Domenica 19 marzo, presso i locali della parrocchia San Paolo di Acireale, si è tenuto un incontro di formazione, organizzato dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali sul tema dell’accompagnamento spirituale. La Consulta ha voluto così accogliere l’invito del Vescovo di Acireale nella Lettera pastorale per l’anno 2016/2017, soffermandosi a riflettere su quanto indicato da Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” (paragrafi 169-173).
Dopo il momento di preghiera iniziale, guidata da Salvo Paratore, il presidente della Consulta, Barbara Sgroi, ha presentato il relatore, don Vittorio Rocca, rettore della Basilica di San Sebastiano di Acireale e docente di Teologia morale presso lo studio teologico “San Paolo” di Catania, il quale ha evidenziato anzitutto che si avverte un grande bisogno di ascolto, di persone spirituali, piene di amore, che suscitino bontà e amore anche negli altri; persone che non contano su di sé, ma sia affidano allo Spirito. Il relatore ha poi richiamato gli esempi di due personaggi a noi contemporanei: Arturo Paoli, religioso della congregazione fondata da Charles de Foucauld, con la sua parabola del cammello (metafora del sapersi avvicinare con dolcezza) ed Emma Morosini, secondo la quale le tre parole più importanti sono pregare (nel nostro cammino è Dio che ci guida), camminare (il cammino ci distacca dalle nostre cose e ci rende liberi) e non abbuffarsi (cioè godere di tutto, ma nella giusta misura). “Il nostro – ha detto il relatore – deve essere un annuncio che sappia infiammare i cuori. Come ci indica Papa Francesco nel paragrafo 171 della Evangelii Gaudium, il modello di ascolto e di accompagnamento deve essere improntato alla pazienza: è indispensabile dare tempo, Dio non ha orologio”. Don Vittorio ha poi concluso affermando che il tema dell’accompagnamento è la spina dorsale della Pastorale; un’arte su cui bisogna investire molto. A seguire si è sviluppato un proficuo dibattito con interventi liberi da parte dei partecipanti, rappresentanti delle varie aggregazioni laicali, dal quale è emerso che c’è sete di accompagnamento, ma mancano le risorse.
All’incontro è intervenuto anche mons. Guglielmo Giombanco, vescovo eletto di Patti e già vicario generale della nostra diocesi, il quale ha ricevuto dalla Consulta, oltre al saluto e ai ringraziamenti per il suo servizio svolto in diocesi, anche agli auguri per il prossimo inizio del suo ministero episcopale insieme al dono di un pastorale di legno, realizzato dalla Comunità Giovanni XXIII di Linera. Mons. Giombanco, a sua volta, ha espresso parole di ringraziamento e gratitudine, invitando i presenti a pregare per lui: “Questo pastorale deve ricordarmi che dovrò essere pastore, guardando al vero Pastore, Gesù. Il pastorale deve essere simbolo del servizio e del potere dell’amore; esso è di legno, come la croce, segno della sofferenza, ma anche di forza di vita e di coraggio. Sarò un buon pastore se sarò umile, attento e generoso, seguendo sempre il modello di Cristo”.
Guido Leonardi