Diocesi / La comunità parrocchiale “San Michele” di Acireale ha il nuovo Consiglio pastorale

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La comunità parrocchiale ‘San Michele arcangelo’ di Acireale ha finalmente il proprio nuovo Consiglio pastorale. Convocato dal nuovo parroco sac. Marcello Pulvirenti, tale organo ha l’obiettivo di orientare l’attivazione della pastorale comunitaria per l’annuncio della Parola di Dio nel territorio di riferimento della parrocchia, poiché tutti siamo chiamati a renderci partecipi di un cammino di comunione.
Alla prima convocazione erano presenti (oltre al parroco ed al suo vicario sac. Antony Ray) i consiglieri prof. Nando Costarelli, Seby Mauro, Alessandro Vasta, Maria Rita Trovato, Cettina Pennisi, Marilena Scavo, Giulia Contarino, Analusa Nogueira, Giovanni Grasso, Rosetta Finocchiaro, Rosa Cantarella, Francesco D’Ambra, Antonella Di Bella, Salvatore Privitera, Salvatore Musmeci, Rosario Indelicato, Rosario Battiato.
Ringraziando i convenuti per aver aderito al nuovo Consiglio, il parroco ne affidava la segreteria al prof. Nando Costarelli. In base allo Statuto del Consiglio pastorale parrocchiale, di tale organo fanno parte i rappresentanti dei vari gruppi che operano all’interno della comunità parrocchiale e nel territorio di riferimento e tale organo, che studia le varie forme possibili di attuazione del messaggio divino di salvezza nel tempo e nel luogo di riferimento, opera in base alle tre dimensioni della pastorale: le dimensioni profetica, sacerdotale e regale. Quanto alla dimensione profetica, essa cura l’ascolto della Parola di Dio, che deve essere celebrata (dimensione sacerdotale) anche attraverso la condivisione ed il coinvolgimento dei fratelli (dimensione regale).
Si è trattato, nell’occasione, della prima convocazione di un organo che da diversi anni ormai assente tra le attività di pastorale comunitaria, dovrà tornare ad essere il riferimento di tutte le realtà al suo interno rappresentate e, come affermato dal parroco, esso si riunirà quattro volte l’anno, in base ai periodi liturgici di Avvento/Natale, Quaresima/Pasqua, tempo ‘per annum’ ed infine una seduta di bilancio consuntivo delle attività annuali.
Tra i gruppi rappresentati in seno al Consiglio, dovrà essere quanto prima istituito un ‘gruppo liturgico’, che si occupi di preparare e studiare le varie forme di attuazione della liturgia, ma tra le proposte emergeva anche quella della costituzione di un gruppo di redazione che possa attendere alla preparazione di un giornalino parrocchiale. Si tratta, quindi, di un ‘puzzle’ che va a comporsi e che ci si augura possa trovare nel tempo conveniente attivazione.
Nell’imminenza del periodo quaresimale, il Consiglio pastorale, dopo aver valutato se coinvolgere o meno la limitrofa parrocchia ‘San Giuseppe’ di cui è parroco lo stesso don Marcello Pulvirenti, avanzava la proposta di attivare momenti singoli per ciascuna comunità. Quanto alla nostra parrocchia, sono confermate le varie iniziative già attuate lo scorso anno, a partire dalla celebrazione del Mercoledì ‘delle Ceneri’: di mattina, l’esposizione eucaristica, preghiera comunitaria delle Lodi, adorazione silenziosa, possibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza e benedizione eucaristica; nel tardo pomeriggio, la celebrazione eucaristica con il rito dell’imposizione delle Ceneri.
Confermata per tutti i venerdì quaresimali la ‘via Crucis’ in chiesa, animata dai vari gruppi catechistici, mentre il venerdì precedente la domenica ‘delle Palme’, lo stesso rito percorrerà le vie del quartiere. Quanto al percorso, ci si riunirà in seguito al fine di valutare varie ipotesi possibili.
Confermati anche gli esercizi spirituali comunitari prepasquali ed anche i riti della ‘Settimana Santa’ che inizieranno con la domenica ‘delle Palme’: di mattina, saranno benedetti i ramoscelli di palma e di olivo dinanzi la chiesa di San Martino e, successivamente, in devota ed orante processione si raggiungerà la chiesa parrocchiale, per la solenne celebrazione eucaristica. Nella ‘Settimana Santa’, un ‘Triduo eucaristico’, nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, precederà i riti del ‘Triduo Pasquale’, che culmineranno, infine, nella domenica di Pasqua di Resurrezione.

N. C.