“Nella Salve Regina noi invochiamo Maria quale Madre di misericordia per avere accolto nella sua mente e nel suo cuore la misericordia di Dio”. Secondo il parroco di Dagala del Re don Giuseppe D’Aquino la festa dell’Immacolata di quest’anno, che la comunità festeggia come da calendario richiamando numerosi fedeli da tutto l’hinterland acese, è un’occasione preziosa e unica per entrare con un atteggiamento di fiducia dentro l’Anno Santo della misericordia indetto da Papa Francesco e che inizierà proprio l’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata concezione. “Festeggiamo l’Immacolata quale nostra protettrice ma quest’anno vogliamo invocarla anche sotto il nome di Madre della misericordia. Maria è il modello cristiano per eccellenza perché in Lei si è manifestato il Verbo, prima manifestazione dell’amore misericordioso di Dio”. Lei è la “madre compassionevole che si prende cura della miseria della persona umana per liberarla”. Sarà una festa senza grandi sfarzi e che metterà al centro, come sempre, la preghiera e il raccoglimento senza trascurare gli aspetti più tradizionali: “La Madonna – spiega don Giuseppe D’Aquino – ogni anno chiama a se sempre più gente. È questo il dato che conta”. Poi l’annuncio: “Quanto accaduto a Parigi e in tante altre parti del mondo è la manifestazione distruttiva di Satana. Quest’anno durante la processione mariana della vigilia pregheremo la Madonna perché porti sollievo per le vittime innocenti e le popolazioni colpite invocandone il dono della pace”. Come di consueto la festa coinvolge tutto l’anno la comunità parrocchiale e i suoi gruppi. È solo l’ultima tappa di un lungo percorso che parte subito dopo le festività natalizie e lungo il quale il Comitato incaricato per l’organizzazione dei festeggiamenti propone varie iniziative allo scopo di “fare comunità”. Si è oramai consolidata l’iniziativa nata nel 2013 delle “12 stelle di Maria”. Si tratta di un ciclo d’incontri che si svolgono ogni 8 del mese in preparazione della festa di dicembre. Quest’anno gli incontri sono stati tenuti da don Alfio Privitera, cancelliere della curia e vice-direttore del seminario vescovile, il quale ha approfondito alcuni brani delle sacre scritture e il legame tra essi e la figura di Maria. Il parroco, infine, alla domanda su quale consiglio darebbe ai fedeli affinché siano interpreti di gesti concreti durante l’anno santo risponde così: “Di adempiere alle tre indicazioni che Gesù misericordioso ha rivelato a suor Faustina: il primo è l’azione, il secondo è la parola, il terzo la preghiera. In questi tre gesti è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione piena dell’amore verso Dio”.
Domenico Strano