nell’affrontare le proprie criticità finanziarie. L’UNES, nel territorio etneo, ricade nelle competenze del Tribunale di Catania e tra i suoi compiti ci sono i seguenti:
- fornire informazioni sul sovraindebitamento a titolo gratuito;
- valutare tramite colloquio se il richiedente rientra nelle categorie indicate dalla legge e quindi può usufruire dello strumento;
- prospettare un accordo dopo aver valutato i debiti e la percentuale in cui estinguerli;
- fornire assistenza e chiarimenti al debitore durante tutto l’iter previsto.
L’associazione promuove inoltre l’organizzazione di eventi e convegni che favoriscono la formazione continua. Alcuni di questi eventi, come nel caso dell’incontro in oggetto, sono accreditati presso gli Ordini professionali. In questa prospettiva l’OCC UNES si conferma come un faro nella formazione e l’informazione dei professionisti che operano nel settore del sovraindebitamento.
Unes / l’impegno a seguito della Legge 3/2012
Entrata in vigore la legge n. 3 del 2012 tutti coloro che hanno subito una riduzione del reddito, per varie ragioni, e si trovano in difficoltà economica possono avviare una procedura per ristabilire l’equilibrio finanziario tra le risorse disponibili e i debiti contratti. Attraverso il supporto dell’UNES la promozione della dignità umana è salvaguardata ed il debitore e la sua famiglia possono tornare a respirare. L’indebitamento, nei casi previsti, può essere abbattuto fino all’80% ed in molti altri la dilatazione temporale delle rate da pagare subisce una variazione considerevole.
La legge 3/2012 si rivolge a piccole entità, tra quali i consumatori che si trovano in condizione di indigenza; i piccoli imprenditori che non rispettano i requisiti dell’articolo 1 della legge fallimentare; le ditte individuali che si sono cancellate dal registro delle imprese dopo aver chiuso la propria attività da almeno un anno; le start up innovative che non rientrano nella legge fallimentare; le imprese agricole; i soci di s.s., s.n.c. e s.a.s.; associazioni, onlus, fondazioni e più in generale coloro che sono enti privati non commerciali; artisti e liberi professionisti; società e associazioni di professionisti.
I partner dell’iniziativa / Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche
Afferente al dipartimento di Salute Mentale è il Servizio Territoriale Dipendenze patologiche, anch’esso partner dell’evento. La sua mission è quella di promuovere, programmare e coordinare gli eventi di prevenzione e cura, riabilitazione e reinserimento sociale di coloro che si rivolgono alle unità operative del Ser.T. Molte le prestazioni ed i servizi che eroga, tra questi ricordiamo:
- grazie ai dati epidemiologici rileva i bisogni assistenziali;
- in collegamento con il Sistema Informativo aziendale organizza e gestisce i flussi dei dati provenienti dalle unità operative territoriali
- svolge attività di ricerca e promozione della formazione del personale;
- si impegna in attività di sensibilizzazione ed educazione sanitaria declinate alle dipendenze patologiche;
- coordina i progetti terapeutici socioriabilitativi per coloro a cui sono mirati i trattamenti delle dipendenze patologiche.
Nei distretti sanitari della città metropolita di Catania sono inoltre presenti le UU.OO.SS. Ser.T. (servizio tossicodipendenze). Nei territori di Acireale, Adrano-Bronte, Caltagirone-Palagonia, Catania, Giarre, Gravina e Paternò sono presenti dei poli ambulatoriali che tra i loro servizi erogano prestazioni preventive, curative, riabilitative che mirano al reinserimento sociale associato alla riduzione del danno per coloro che presentano o sono a rischio di dipendenze patologiche.
Il convegno / la proposta formativa
Il convengo formativo ed informativo si è posto come obiettivo il mettere in relazione la dipendenza da gioco d’azzardo e il terribile cruccio del sovraindebitamento per arrivare insieme alla riscoperta di soluzioni già esistenti ma ancora troppo poco note. Spesso il dramma del gioco d’azzardo patologico grava sulle famiglie, portando ad una matassa di bugie e sofferenza che se non opportunamente sbrogliata può condurre a gesti estremi. La divulgazione di metodi capaci di rimediare al problema è fondamentale affinché sia sempre meno la paura e sempre maggiore la consapevolezza.
Dati e testimonianze sono stati al centro dell’incontro, che è ruotato attorno alla dipendenza da gioco d’azzardo, e che ha voluto restituire dalle parole vive di coloro che fronteggiano quotidianamente questa piaga l’impatto danneggiante che il gioco d’azzardo ha sulle vite viziate dalla patologia. Numerosi i nomi che si sono intervallati e che hanno reso l’evento ricco di esperienze dirette e nozioni.
Il convegno / I saluti istituzionali
A dare il saluto iniziale la professoressa Barbara Condorelli, direttrice IRC e Pastorale Scolastica che a nome del Liceo Classico “Gulli e Pennisi”, location dell’evento, e degli uffici pastorali coinvolti nella manifestazione ha dato il benvenuto ai convenuti. La Diocesi, attraverso i suoi uffici, ha voluto dare il suo contributo a questo importante incontro contro la dipendenza da gioco. Dalla pastorale giovanile all’ufficio caritas, dalla pastorale sociale e del lavoro alla pastorale della salute tanti sono stati i contributi forniti per la buona realizzazione del convegno. Importante anche il contributo del Comune di Acireale.
Per la Città di Acireale ha portato i saluti la dott.ssa Valentina Pulvirenti, assessore alle Politiche sociali e Salute del comune acese. Il caleidoscopio di interventi proposti ha permesso di avere una visione a 360° del fenomeno che in questo modo è stato sviscerato e analizzato, fino a rendere l’argomento fruibile anche ai non addetti ai lavori. A sfumare in varie declinazione un tema altrimenti complesso sono stati i relatori di alto profilo invitati a partecipare.
Il convegno / i temi
Moderato dal dott. Fabio Brogna, direttore UOC servizio territoriale dipendenze patologiche, durante l’incontro sono state sviluppate le seguenti tematiche:
- Consumi d’azzardo. Lettura di un fenomeno in ascesa a cura dell’avv. Manfredi Zammataro
- Dipendenza GAP: dalla normalità alla patologia, intervento della dott.ssa Carmela Dinaro
- Scuola e prevenzione. Intervento nelle scuole del territorio dell’ASP di Catania al centro della relazione della dott.ssa Filomena Galano
Tra gli illustri relatori spicca poi il nome del giudice Marisa Acagnino, magistrato del Tribunale di Catania. Nel suo intervento la dott.ssa Acagnino ha sottolineato quanto sia indispensabile la funzione degli organismi di composizione della crisi che, presenti sul territorio possono costituire una rete fondamentale nell’ambito del sovraindebitamento. Sono loro, viene ancora sottolineato, gli unici deputati alla risoluzione dei problemi economico-finanziari dei soggetti sovraindebitati.
L’incontro sulla dipendenza da gioco è poi proseguito con gli ultimi due interventi:
- Il gioco d’azzardo patologico nel piano di ristrutturazione del debito, tema sviluppato dall’avv. Maria Falcone, Referente OCC Unes APS Catania- Caltagirone;
- Funzione OCC, di cui ha relazionato il dott. Orazio Lorenzo Barbagallo, Componente CNDCEC Sovraindebitamento e procedure minori e referente OCC UNES Policoro (MT). Nel suo intervento il dottor Barbagallo ha messo in evidenza l’importanza dell’approccio empatico affinché il supporto sia concreto. Aiutare le persone coinvolte nella situazione di disagio significa restituire la speranza della soluzione e la forza per affrontare in piena coscienza il loro problema.
Mons. Raspanti / Lavorare in rete per il sociale
L’importanza del lavoro in rete è stato al centro della riflessione di mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi. Il ruolo della Diocesi nella lotta alla dipendenza da gioco non è marginale e nell’incontro spicca questa centralità. Nella conclusione dei lavori è stato il prelato a sottolineare come l’impegno sinergico, di enti religiosi ma anche civili e sanitari, sia la formula giusta per contrastare il fenomeno della ludopatia. “Il valore sociale è un tema complesso. La dipendenza provoca menzogna e vergogna e questo può portare a un deficit intellettivo. Il servizio degli esperti, dei volontari e delle organizzazioni caritative è prezioso e apprezzato al fine di ottenere un risultato che sia veramente significativo“ ha detto mons. Raspanti.
La Diocesi di Acireale è stata apri fila di questo progetto di formazione che portano avanti UNES e Ser.T. e che vedrà prossimamente coinvolte le Diocesi di Catania e Caltagirone. L’evento è di notevole importanza e si attesta come occasione preziosa di confronto costruttivo al fine di poter sviluppare un reale progetto di sensibilizzazione sulle tematiche che fanno da padrone nei dibattiti attuali. La ludopatia non è un problema da prendere sottogamba o da minimizzare. Bisogna che il supporto a tali manifestazioni di disagio sociale sia solido ed efficace.
Come hanno dimostrato la Diocesi e le unità operative, che hanno condotto l’incontro contro la dipendenza da gioco, la collaborazione è l’unica formula che permette di affrontare queste problematiche complesse. Essere vicini ai cittadini che soffrono tale contesto di sottumanizzazione permette il rilancio di cultura e speranza. Formare nel modo migliore coloro che devono scommettersi in prima persona è fondamentale. Supportare la riqualificazione umana e sociale di coloro che della ludopatia hanno fatto il proprio personale inferno è l’obiettivo da non fallire.
Chiara Costanzo