Diocesi / Le comunità di Torre Archirafi in festa per la visita pastorale

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Si è tenuta domenica 18 febbraio 2024 la Celebrazione Eucaristica di inizio visita pastorale nella parrocchia Santa Maria del Rosario di Torre Archirafi, alla presenza della comunità riunita e dei gruppi parrocchiali che hanno animato la Santa Messa.

Nella sua omelia di apertura, il vescovo Raspanti  si è rivolto ai fedeli che lo hanno prima accolto festosamente sul sagrato della chiesa e poi si sono riuniti per pregare insieme a lui: “Gesù apre la strada verso l’alleanza e a noi chiede di seguirlo. La ribellione, il tradimento, la disobbedienza di Adamo ed Eva corrompono l’alleanza originale e lasciano subentrare invidia e dolore. Nell’episodio di Noè con il diluvio Dio vuole ricreare e dare all’umanità una possibilità di riscatto. Dio è misericordia e ama l’uomo nonostante la sua imperfezione fatta di peccato. L’arcobaleno, infatti, segna la fine della tempesta. E’ il simbolo per eccellenza della pacificazione e della vita che rinasce sempre.

L’alleanza che si rinnoverà in Gesù indica che Dio non proverà più a distruggere il creato e per sancire questa promessa ci dona il figlio suo prediletto. Gesù nella sua Pasqua stabilisce una nuova ed eterna alleanza: Dio facendosi uomo si è unito a noi e cammina con noi. Al posto nostro Gesù scende agli inferi, percorre la strada degli uomini e delle donne e non allontanandosi mai dalle parole del Padre ritorna come Salvatore. Gesù non si stacca mai da noi, resta unito a noi per sempre. E’ questo il suo amore straordinario che abbonda e ci ricopre. Gesù combatte e vince Satana. Uniti a Lui anche noi siamo capaci di combattere e vincere, perché nell’amore del Padre e del Figlio siamo armati così da difenderci e superare le prove e le tentazioni. Questa è l’alleanza che ci ha promesso e che si rinnova sempre nel suo amore che guida i nostri passi”.

Visita pastorale / L’accoglienza in parrocchia 

Ad accogliere il vescovo nella sua visita pastorale a Torre Archirafi Don Lucio Cannavò, parroco delle due comunità, che cosi racconta le emozioni e le fatiche di prepararsi ad accogliere mons. Raspanti:

Le comunità parrocchiali di Torre e di Archi si sono preparate in queste settimane per la venuta del vescovo in occasione della visita pastorale. Collaborato dai miei parrocchiani abbiamo preparato il territorio per questo incontro con il suo pastore. La visita pastorale è un’occasione per rinvigorire la nostra fede e rinsaldare il rapporto e la nostra comunione con il vescovo e con la Chiesa tutta. Ci auguriamo che questa sia un’esperienza di grazia, un’esperienza bella per tutti. Il vescovo ha incontrato i bambini, gli ammalati e tutta la comunità e siamo certi che proprio quest’appuntamento possa essere un’occasione per rilanciare il cammino della comunità. Sono certo che questo ha dato tanta gioia: è il sentimento che si respira qui a Torre“.

Mons. Raspanti, ricordiamo, è stato molto vicino alla comunità di Torre già nell’aprile dello scorso anno, quando dopo cinque mesi la chiesa parrocchiale è stata riaperta al culto. La chiesa settecentesca di Santa Maria del Rosario in Torre Archirafi ha ricevuto infatti dei fondi pari a circa 80mila euro per poter affrontare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. A conclusione della Santa Messa il momento di confronto con gli operatori pastorali. Essi hanno posto le loro domande ai sacerdoti covisitatori e allo stesso vescovo. I temi affrontati sono stati molteplici, con particolare attenzione a famiglia, relazioni, catechesi e formazione.

Il Consiglio pastorale porge i saluti durante la visita pastorale 

A portare il saluto iniziale il prof. Umberto Guarnotta, segretario del Consiglio Pastorale, che così si racconta la sua comunità: “La comunità parrocchiale “Maria SS.ma del Rosario” è situata nel cuore di Torre Archirafi, frazione di Riposto. Il borgo di Torre è una piccola realtà di circa mille persone. Originariamente votato alle attività marinare, delle quali conserva le radici e l’impegno lavorativo, riceve oggi nuova linfa dal turismo estivo. 

La Parrocchia accoglie fedeli di tutte le età: i bambini, dai quali ci si prende cura attraverso il cammino di iniziazione cristiana e gli oratori invernale ed estivo; gli adolescenti e i giovani, che crescono insieme nei relativi gruppi; gli adulti e gli anziani, impegnati nella preghiera, nel sociale, nella carità e nel sensus fidelium.
Ci si ritrova insieme, come in famiglia, anche negli altri gruppi parrocchiali: ministri straordinari, ministranti, coro, catechisti, animatori.

Le sue ridotte dimensioni hanno permesso alla parrocchia di consolidare nel tempo uno stile di fraternità e di comunione, anche durante i recenti periodi difficili: primo tra tutti quello della pandemia, che ha intralciato pesantemente lo svolgersi ordinario della vita comunitaria, e dal quale siamo ancora in ripresa; successivamente, abbiamo vissuto i disagi della chiusura della chiesa per i lavori di ristrutturazione, durati sette mesi, durante i quali abbiamo celebrato l’Eucarestia nel saloncino parrocchiale; da ultimo, siamo stati in apprensione per le condizioni di salute del nostro parroco, che ha vissuto un periodo di malattia, e al quale va tutto il nostro affettuoso sostegno e la nostra preghiera al Signore. In questi due giorni Sua Eccellenza avrà l’occasione di incontrare la comunità parrocchiale e le realtà del territorio. Cogliamo questa lieta occasione per ringraziare Mons. Raspanti per la sua sollecitudine di Pastore verso questo piccolo gregge“.

visita pastorale torreL’ incontro con la Congregazione Pentecostale all’interno della visita pastorale 

Ultimo appuntamento della giornata è stato l’incontro con la Congregazione Pentecostale, dove ad attendere gioiosamente il vescovo sono stati i pastori Gaetano e Giovanni Fichera. In questa occasione il vescovo si è così espresso: “Il dialogo tra le religioni è fondamentale per potersi riconoscere fratelli e sottolinea la responsabilità da parte di tutte le realtà di fede di lavorare per la pace, delegittimando guerre e conflitti. Il dialogo è uno strumento fondamentale nella costruzione di una visione condivisa del bene comune. Le differenze si armonizzano e rendono possibile l’arricchimento reciproco”.

L’amicizia tra le religioni, quindi, non si deve attestare come semplice irenismo o banalizzata da una cortesia formale, ma deve diventare occasione per interrogarsi sulle differenze e trovare punti in comune. La visita pastorale a Torre Archirafi, con questo incontro, si afferma occasione di dialogo positivo e piacevole confronto.

La visita pastorale e gli appuntamenti del lunedì

Nella giornata del lunedì la visita è proseguita raggiungendo l’Istituto “A. Manzoni”, dove ad attendere Mons. Raspanti era presente la prof.ssa Cinthia D’Anna, dirigente scolastico dell’istituto, insieme ai docenti ed al personale in servizio nel plesso. Un momento di gioia e fraternità nel quale i bambini con la loro allegria contagiosa hanno allietato l’incontro. A seguire il Vescovo ha portato il suo messaggio di conforto agli ammalati della parrocchia, trascorrendo del tempo con loro. Ha concluso il ciclo degli appuntamenti mattutini la visita alla comunità Dedalus, comunità alloggio per disabili.

Nel pomeriggio la visita pastorale a Torre Archirafi ha visto coinvolti i ragazzi della catechesi, i commercianti ed i lavoratori presenti sul territorio. Infine il Vescovo ha incontrato i membri del Consiglio Pastorale e del consiglio per gli affari economici. La conclusione della visita ha visto la celebrazione dei vespri e l’atto di affidamento avisita pastorale torre Maria Santissima. La comunità ha, in questa occasione, regalato al prelato una pianta di melograno. Nella Bibbia il melograno è associato alla ricchezza dei doni di Dio, il Cantico dei Cantici lo presenta come il simbolo dell’amore fecondo. Allo stesso modo questo dono, ha spiegato la comunità nel suo messaggio, richiama all’amore fecondo che il pastore ha avuto verso la sua comunità.

Il prossimo appuntamento con le visite pastorali sarà nel mese di marzo. Ospiteranno le parrocchie di San Martino in Carrubba di Giarre e Santa Maria di Porto Salvo in Mangano.

Chiara Costanzo

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