Giorno 1 ottobre, nella cattedrale di Acireale si è celebrato il settimo anniversario di ordinazione episcopale del vescovo monsignor Raspanti.
Per l’occasione si è riunita l’assemblea diocesana, durante la quale hanno preso la parola lo stesso prelato e il vicario generale della diocesi, monsignor Giovanni Mammino, facendo il punto della situazione attuale della Comunità e prospettando le iniziative dell’anno pastorale inaugurato con la solenne concelebrazione eucaristica. Dopo la Messa il vescovo Raspanti ha distribuito ai rappresentanti delle parrocchie, degli istituti e dei movimenti le indicazioni pastorali per il nuovo anno dal titolo “La sapienza del discernimento”.
In un periodo storico particolarmente articolato, forse, la Comunità cristiana ha bisogno di attrezzarsi dell’arma del discernimento per attendere alla propria vocazione. Il problema rilevante è che per impugnare quest’arma tutte le istituzioni, Chiesa in primis, devono assumere un volto nuovo, libero da chiusure di sorta e scevro delle grettezze di vedute che spesso le hanno caratterizzate.
Se discernimento vuol dire immergersi a pieno nella vita, sapendola leggere dal di dentro, forse più che discutere sull’importanza dell’obbedienza (che pur ci vuole per garantire la comunione) ci si dovrebbe impegnare a costruire il sostrato relazionale che permetta di viverla come dono libero di sé.
Francesco Pio Leonardi