Diocesi / I movimenti d’autunno. Nuove nomine e trasferimenti di parroci

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Anche quest’anno è in corso nella nostra diocesi la piccola “rivoluzione” autunnale. Il nostro vescovo, mons. Antonino Raspanti, ci ha ormai abituati a queste operazioni di trasferimento, promozione e ricollocazione di sacerdoti, effettuate tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Due anni fa, nel 2015, ci fu una serie di nomine che coinvolse quasi tutta la diocesi interessando non solo le parrocchie, ma anche importanti uffici pastorali, tanto che qualcuno parlò addirittura di “terremoto” e “rifondazione”. Anche l’anno scorso ci furono degli importanti movimenti, ma non così numerosi come l’anno precedente.

E veniamo alla situazione attuale, che vede in primo luogo la nomina di don Maurizio Guarrera (già vicario parrocchiale ad Aci San Filippo) ad amministratore parrocchiale dei “Santi Pietro e Paolo” a Castiglione e del “Buon Pastore” a Mitogio, in sostituzione di don Roberto Fucile, nominato economo del Seminario. Un’altra parrocchia che ha cambiato titolare all’inizio di settembre è quella acese dei “Santi Cosma e Damiano”, dove è arrivato don Salvatore Cassaniti (proveniente da “S. Maria del Rosario” di Piedimonte) al posto di don Mario Arezzi, già da qualche mese in servizio a Guardia. A Piedimonte invece, al posto di don Salvatore Cassaniti, si è insediato don Mario Gullo, che lascia “S. Maria della Strada” in territorio di Giarre, la cui parrocchia viene affidata ad un altro parroco giarrese, don Antonio Russo, in abbinamento con la Matrice di cui è già titolare. Altro movimento registriamo in territorio di Mascali, dove arriva don Salvatore Di Mauro (già vice parroco ad Acicastello, parrocchia “S. Mauro”), prendendo in carico “Gesù e Maria” di S. Antonino di Mascali e “S. Maria del Rosario” nell’altra frazione mascalese di S. Venera. Vediamo poi don Roberto Fucile che dai monti di Castiglione e Mitogio si trasferisce nella zona sud di Acireale, divenendo parroco di “S. Maria delle Grazie” (al posto di don Stefano Presti che va in pensione) e di “S. Maria della Purità” a Capomulini (al posto di don Luciano Bella); potrà così assolvere meglio al compito di economo del Seminario, di cui abbiamo già parlato sopra.

Nel mese di ottobre vedremo ancora un altro illustre pensionamento, quello di don Vincenzo Lanzafame, da più di quarant’anni in servizio nella parrocchia acese di “S. Giuseppe”, dapprima come vice parroco e poi come parroco (ma facendo contemporaneamente tante altre cose e ricoprendo vari incarichi ecclesiali). Al suo posto andrà don Emanuele Nicotra (proveniente dalle due parrocchie randazzesi di “S. Martino” e “S. Francesco di Paola”). Ma don Emanuele reggerà anche la contigua parrocchia di “S. Michele”, sostituendo qui don Venerando Licciardello. Le due parrocchie di Randazzo lasciate da don Emanuele saranno invece affidate a don Gabriele Aiola, che lascia a don Roberto Maio l’incarico di segretario del vescovo, mentre il compito di vicario parrocchiale ricoperto da quest’ultimo a Fiumefreddo (“Maria SS. Immacolata”) andrà a don Rosario Ivano Pappalardo. L’attuale parroco di “S. Michele”, don Venerando Licciardello, diverrà parroco delle due comunità di Cannizzaro “Immacolata Concezione” e “Stella del Mare”, al posto di don Salvatore Scuderi.

In aggiunta a quanto già detto, nel mese di luglio il Vescovo aveva conferito degli altri incarichi ecclesiali che non riguardano le parrocchie, e precisamente aveva nominato don Francesco Mazzoli cappellano dell’Istituto penale per minori di Acireale (al posto di don Mario Arezzi) e don Giuseppe Russo canonico penitenziere della Cattedrale (al posto di don Gaetano Pappalardo). Aveva inoltre nominato canonico della Cattedrale il nuovo vicario generale don Giovanni Mammino, che aveva preso il posto lasciato libero da don Guglielmo Giombanco, nominato – com’è noto – vescovo di Patti.

Come si può vedere, tutte le nomine rispondono ad esigenze di carattere organizzativo, mentre alcune sono legate al pensionamento di qualche sacerdote anziano, mentre gli abbinamenti di più parrocchie e di incarichi plurimi sono dovute – purtroppo – alla carenza sempre più accentuata di sacerdoti diocesani. A questo proposito, vogliamo far presente che da alcuni mesi sono presenti nella nostra diocesi due sacerdoti nigeriani, che per tre anni presteranno servizio nella nostra chiesa locale. Ad essi, don Christan Enynnaya Israel e don Henry Chigozie Nwaimo, il Vescovo ha conferito l’incarico di vicari parrocchiali nella parrocchia Cattedrale (il primo) e a “S. Giovanni Nepomuceno” di Stazzo e “Maria SS. del Rosario di Pompei” a Scillichenti (il secondo).

Diamo infine il benvenuto a don Arturo Grasso il quale, dopo essere stato a New York per un corso di formazione subito dopo l’ordinazione (il 6 luglio scorso), è diventato il nuovo collaboratore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, affiancando don Marco Catalano.

Nino De Maria

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